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Caccia alle Cornacchie Parte 3: Come posizionare gli stampi

Stampi in plastica, impagliati, motorizzati, vedette. In questo articolo vediamo assieme quanti e come posizionarli in base alla stagione e al meteo.

Dopo aver visto come scegliere la zona di caccia e come preparare il capanno in questo terzo capitolo della guida dedicata alla caccia da appostamento alle Cornacchie parleremo di come posizionare gli stampi. L’argomento non è difficile a patto che si tengano a mente alcune piccole regole da seguire in base al meteo e alle stagioni. Prima di tutto, però, vediamo che stampi utilizzare.

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Quali stampi utilizzare nella caccia alle cornacchie

Oggi in commercio ci sono varie tipologie di stampi di cornacchia che si differenziano principalmente per materiale di costruzione, per forma e per posizione del corpo. Possiamo trovare dai classici stampi artigianali impagliati fino agli stampi industriali in plastica con trattamento flocking (tipo velluto) che elimina il riflesso della plastica e aumenta la naturalezza dello stampo.

Le forme possono essere le più disparate e i corpi vengono fatti in varie posizioni, dalla classica cornacchia posata (da mettere a terra o da appendere sui rami di piante adiacenti come vedetta), a quella in pastura o con le ali aperte (da appendere alle giostre). Solitamente è utile differenziare la scelta per rendere più naturale la stampata. Esistono anche stampi piatti (in 2 dimensioni) che si vedono solo lateralmente e anche se qualcuno può non crederci, sono molto attiranti!

Personalmente preferisco quelli in plastica perché sono più pratici, non si rovinano e se si sporcano con fango o altro gli dai una sciacquata e tornano come nuovi. Gli impagliati logicamente sono più veritieri ma sono molto ma molto più delicati! Se cercate informazioni su quali stampi acquistare, leggete questo capitolo della guida scritto da Luca Come scegliere i migliori stampi di cornacchia. Guida all’acquisto“.

ALCUNI ESEMPI DI STAMPI E GIOSTRE IN COMMERCIO
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Stampi motorizzati e giostre

Gli stampi motorizzati e le giostre servono a dare movimento alla stampata e a renderla più veritiera. Fra gli stampi motorizzati troviamo, ad esempio, la cornacchia con ali battenti, quella con ali girevoli oppure la cornacchia in pastura che imita la beccata.

Mentre per le giostre troviamo le classiche cornacchie in volo che imitano l’inseguimento (da posizioneremo a terra un po’ distante dalla stampata), quelle che imitano la vedetta con lo sbattito d’ali (che posizioneremo in cima alle piante) e quelle che imitano le cornacchie in camminata.

Personalmente utilizzo quest’ultima con un piccolo espediente (a mio avviso veramente funzionale): piego verso il basso la coda in modo tale che quando questa viene in contatto con un oggetto presente sul terreno (sasso, depressione, canna tagliata di granturco, etc.) dà quel movimento verso il basso alla testa che crea la classica beccata… semplicemente fantastica e realistica!

Stampi speciali

Infine, abbiamo degli stampi “speciali” come lo stampo che imita un gufo (rigorosamente in plastica) che ha catturato sotto le zampe una cornacchia (in alcuni casi è dotata di motorino che da movimento all’ala). Alla vista di questo stampo le cornacchie interpretano una richiesta di soccorso e, se lo abbiniamo a una chiamata benfatta di tipo aiuto (nel prossimo capitolo scopriremo come fare) vedremo arrivare stormi di “grigie” correre in aiuto della finta cornacchia!

Questo stampo viene usato in quelle occasioni dove la classica stampata da pochi frutti, e potrebbe aiutarvi a risolvere alcune giornate in cui niente sembra funzionare!

Come comporre la stampata

Anche se ci sono degli accorgimenti di cui tenere conto in base alle condizioni meteo e alla stagione possiamo definire alcune regole generali per comporre la stampata. Questa dovrà essere composta da un minimo di 3 a un massimo di 20 stampi posati a terra e posizionati a 20/25 passi dal capanno in maniera sparsa e a una distanza di 2 o 3 metri gli uni dagli altri.

Sugli alberi adiacenti dovremmo appendere alcuni stampi che fungeranno da vedette, queste faranno si che le “grigie” siano meno diffidenti. Infine è consigliato utilizzare uno stampo motorizzato o una giostra per dare movimento al gioco e renderlo più attirante.

Quanti stampi utilizzare?

Per capire quanti stampi utilizzare dobbiamo parlare di stagioni, perché in base al comportamento delle cornacchie nelle varie stagioni ci regoleremo con il numero degli stampi da utilizzare.

Partiamo da Febbraio/Maggio (logicamente per chi può cacciare i nocivi in questo periodo): in Febbraio vedremo le nostre amiche rincorrersi per formare delle coppie (4/5 esemplari) che una volta formatesi faranno avanti e in dietro nei campi in cerca di rametti e foglie per fare il loro nido.

Tra Marzo e Aprile, invece, cercheranno uova, piccoli di uccelletti e tutto ciò che fregano dalla natura per cibare i loro piccoli, quindi in ogni campo vedremo solo dai 2 ai 4 esemplari, per cui non andremo mai a fare stampate numerose.

Tra Luglio e Settembre i piccoli saranno cresciuti, si saranno ormai ambientati e le famiglie si saranno ormai consolidate, quindi, a inizio stagione venatoria avremo gruppi di 6 o 7 esemplari appartenenti alla stessa famiglia che scorrazzeranno per i campi. Questo è uno dei momenti più proficui per la caccia alle cornacchie in quanto i piccoli curiosi crederanno molto di più agli stampi rispetto ai loro genitori, e basteranno pochi stampi (da 5 a 10) per creare il nostro gioco.

Invece, a stagione inoltrata (inverno) vedremo molti più esemplari nei campi: c’è chi pensa che si raggruppino per compensare il freddo e chi, come me, pensa che non trovando facilmente cibo, quando lo avvistano accorrano numerose a cibarsene. In questo periodo, quindi, metteremo a terra più stampi possibili!

Accorgimenti da seguire in base al meteo

In una giornata piovosa metteremo a terra pochi stampi mentre ne metteremo molti più del solito in cima alle piante come vedette. E’ utile mettere anche uno stampo ad ali battenti in modo da simulare una cornacchia che scuote le ali per liberarsi dell’acqua.

In caso di vento metteremo 2 stampi ad ali aperte, uno dietro l’altro a circa 4 o 5 metri di distanza con il becco rivolto verso il vento e appoggiati a delle bacchette metalliche (io uso le antenne dei carrarmati che mi fornisce il mitico Mario titolare del sito saocaccia.it, sono sottili e molto morbide e al primo soffietto di vento danno movimento agli stampi rendendo il loro volo quasi reale!). Poi posizioneremo 6 o 7 stampi a terra, non importa se il becco sarà contro vento o a favore l’importante però è che siano a una distanza non troppo ravvicinata l’uno dall’altro .

In caso di nebbia metteremo 4 o 5 stampi in cima agli alberi per dare punti di riferimento, una bella giostra con cornacchie ad ali aperte che s’inseguono (a 10/15 metri di distanza dalla stampata), e a terra posizioneremo un numero di stampi da 10 a 20, però, più raccolti rispetto al solito per far vedere alle “grigie” che ci passeranno sulla testa una bella macchia nera.

In una giornata di sole, invece, metteremo tutto ciò che abbiamo a disposizione: giostre di ogni tipo, vedette, stampi in numero non eccessivo (poi dipende dalle stagioni). Voglio ricordare che a volte le giostre potrebbero dare “fastidio”, quindi, basterà spostarle più lontane o addirittura eliminarle per recuperare la giornata che pensavamo ormai perduta.

Qualche trucco

Infine, vi lascio alcuni accorgimenti che, anche se piccoli, possono fare la differenza!
Ad esempio, potete aggiungere della pelle di coniglio a terra vicino a 2 o 3 stampi in modo che 1 o 2 abbiano il becco appoggiato sulla pelle e il terzo sembri osservarle interessato. Oppure, potete spargere a terra delle palline da Ping Pong con 1 o 2 stampi che ne tengono una in bocca, simulando così una mangiata di uova, o ancora del pane secco…insomma utilizzate tanta fantasia! Pensate che un mio amico ha fatto una sagoma di una finta nutria spappolata e di un topo che sono a dir poco fantastiche!

Trovato il posto, fatto in capanno e posizionati gli stampi non ci resta che iniziare a richiamare con il richiamo a bocca… ma di questo ne parliamo nel prossimo articolo Come utilizzare il richiamo per la caccia da appostamento alle Cornacchie.                                                                                                   

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