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Associazioni venatorie tirate fuori le palle se ancora le avete!

Cosa altro deve ancora succedere prima che le associazioni venatorie si sveglino dal loro torpore?

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Oggi me ne frego del politicamente corretto! È la terza domenica di settembre, sono le 7:19 e a quest’ora dovrei essere a caccia, invece, come la maggior parte dei lombardi (e dei campani) sono a casa, incazzato, a scrivere l’ennesimo articolo per dare la sveglia alle associazioni a cui sembra vada tutto bene così com’è.

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Se non ve ne siete accorti la situazione è questa:

  • Sei preaperture saltate;
  • Due regioni con l’apertura ferma fino a ottobre;
  • Dieci calendari sotto ricorso (capite?! Mezza Italia della caccia tenuta sotto scacco dai ricorsi animalisti!);
  • Regioni che se ne fregano della caccia e approvano i calendari con cronico ritardo causando le conseguenze che tutti conosciamo;
  • ISPRA che modifica i Key Concepts a suo piacimento incasinando le chiusure per chissà quanti anni a venire;
  • Un Governo teoricamente “filovenatorio” che ci prende per il culo, facendo prima ritirare in fretta e furia il DDL Amidio con cui si voleva modificare la 157/92 (con tanto di plauso del presidente FIDC!) e poi bocciando gli emendamenti Bruzzone al DL agricoltura (che avrebbero evitato da subito questa tiritera dei ricorsi e delle sospensioni), trovando però tutto il tempo necessario a prolungare il periodo di caccia al cinghiale e legalizzare l’utilizzo di termici e visori (perché quello sì che gli interessa, usarci come burattini per contenere PSA e danni all’agricoltura!)

Cosa altro deve ancora succedere prima che le associazioni venatorie si sveglino dal loro torpore? Devono venire direttamente a casa a piombarvi i fucili?

Saltano sei preaperture e restano tutti zitti e buoni. Arrivano solo i soliti comunicati e la solita sterilità di azione. Salta l’inizio della stagione in Campania e niente, ancora tutti zitti e buoni. Salta l’inizio della stagione in Lombardia e niente, l’unica cosa che sento dire è: “Ah, adesso gli chiediamo di riaprire tordi e merli da appostamento che ISPRA ha detto che si può”…

Lo volete capire che i cacciatori sono stufi di essere rappresentati così?

C’è un solo modo per rispondere a tutto questo, fermare immediatamente in tutta Italia ogni attività di controllo sul cinghiale e ogni sorta di collaborazione nel controllo della PSA, finché il Governo non mette in discussione la riforma della 157.

Se ancora avete i coglioni tirateli fuori!
Come hanno fatto i nostri cugini francesi, loro almeno hanno dimostrato di averle ancora ben salde le palle!

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ROCCO
ROCCO
8 giorni fa

Sono perfettamente d’accordo con la tua considerazione. Purtroppo tutte le Associazioni Venatorie non hanno gli “ATTRIBUTI”. E’ da diversi anni che mi sono associato ad “AXA ASSICURAZIONE”. Con mio rammarico devo sottolineare inoltre che anche buona parte di cacciatori sono senza “ATTRIBUTI”, si sostituisco a chi ci “GOVERNA” per risolvere i problemi creati da loro con il solo scopo di abbattare qualche “MAIALE”, e farsi deridere da verdi, animalisti, ecc. ecc!!!!!

Natale
Natale
13 giorni fa

Io sono convinto che se ci mettessimo d’accordo tutti noi ,per un’anno intero di non pagare i bollettini e non fare più la caccia al cinghiale ed altri ungulati selecontrollori ,per contenimento sia dei nocivi nutrie ecc.ecc.e tutta la caccia, allora si che che si arriverebbe ai risultarti come i nostri cugini francesi ,questi veramente hanno le palle ,anche se personalmente non mi sono simpatici ,noi dobbiamo svegliarci ………

Vincenzo
Vincenzo
22 giorni fa

Le palle,articolo sconosciuto alle associazioni venatorie. I cinghialari sono il male della caccia fosse per loro chi va a penna può anche smettere.

Mirco Costa Quackers Italia CPA Emilia Romagna
Member

Caro amico e collega, vuoi la soluzione, io provo a suggerire la, esempio, se da noi bocciassero le date di chiusura, nonostante pezze giustificative ed esempi di altre regioni (toscana dove cacciano fino al 31.1)posso garantirti che, nella associazione da me rappresentata come regionale, non farò tessere e assicurazioni a chiunque faccia piani di controllo sul territorio regionale, di qualunque tipo essi siano, andiamo in tasca alle regioni e allo stato e vedi te come si siedono più volentieri a parlare dopo…..solo andandoci in tasca possiano farli ragionare.
Noi? Nn siamo niente così divisi, nn abbiamo forza e le.associazioni riconosciute “galleggiano” in un limbo che deve finire.
Da febbraio BLOCCARE I PIANI DO CONTROLLO…che gli mangino tutto cazzo..io farò così e ho l’appoggio della dirigenza nazionale.
Con noi solo chi NON fa piani di controllo.
Il giorno che la protesta darà i suoi frutti, parleremo di “come” siamo disposto a tornare a farli.
Gratis? Col cazzo.

Lucio Nardone
Lucio Nardone
24 giorni fa

Sante parole come sempre ci prendono in giro e fanno ciò che vogliono. In primis il Governo che ha fatto solo propaganda per i voti e basta e secondo le Ass.Ven che ormai da anni non fanno nulla. Questi signori si sentono solo dopo che tutto è tratto con paroloni discorsi che ormai ne abbiamo le scatole piene. Solo prese in giro e basta. Ho sempre sostenuto la tesi che noi cacciatori non siamo uniti e loro lo sanno trattandoci come dei burattini, basterebbe che almeno il 60% di noi non verserebbe nessuna tassa… faremo il loro gioco è quello che vogliono, ma dietro la nostra passione c’è un indotto che si ferma, noi contribuiamo in pochi mesi in maniera cospicua al PIL… Da canto mio sono ormai tre anni che non pago l’assicurazione con le Ass.Ven. pago meno per avere gli stessi diritti.

Elio
Elio
24 giorni fa

Siamo stanchi di sentire sempre le stesse cose, siamo anche noi a dar loro la possibilità di parlare, se tutti noi non pagassimo il porto d’armi che succede io ho una certa età e sono un appassionato incallito ancora però con queste cose che succedono pagare il porto d’armi e non avere i nostri diritti mi brucia perciò frequento la caccia alla penna di mangiare i miei cani per 8 mesi e poi non posso portarli perché queste persone ci impongono di non andare basta le associazioni vi volete svegliare

Hunter67
Hunter67
24 giorni fa

Per quanto è successo in Lombardia ed analogamente in altre regioni, gli sfoghi sono più che comprensibili ed anche le relative motivazioni più che corrette. A mio parere però nulla cambierà. Nel senso che la politica starà sempre con chi in via teorica e probabilmente pratica può assicurare più voti (il politicamente corretto che va oggi tanto di moda). Noi cacciatori quanti siamo? Forse 4-500000? Forse qualcuno in più? Certo in prossimità di elezioni varie ci strizzeranno l’occhio come sempre è successo. Ma poi non si darà seguito a nulla di concreto. Gli adepti delle miriadi di sigle ambientaliste ed animaliste siano esse su posizioni estremiste o più moderate quanti sono? Penso molti di più ed in più possono contare su una miriade di cittadini sebbene non schierati ma con una cultura di gente di città, che si esprime solo per sentimenti pietisti senza nulla conoscere della caccia. Purtroppo, la cultura rurale e tutto quanto essa esprime compresa la caccia penso sia ormai in forte declino se non in agonia terminale. Quindi cosa sperare? A tutto ciò aggiungiamo quanto da molti espresso circa le associazioni venatorie. Cosa fanno a parte raccogliere i tesseramenti? Poco o null’altro per difendere gli interessi legittimi di noi cacciatori. D’altronde sono figlie della politica, alcune più vicine al centro destra ed altre più vicine al centro sinistra. I loro dirigenti sono e saranno sempre condizionati dalla politica e non si metteranno mai contro la parte verso la quale pendono. Ci vorrebbe una unica associazione di categoria senza legami con la politica, con dirigenti votati dai soli cacciatori sulla base di programmi che vengono sottoposti al vaglio di noi cacciatori compreso l’elenco dei vari componenti dirigenziali indicando le varie specifiche competenze in materia. Ma questo è una utopia perché tutta l’Italia è politicizzata compresi noi cacciatori, e se non tutti, penso la stragrande maggioranza. Sono d’accordo sul fatto che dovremmo fermarci soprattutto quando viene richiesto il nostro contributo per il controllo di specie invasive o il controllo della specie per evitare i danni alle colture agricole. O ancora per arginare il problema della PSA. Ma facciamoci un esame di coscienza. Quanti cacciatori sbavano per andare a tirare il grilletto in tutte queste attività di controllo e contenimento? Io nel mio piccolo paese e dintorni ne conosco diversi e probabilmente se si riuscisse a fare un preciso censimento tra tutti i cacciatori ne salterebbero fuori tanti. Personalmente qualche anno fa ho restituito alla mia Provincia di appartenenza (non era ancora passata la competenza della caccia agli UTR) il tesserino di autorizzazione al controllo. L’ho fatto per le motivazioni espresse da diversi di voi. Che chiamino gli esperti delle varie associazioni animaliste con le loro fantasiose soluzioni. Ma quanti siamo? Ripeto, penso molto pochi. Penso quindi che una unità di intenti totale fra i cacciatori sia un’altra utopia. Nel comunicato emesso dalla Regione Lombardia a margine della delibera del TAR, nell’ultimo capoverso si legge testualmente “Poiché gli atti impugnati non riguardano gli istituti faunistici venatori a gestione privata, il decreto monocratico non si applica a tali istituti ad eccezione dell’avifauna migratoria non allevata per la quale il prelievo è sospeso.” E già perché i fagiani presenti nel mio ATC come negli altri sono tutti nati fuori e non sono frutto di ripopolamenti con selvaggina acquistata. Per inciso, la caccia a lepre, minilepre e coniglio selvatico invece ha aperto comunque il 15 settembre.
Io da questo ci leggo una sola cosa: non siamo lontani dal fatto che la caccia sociale come l’abbiamo sempre vissuta in Italia stia volgendo al termine per essere sostituita da una caccia privata come nel resto dei paesi europei. Personalmente sono uscito insieme a mio figlio con il nostro setter senza fucili. Non voglio fare il puritano ma che senso avrebbe avuto andare a caccia sapendo che comunque non avrei potuto sparare a fagiani o altra avifauna tipica di una cane da ferma e solo a lepre e minilepre. La tentazione sarebbe potuta venire, considerando anche che i controlli sono praticamente inesistenti ma sarebbe stato come fare il bracconiere (e non sono certo arrivato a 57 anni e con 25 licenze sulle spalle per ridurmi a fare ciò e soprattutto che insegnamento avrei dato a mio figlio ancora giovane cacciatore). Forse ho sbagliato anche perché vi assicuro che dalle fucilate che ho sentito, quest’anno, almeno nella mia zona, devono esserci davvero tante lepri, anche se io non ne ho trovata nessuna (sono particolarmente sfortunato). Scusate lo sfogo ma penso che stiamo andando davvero verso la fine. Non della caccia in sé, ma della caccia come l’abbiamo sempre conosciuta e una parte della colpa, scusatemi se dico questo, è anche delle nostre associazioni e di noi cacciatori.

Renato
Renato
25 giorni fa

Era talmente evidente che il TAR accogliesse il ricorso studiato a tavolino dalle associazioni ambientaliste, è stato altrettanto evidente che la decisione presa di sabato mattina alle ore 08:30 sia stata presa per creare il maggior disagio possibile (poteva farlo anche il venerdì sera volendo). Altrettanto chiaro che la formula del ricorso mirasse anche a creare divisioni nel mondo venatorio (apertura solo per chi caccia lepre e minilepre, ungulati, lasciando a casa gli altri). L’eventuale delibera per la sola caccia di appostamento creerà altre divisioni con coloro che cacciano a penna. Lo dico da capannista, meglio rimanere a casa anche noi. Piuttosto preferisco chiedere un rimborso parziale alla Regione Lombardia della quota regionale, fossero anche solo 2 euro per i 15 giorni non fruiti. Poi che la colpa non sia vostra ma di altri, bene, rivaletevi su di loro. Forse toccandovi sul vil danaro vi potrete svegliare dal torpore e dalla mancanza di coraggio che purtroppo vi contraddistingue. Anzichè proclami del dopo, agite prima.

Giovanni
Giovanni
25 giorni fa

Abbiamo vinto ! queste sono le prime parole della dichiarazione fatta dalla Lac.
Daltronde, combattre contro un esercito come il nostro, senza un valido condottiero e’ facile vincere.
Qui si rischia di fare la fine del generale Custer e del suo esercito a Litttle Big Horn.
Toro Seduto e Cavallo Pazzo sono sul piede di guerra.
Meditate gente meditate
Che delusione

Daniele
Daniele
25 giorni fa

Sono d’accordo. Fermiamo tutto !!!!

Efisio
Member
25 giorni fa

Il mio “urlo” , forte e chiaro, parte dalla Sardegna, da sempre la regione con il calendario venatorio più “ristretto e amaro”… come il caffè! 
UNIAMOCI TUTTI UNA VOLTA PER TUTTE!!!
Lasciamo da parte le diatribe create ad arte da chi rema contro la Nostra Passione ❤️‍ perché se la nave affonda si affoga tutti…
Solo Noi possiamo salvare Noi stessi.
WlaCaccia❤️

Angelo
Angelo
25 giorni fa

hai pienamente ragione … le associazioni se ne fregano, tanto le tessere le andiamo a fare prima che si apre la caccia e loro stanno apposto, i politi se ne fregano tanto sanno che li votiamo ugualmente, e per la PSA vogliono sfruttarci per gli abbattimenti e qua che adesso dobbiamo fare le nostre richieste , altrimenti i cinghiali possono portarseli dentro casa.

Marco
Marco
25 giorni fa

D’accordo che le associazioni non fanno una beata minkia, ma un TAR che accoglie un ricorso il giorno prima dell’apertura,è palesemente di PARTE!Lo avete capito associazioni….agire per avvocati e querelare chi accoglie i ricorsi…SVEGLIA OSTIAAAAA

Alfeo
Alfeo
25 giorni fa

Pienamente d’accordo non si fanno interventi di nessun tipo. Ne per la peste suina ne per i danni idraulici vedi nutria e quei interventi per salvaguardare le produzioni agricole.vadano i protezionisti i politici che sono contrari alla caccia.

Fabio
Fabio
25 giorni fa

Daccordissimo con l articolo Buona giornata a Luciano poveraccio

Luciano
Luciano
25 giorni fa

Molto propabilmente non le avete mai avute, perché altrimenti non sparavate addosso agli animali liberi e innoqui. Buona giornata a tutti. L T

Remo
Remo
25 giorni fa

Caro amico cacciatore, i francesi le palle le hanno in tutte le cose che fanno. In Italia soltanto quaqquaraqquå

Gian gian
Gian gian
25 giorni fa

La colpa è delle associazioni e del governo
Sono tutti una massa di piccolo uomini.
Forse sarebbe meglio andare da Bonelli e Fratoianni e proporre loro 4 ml di voti in cambio di un appoggio sulla caccia
Hanno.liberato.la.salis non volete che CAMBINO IDEA SULLA CACCIA ??????
tanto con questi falsi uomini non otterremo nulla

Efisio
Member
25 giorni fa

FINALMENTE!!! Personalmente sono stufo di ripeterlo anche io:<<Basta a dare contro la Caccia e non contro droga, sicurezza, malaffare, delinquenza… e chi più ne ha più ne metta.>>
Uniamoci o è finita! Solo Noi possiamo salvare Noi stessi.

Sergio
Sergio
25 giorni fa

Il volere dei Cacciatori è ben noto.il volere delle associazioni altretanto noto. La politica sulla caccia del governo di destra prima delle europee era ben nota. L’ispra da sola sola tiene in scacco ,tutto il mondo Caccia…Ora ci siamo rotti di assistere a tutto il balla balla.Mentre gli animalisti gioiscono ,nel vedere i padrini e amichetti dentro L’ispra remare a loro favore.Noi Cacciatori appassionati a rosicchiare pocche ore all’aperto con i nostri ausiliari .Pagando quote salatissime . SI ci siamo rotti .Prepariamoci ad una lenta agonia ..

Rudy
Rudy
26 giorni fa

Assicurazioni private e tutti a lavorare …è giunta l’ora mi mollare la seggiolina tanto comoda .

Gianbattista bianchetti
Gianbattista bianchetti
25 giorni fa
Reply to  Rudy

Perché non ci fermiamo un intero anno.non paghiamo gli ambiti e non paghiamo nessun tipo di bollettino.qualcuno vedrete che si sveglia.

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