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Marche, ecco il Calendario Venatorio 2023/2024. Un esempio da seguire

Il ricorso dello scorso anno ha confermato la legittimità delle scelte fatte dalla Regione, quello delle Marche resta uno dei migliori calendari venatori d'Italia

Lo scorso 26 giungo la Giunta regionale delle Marche ha approvato il calendario venatorio per la stagione di caccia 2023/2024, dando di nuovo esempio dell’attenzione con cui dovrebbe essere redatto oggi un calendario venatorio, sopratutto alla luce dell’esito finale del ricorso contro il calendario della passata stagione.

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Cos’è successo nella stagione 2022/23

Vi ricorderete che lo scorso anno anche il calendario delle Marche aveva risentito dell’aggiornamento sbagliato dei Key Concepts fatto nel 2021 (in cui ISPRA ha fornito dati incongruenti sulla migrazione prenuziale di varie specie) a causa del quale la Regione aveva dovuto accorciare i periodi di caccia per Beccaccia e Turdidi (la chiusura era stata portata dal 31 gennaio al 9 per il bottaccio e al 20 per gli altri turdidi e beccaccia). Nonostante questo, un ricorso al TAR portò alla sospensione cautelare della preapertura per Quaglia e Anatidi e all’ulteriore anticipo della chiusura per Beccaccia, Turdidi e Acquatici.

Non fu una questione di merito, ma di tempi: il calendario era stato approvato in ritardo, il 1° di agosto, e come al solito gli animalisti sfruttarono questo ritardo per chiedere la sospensione cautelare di tutto ciò che si discostava dal parere ISPRA. Non essendoci i tempi tecnici per discutere il ricorso nel merito, la sospensione venne accolta prima dal TAR e poi dal Consiglio di Stato. Non fu una questione di merito, dicevamo, infatti, il 15 febbraio a stagione ormai chiusa è arrivata la sentenza definita del TAR nella quale i giudici hanno confermato che quasi tutte le scelte adottate dalla regione che si discostavano dal parere ISPRA erano adeguatamente motivate e quindi legittime. Soltanto per le due giornate integrative di caccia alla migratoria i giudici ritennero che, come evidenziato da ISPRA, non c’erano abbastanza dati a supporto.

Un calendario da prendere come esempio

Forte di quella sentenza definitiva, quest’anno la Regione Marche ha potuto riproporre serenamente molte delle scelte fatte lo scorso anno, inserendo puntualmente i dati di prelievo richiesti da ISPRA per consentire il regolare svolgimento delle due giornate integrative. E l’ho fatto anche anticipando la data di approvazione per evitare sospensioni cautelari in caso di un eventuale ricorso.

Il risultato è un calendario dagli ampi periodi di prelievo, con scelte ben motivate che derivano anche dall’attenta analisi dei dati di prelievo fatta dagli uffici regionali sui tesserini venatori delle annate precedenti. Insomma, un esempio che dovrebbe essere seguito anche da altre regioni.

Rispetto alla passata stagione resta la preapertura a 3 specie di anatidi, Colombaccio, Tortora e Quaglia, l’apertura generale alla terza domenica di settembre e le chiusure al 20 gennaio per la beccaccia e al 21 per gli acquatici. Ci sono però anche alcune novità: torna tra le specie cacciabili il Moriglione (dopo la tanto attesa approvazione del Piano di gestione nazionale), in preapertura saranno cacciabili i Corvidi (di conseguenza è stato tolto il posticipo a febbraio) e il bottaccio sarà cacciabile fino al 20 gennaio. Di seguito tutti i dettagli del calendario venatorio 2023/2024 della regione Marche.

Preapertura

Quest’anno saranno ben 9 le specie che i cacciatori marchigiano potranno cacciare in preapertura in 7 diverse giornate:

  • Tortora nei giorni 2, 3 e 6 settembre dalle ore 5:30 alle ore 12:00 e dalle 15:00 alle 19:00. La specie potrà essere cacciata esclusivamente da chi accederà al sistema gestionale dei prelievi indicato dalla regione. In tutto saranno 6300 i capi prelevabili, con un carniere massimo giornaliero di 5 capi (15 stagionali)
  • Alzavola, Germano reale, Marzaiola, Cornacchia grigia, Gazza e Ghiandaia nei giorni 2, 3, 6, 9 e 10 settembre dalle 5:30 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 19:00 e il 13 settembre dalle 5:30 alle 12:00
  • Colombaccio nei giorni 9 e 10 settembre dalle ore 5:30 alle ore 12:00 e dalle 15:00 alle 19:00 e il 13 settembre dalle 5:30 alle 12:00
  • Quaglia il 13 settembre dalle 5:30 alle 12:00 con l’uso del cane, esclusivamente nelle stoppie, nei terreni ritirati dalle produzioni agricole e nei terreni lasciati a riposo, sui prati naturali ed artificiali, su coltivazioni di barbabietole e medicai non da seme, a condizione che non si arrechino danni alle colture (obbligo d’indossare capo ad alta visibilità).

Come di consueto, in preapertura è consentita esclusivamente la caccia da appostamento (a eccezione della caccia alla quaglia), con l’obbligo di raggiungere e lasciare il sito di caccia con l’arma scarica e in custodia. Va sottolineato che è vietato segnare in qualsiasi modo il luogo in cui si allestirà l’appostamento temporaneo e che l’occupazione del sito non può essere effettuata prima di 12 ore dall’orario di caccia.

Inoltre, nelle giornate di preapertura è consentito l’utilizzo del cane esclusivamente per il recupero della selvaggina abbattuta obbligatoriamente con il fucile scarico e in custodia e per un massimo di trenta minuti dalla fine dell’orario di caccia (12:00-12.30 e 19:00-19:30).

Apertura generale e giornate di caccia

L’apertura generale è fissata per la terza domenica di settembre (domenica 17), per poi proseguire nei giorni fissi di mercoledì 20, sabato 23, domenica 24, mercoledì 27 e sabato 30 settembre. Dal 1° ottobre al 31 gennaio si potrà cacciare per tre giorni a scelta (esclusi martedì e venerdì). In aggiunta, dal 1° ottobre al 30 novembre la caccia da appostamento alla selvaggina migratoria sarà consentita per altri due giorni a settimana (sempre con esclusione del martedì e del venerdì).

Il prelievo della fauna stanziale (lepre, fagiano, starna, pernice rossa, cinghiale e coniglio selvatico) resterà comunque consentito nelle sole giornate di mercoledì, sabato e domenica.

Queste tutte le specie cacciabili e i relativi periodi di caccia:

  • Tortora selvatica in preapertura e dal 17 settembre al 22 ottobre nelle giornate fisse di mercoledì, sabato e domenica
  • Merlo dal 17 settembre al 31 dicembre
  • Quaglia dal 17 settembre al 30 ottobre (+ preapertura)
  • Ghiandaia, Gazza e Cornacchia grigia dal 17 settembre al 15 gennaio (+ preapertura)
  • Colombaccio dal 17 settembre al 22 gennaio (+ preapertura)
  • Lepre, Coniglio selvatico, Fagiano, Starna e Pernice rossa dal 17 settembre al 3 dicembre solo nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica (possibili limitazioni temporali su proposta degli ATC)
  • Allodola dal 1° ottobre al 31 dicembre
  • Volpe dal 17 settembre al 31 gennaio
  • Tordo bottaccio, Tordo sassello e Cesena dal 17 settembre al 20 gennaio
  • Alzavola, Germano reale e Marzaiola dal 17 settembre al 15 gennaio (+ preapertura)
  • Canapiglia, Codone, Fischione e Mestolone dal 17 settembre al 31 gennaio (dal 21 gennaio solo d’appostamento)
  • Moriglione dal 17 settembre al 31 gennaio (solo per chi si registra all’app regionale di monitoraggio, con carniere di 2 capi giornalieri e 10 stagionale, per un totale di 320 prelievi totali – dal 21 gennaio solo d’appostamento)
  • Moretta dal 15 ottobre al 31 gennaio (dal 21 gennaio solo d’appostamento)
  • Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione, Beccaccino e Frullino dal 17 settembre al 31 gennaio
  • Combattente dal 18 settembre all’8 ottobre (esclusivamente da appostamento fisso con carniere di 3 capi giornalieri e 12 stagionali)
  • Beccaccia dal 1° ottobre al 20 gennaio
  • Coturnice prelievo non consentito ad eccezione dell’ATC MC2 (su specifico Piani di gestione predisposto come indicato dal Piano di Gestione Nazionale)

Cinghiale

La caccia al cinghiale nella Regione Marche è consentita nelle aree vocate in forma collettiva (braccata e girata) e nelle aree non vocate in forma individuale od occasionale (ad esclusione della caccia di selezione), nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica, nel rispetto dei seguenti periodi:

  • Provincie di Pesaro Urbino, Ancona e Macerata dal 1° novembre al 31 gennaio
  • Provincie di Fermo e Ascoli Piceno dal 15 ottobre al 14 gennaio

Carnieri

Nella stagione 2023/2024 il carniere massimo giornaliero per la selvaggina stanziale (lepre, fagiano, coniglio, starna, pernice rossa e coturnice) è fissato complessivamente a 2 capi, con la limitazione di un capo massimo giornaliero e 8 stagionali per la lepre.

Per la selvaggina migratoria potranno essere prelevati un massimo di 25 capi giornalieri complessivi, rispettando le seguenti limitazioni:

  • Tortora selvatica 5 capi giornalieri e 15 capi stagionali
  • Allodola 5 capi giornalieri e 25 capi stagionali
  • Quaglia 5 capi giornalieri e 25 capi stagionali
  • Colombaccio 6 capi giornalieri (nel periodo 1° ottobre – 15 novembre 10 capi)
  • Beccaccia 3 capi giornalieri a ottobre, novembre e dicembre e 2 capi giornalieri a gennaio per un massimo 20 capi stagionali
  • Beccaccino 8 capi giornalieri e 40 stagionali
  • Codone 5 capi giornalieri e 25 stagionali
  • Moriglione 2 capi giornalieri e 10 stagionali
  • Mestolone 8 capi giornalieri e 40 stagionali
  • Combattente 3 capi giornalieri e 12 stagionali
  • Altri acquatici 8 capi giornalieri

Divieto di utilizzo delle munizioni in piombo

Sul divieto di utilizzo delle munizioni in piombo nelle zone umide, la Regione ha scelto di uniformarsi alla circolare ministeriale di febbraio, vietando “l’uso di munizioni caricate con pallini di piombo nelle zone umide classificate come aree Ramsar e quelle ricadenti in aree della Rete Natura 2000 (Zone di Protezione Speciale, Siti di Importanza Comunitaria, Zone Speciali di Conservazione)”.

A questo link potete consultare il testo integrale del Calendario Venatorio 2023/2024 delle Marche.

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Zappi Alessandro
Zappi Alessandro
6 mesi fa

Qui Camerano la grande assurdità di Caccia Stanziale in Zona Preparco e attorno alle case
Caccia consentita il Mercoledì Sabato e Domenica vuol dire che sabato e Domenica che fa la Lepre alle 6,15 comincia a lasciare i cani come i segugi che con il Loro Latrato eccitano i Nostri cani e ci svegliamo …la cosa ridicola è che i cacciatori trovano qualsiasi scusa per avvicinarsi alle abitazioni
E purtroppo o per fortuna li dobbiamo affrontare noi senza il sostegno di chi dovrebbe controllare
Chiudere la Stanziale a ridosso delle Case credo deva essere una necessità immediata solo per il Tipo di Tiro che fanno a Lepre e Fagiano ,olio vicino all altezza Uomo in lingue di terra che i cacciatori si devono inventare tra una casa e L altra…….siamo al Ridicolo….per non dire la Maleducazione e il mancato rispetto di terreni lavorati con fatica e occupati da Pick up da Safari Africano …..

Enzo
Enzo
7 mesi fa

Buongiorno
Premetto che non sono un cacciatore
Nei giorni venerdì 25 e sabato 26 agosto uu.ss. mi sono recata come al solito all’orto botanico della Selva di Gallignano (Ancona) per una passeggiata con il mio cane. Purtroppo dopo pochi metri ho dovuto interrompere la passeggiata perché il mio cane, sentendo sparare, ha panicato ed è voluto tornare indietro.
Leggendo questa pagina mi risulta che nei suddetti giorni la caccia non fosse ancora aperta. Mi chiedo perciò come sia possibile che qualcuno sparasse e in che modo (se è lecito) posso segnalare un episodio di questo tipo qualora capitasse di nuovo. Tra l’altro, il giorno 26 agosto era un venerdì e ho udito gli spari dopo le 19.00.
Spero possiate chiarire i miei dubbi. Mille grazie

tiziano finotti
tiziano finotti
1 anno fa

Buongiorno, io sono un cacciatore di laguna vorrei sapere come andrò a caccia quest’anno?
Come sarà il calendario venatorio del Veneto, in particolare ambito: RO3
Grazie

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