Anche la Lombardia ricorre al TAR contro chiusura anticipata
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Anche la Regione Lombardia ha deciso di opporre ricorso al provvedimento governativo del 15 gennaio scorso, con cui il Consiglio dei Ministri deliberava la modifica del calendario venatorio regionale, anticipando al 20 gennaio, anziché al 31 gennaio come previsto dal calendario lombardo, la chiusura della caccia alla cesena.
L’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava ha spiegato: “Contrariamente alla ridda di voci che davano per certo un disimpegno di Regione Lombardia in tal senso, abbiamo deciso di percorrere la via del ricorso giurisdizionale per garantire, per i prossimi calendari venatori, il rispetto delle nostre prerogative e della nostra legge regionale. Tengo a ribadire, peraltro, che la nostra iniziativa e’ dissimile da quella di altre Regioni: mentre alcune hanno apposto un ricorso al Tar su una questione che verteva attorno all’annullamento di una delibera, nel nostro caso si violano le prerogative di Regione Lombardia, non ritenendo valido il ricorso della stessa a una legge regionale, che non e’mai stata annullata finora”.
“Noi manteniamo l’impegno preso con i nostri cacciatori, almeno la parte più ‘seria’ – ha proseguito l’assessore – che ci chiedeva di ‘tenere duro’ sulle conquiste degli ultimi anni che hanno permesso di mantenere determinate modalità di caccia, nonostante la sempre crescente pressione da parte del Governo centrale. Una sorta di persecuzione che si trasforma quasi sempre in atti ostili da parte di Ispra sul tema. Ne prendiamo atto; sarebbe stato più utile, anche da parte del mondo venatorio e delle sue organizzazioni, che ci fosse stato un univoco consenso attorno alla nostra posizione. Cosa che non registro, stante il fatto che qualcuno ha scelto di fare speculazioni politiche sicuramente non a favore della categoria”.
Fonte:lombardianotizie.it