Emilia Romagna, prorogato il termine per la riconsegna del tesserino venatorio
La regione ha chiarito come le misure di contenimento vanno a modificare gli adempimenti e le attività faunistico-venatorie
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La regione Emilia Romagna, con una nota pubblicata sul proprio sito, ha chiarito come le misure di contenimento contro l’epidemia da Covid-19 vanno a modificare gli adempimenti e le attività faunistico-venatorie regionali. In particolare per quanto riguarda la caccia di selezione, i censimenti faunistici, le attività di controllo e di recupero della fauna selvatica e la riconsegna dei tesserini venatori.
Proroga riconsegna tesserino venatorio
Dopo aver inizialmente proposto la non applicazione delle sanzioni amministrative, la Regione ha chiarito che il decreto “Cura Italia”, nello specifico l’art. 103, comma 1, del D.L. n. 18/2020, dispone la proroga di 52 giorni di tutti i termini “ordinatori o perentori, propedeutici, endoprocedimentali, finali ed esecutivi, relativi allo svolgimento di procedimenti amministrativi su istanza di parte o d’ufficio”, fra cui ricade anche la riconsegna del tesserino venatorio.
Per questo in Emilia Romagna il termine per la riconsegna ai Comuni del tesserino può ritenersi prorogato di 52 giorni rispetto alla scadenza di legge fissata al 31 marzo. Il termine è quindi spostato al 22 maggio.
Caccia di selezione e Censimenti
La Regione ha anche chiarito che la caccia di selezione e i censimenti faunistici sono sospesi, in quanto non rientrano tra le attività che giustifichino gli spostamenti.
Per i prossimi piani faunistici, come suggerito da Ispra, la Regione provvederà a definire le densità faunistiche tenendo conto dei dati storici e delle stime prudenziali elaborate sulla base dei censimenti già effettuati.
Piani di controllo e Cras
Restano invece attivi i Piani di controllo della fauna selvatica (salvo diverso avviso della Provincia e della Città metropolitana), svolti dai coauditori sotto la diretta responsabilità della Polizia provinciale, in quanto si tratta di servizio pubblico.
La Regione ha precisato che su tutto il territorio regionale, il controllo è consentito esclusivamente in forma singola (“metodo all’aspetto”), tutte le altre attività di controllo faunistico che prevedono l’aggregazione di più persone sono temporaneamente sospese.
Allo stesso modo anche i Cras (Centri recupero animali selvatici) potranno continuare a operare, trattandosi di un servizio pubblico, così come potrà continuare l’attività di recupero delle carcasse.
Detrazione d’imposta per le donazioni degli ATC
Infine la Regione ha specificato che alle donazioni effettuate degli Ambiti territoriali di caccia, a sostegno delle misure di contrasto dell’emergenza del Coronavirus, sarà riconosciuta “una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30%, per un importo non superiore a 30.000 euro (art. 66, comma 1, del decreto legge n. 18/2020 )”.
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