Nasce l’Osservatorio Faunistico Lombardo: l’annuncio ufficiale
L'assessore Rolfi sottolinea la necessità di un approccio scientifico e non ideologico alla pratica venatoria
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La Regione Lombardia, attraverso la voce istituzionale dell’Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi, ha annunciato la nascita della Osservatorio Faunistico Lombardo.
L’Osservatorio riunirà professionisti ed esperti in settori estremamente differenti tra loro, ma che potranno apportare un contributo decisivo alla causa cui l’Osservatorio è stato votato, ovvero l’approccio scientifico alla questione venatoria.
Si è espresso così l’assessore Rolfi nel presentare il progetto: “Abbiamo sempre più la necessità di un supporto scientifico all’attività venatoria in Lombardia per monitorare nel tempo la composizione del patrimonio faunistico, elaborare proposte per valorizzare il settore e contrastare le derive ideologiche sul tema della caccia, con iniziative basate anche su valide e solide basi scientifiche”.
La composizione dell’Osservatorio
Questi i nomi di coloro che faranno parte dell’Osservatorio Faunistico della Lombardia e le competenze in base alle quali sono stati chiamati a ricoprire l’incarico:
- Stefano Antonini, dirigente regionale con competenze in tematiche ambientali
- Mario Chiari, già collaboratore della regione Lombardia, competente in sanità veterinaria
- Michele Sorrenti, in rappresentanza delle associazioni venatorie regionali
- Alessandro Sala, in rappresentanza delle associazioni di agricoltori attive sul territorio
- Adriano Martinoli, docente universitario esperto di tematiche relative all’impatto ambientale della pratica venatoria
- Luca Ratti, facente parte dell’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura ed esperto conoscitore della fauna in ambito venatorio
La necessaria istituzionalizzazione della caccia
La dichiarazione d’intenti dell’assessore Rolfi è estremamente chiara: l’obiettivo è fornire al governo della regione uno strumento per gestire le istanze provenienti dal mondo venatorio e integrare i benefici ambientali derivanti dalla caccia nell’attività istituzionale e legislativa della regione.
Per una volta si tenta un approccio non politico ma il più possibile scientifico e oggettivo all’intera, complessa questione delle relazioni tra cacciatori, istituzioni e territorio. L’Osservatorio Faunistico Regionale sarà in grado di essere un nuovo, e migliore, ISPRA lombardo?
Da parte nostra ce lo auguriamo: la redazione di IoCaccio.it fa i migliori auguri di buon lavoro all’assessore Rolfi e ai suoi collaboratori.