Qualche giorno fà vi abbiamo raccontato dell’incertezza creatasi in Umbria a seguito della nuova modifica alla 157 introdotta a fine anno dal Governo. In quell’articolo auspicavamo in una presa di posizione ufficiale da parte della regione che alla fine è arrivata (ma non è come sperata): stop immediato della caccia a Tordo sassello, Tordo bottaccio, Cesena e Beccaccia.

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La regione si adegua al Consiglio di Stato

Come si legge nella delibera regionale n. 25 del 17/01/2025, a pesare sulla decisione l’ultima ordinanza del Consiglio di Stato, che “ha confermato la sospensiva pur prendendo atto della modifica normativa alla legge 157/92”.

Secondo la regione, “tenuta in prioritaria considerazione, nella valutazione degli interessi pubblici in gioco, la valenza ambientale della disciplina, si ritiene di dovere dare seguito a quanto disposto con l’Ordinanza del Consiglio di Stato, sospendendo, in attesa di ulteriori approfondimenti, l’attività venatoria alle seguenti specie: tordo bottaccio, cesena, tordo sassello e beccaccia a decorrere dall’adozione del presente atto”.

Insomma, la nuova Giunta Proietti dopo la diffida ricevuta dalle associazioni animaliste (che minacciavano denunce per danno erariale, anche con risvolti penali) ha deciso di non rischiare e di adeguarsi all’ordinanza del Consiglio di Stato “nell’attesa di ulteriori approfondimenti“. Una frase che lascia trasparire la possibilità che l’avvocatura regionale stia valutando l’applicabilità del nuovo articolo 18 della 157/92. Vedremo se le associazioni venatorie, che parevano certe di questa applicabilità, ricorreranno contro la sospensione.