Controllo al colombaccio… ma perché?!!
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Dopo una stupenda EOS a Verona (a parte la gestione ingressi dell’ente fiera!) e dopo aver incontrato tanti amici che da un po’ non vedevo causa il mio cambio di lavoro, ero felice, sereno. Torno a casa e SBAAMM, un fulmine a ciel sereno squarcia la mia serenità e quella di tanti altri cacciatori. La settimana dell’amore per eccellenza, San Valentino, si tramuta in un momento di riflessione, madonne (da buon romagnolo) e stress.
A parte tutti quelli che dicono “arrivi dopo, io l’ho pubblicato 12 anni fa (a.c.)”, mi ritrovo nella chat Quackers, la grande famiglia di cacciatori di acquatici fondata nel 2011 e tutt’ora viva e vegeta, il primo bando di concorso per il Piano di controllo del colombaccio in Emilia-Romagna…..
Subito mi adopero per sentire qualche amico in regione, anche perché dopo l’ottimo lavoro svolto lo scorso anno contro tutti i ricorsi degli animalati (e ricordo che li hanno persi tutti anche quello al consiglio di stato), mi ritrovo sta “patatona” bollente in mano. Rimango interdetto e stupito dalla cosa, poi in breve reagisco iniziando a sentire il mio Presidente Nazionale (Alessandro Fiumani del CPA) e altri.
Questa cosa non sa’ da fà… La sera stessa pubblico questo video sul “Faccialibro”.
Come è possibile tutto questo? E come ca**o è possibile che abbiano anche il parere ispra dalla loro parte? Lo stessa ISPRA, no scusate, ispra (la maiuscola non la meritano), che ci negava la preapertura per la presenza dei piccoli????
Abbattimenti e preapertura
Abbiamo sofferto un po, prima che concedessero il colombaccio in preapertura e, infatti, dati alla mano (i loro dati) il numero degli abbattimenti con l’aggiunta della preapertura è “stranamente” aumentato di quasi 65mila unità prelevate (brustolini contro il numero che vogliono abbattere adesso)… “Non so se mi spiego”, disse il paracadute.
Quindi, per l’ennesima volta siamo davanti a una gravissima mancanza di ispra e regione che continuano a subissare il mondo venatorio, QUELLO VERO che caccia dal 1° settembre al 31 gennaio, di paletti, vincoli lacci e lacciuoli. E la dimostrazione dei LORO ERRORI la riportano anche nei LORO DATI.
Ecco, il numero di colombacci abbattuti nelle ultime stagioni venatorie:
- 2018/2019 – No preapertura – n° di abbattimenti 55.390
- 2018/2019 – No preapertura – n° di abbattimenti 64.677
- 2020/2021 – No preapertura – n° di abbattimenti 58.560
- 2021/2022 – Preapertura “gentilmente concessa” – n° di abbattimenti 123.025
- 2022/2023 – Preapertura “gentilmente concessa” – n° di abbattimenti 129.769
No preapertura, no party. E come sono stati fatti questi numeri? Di certo non concedono piani di controllo del Colombaccio, della serie “tira a canna calda” e se hanno i piccoli nei nidi chissenefrega, tanto al massimo ci rimettono i VERI cacciatori, quelli che aspettano il 1° settembre…
Danni da piccione e da colombaccio
E che il colombaccio stava decisamente alzando le cifre dei danni beh, se ne sarebbe reso conto anche un cieco, ma occhio a non confondere i danni del piccione torraiolo (o piccione da piazza) dai danni del colombaccio. Allego grafico a colori (per eventuali daltonici, quello più alto è la somma dei due, il più basso il colombaccio…sempre), il totale è notevole ma ca**o quello del colombaccio a confronto con il torraiolo è minimo due volte inferiore.
È ora di tornare a cacciare seriamente
Ma voglio tornare a sottolineare i metodi di caccia e il numero di colombacci prelevabili giornalmente in Emilia-Romagna, 15 capi. La domanda è seria: è giusto applicare questi numeri e metodi venatori (consigliati da chi??) o sarebbe ora di mandare a caccia i VERI CACCIATORI con delle modalità serie e non con delle buffonate? (Questa riguarda anche lo storno, e qui ci sarebbe da scrivere un libro, ma restiamo concentrati sulla palomba).
Io credo che l’errore madornale commesso sia stato quello, come al solito, di non permettere al mondo venatorio di fare correttamente il suo lavoro. Se a novembre era già nell’aria che ci sarebbe stato un surplus di questa specie, perché non aumentare il prelievo a caccia aperta per abbassare ulteriormente il numero dei colombacci presenti sul territorio, invece di lavarsi le mani dei piccoli che andranno incontro a morte certa senza genitori che possano provvedere al loro sostentamento (visto che i piani saranno attuati anche durante le nascite)? Lasciateci FALLIRE una volta tanto.
Cambiare la 157 si può
Il piccione domestico (chiamatelo come volete ma avete capito di chi parlo) fa quei danni? Bene, mettiamolo prelevabile a caccia aperta senza regole assurde per il prelievo in deroga. I corvidi fanno danni, cacciabili senza limiti… e… LO STORNO, hehehehe qui vi voglio! Sì, vorrei vedere i nostri stornari tornare fuori con dei giochi che per montare tutto gli ci volevano 2 ore al buio e minimo una centrale atomica portatile per far andare tutte le giostre…. sai te i 500 coadiuvanti allo storno a Vignola se potessero ricominciare… beh, nel momento delle ciliegie andrebbero tra i filari con la fionda… e sarebbe sufficiente.
Con un calendario venatorio corretto (e sono secoli che lo dico) le specie dannose sarebbero certamente contenute per bene e al momento basterebbero piccole “correzioni” non dei massacri autorizzati. E ricordiamoci che una volta i piani di controllo non esistevano!
Ispra e regione si impegnino piuttosto a essere pronti al Piano Lupo, al Piano Pappagalli, al Piano Cormorano, al Piano Oca… qui dal giorno alla notte hanno partorito (anche se sarebbe da chiamare in altro modo) il piano al colombaccio, e senza menzionare gli altri che ho menzionato… credono siano di importanza inferiore? Solo perché qualcuno in più ha fatto denunce per i colombi?
Un caro amico di Parma mi ha fatto leggere un articolo scritto da “agenti” della sua zona sul discorso lupo… e visto il numero di denunce, sarebbero tutte fantasie. Ecco parliamone, chi denuncia più se vengono pagati con pochi spiccioli o trovano milioni di cavilli per sgattonare il problema? Così, si fanno giustizia privata (e non è corretto nemmeno quello) e chi ci rimette è sempre la natura!
Mio babbo mi ricordava spesso (sempre stato un po’ somaro io) di un attrezzo sempre presente in casa di tutti, una livella… eh già, ma mi sa che la livella manca a Ozzano dell’Emilia e più precisamente in via ca’ fornacetta 9 (sede ispra, se non si fosse capito) e anche un po più in su, verso il capoluogo.
Ripeto, INSIEME POSSIAMO FARE GRANDI COSE, possiamo anche sbagliare a volte MA INSIEME. Non assecondate chi dice che il mondo venatorio è malato e vuol sempre sparare, anche perché in questo caso il mondo venatorio, NON VUOLE PROPRIO SPARARE, ANZI…
Mirco Costa
Regionale CPA Emilia Romagna
Belle parole si, ma in concreto caro Mirco mi pare di capire che per partecipare al corso per il colombaccio bisogna svenare degli Euro: circa 80.00 e che ci siano gia’ degli iscritti, le altre Associazioni Venatorie dove sono?, gli “ambientanimalari?”, sempre pronti a fare ricorsi se in qualche Calendario Venatorio ci concedono qualcosa al di fuori dei comandanti di iSPRA….mi sembra di essere come sempre un cittadino di seconda Categoria, pur essendo incensurato…..detto questo muoviamoci in fretta la Primavera e’ alle porte….saluti…..
Concordo pienamente w I cacciatori