Incidenti di caccia, in calo anche nel 2022
Una ricerca dell’Università di Urbino conferma il trend in costante calo di decessi e feriti. Le associazioni venatorie: "Risultati incoraggianti, ma l'obbiettivo è zero indicenti".
Pochi giorni fa l’Università di Urbino ha pubblicato lo studio con il quale, da alcuni anni, analizza l’andamento degli incidenti di caccia, confermando anche per il 2022 un trend in costante calo, segno tangibile della crescente attenzione alla sicurezza in ambito venatorio.
Incidenti di caccia, i dati del 2022
I dati del 2022 hanno confermato il graduale calo del numero di decessi e feriti durante l’attività venatoria. Il numero dei decessi, filtrato degli episodi legati a malori, cadute o atti intenzionali o illeciti, è passato da 18 nel 2017, a 15 nel 2019, a 13 nel 2021, a 11 del 2022. Analogamente, anche il numero di feriti è passato da 63 nel 2017, a 60 nel 2019, a 54 nel 2021 a 53 nel 2022. Da segnalare il fatto che nessun decesso si è verificato fra i non cacciatori, fra cui però si sono registrati 7 feriti.
Anche su base stagionale il numero d’incidenti è in calo: nel periodo che va dal 1° settembre 2022 al 31 gennaio 2023 gli incidenti sono stati 62, un numero inferiore rispetto alla stagione precedente quando se ne erano registrati 74. Dati più bassi sono stati registrati solo nel 2020, anno in cui le restrizioni legate alla pandemia avevano fortemente ridotto l’attività venatoria.
Associazioni venatorie: “Obbiettivo zero incidenti”
“Questa diminuzione è stata possibile grazie ad una importante opera di sensibilizzazione sui temi della sicurezza nella pratica della caccia responsabile che il mondo venatorio ha portato avanti negli ultimi anni con impegno e dedizione”, hanno commentato le associazioni venatorie.
“Nonostante i risultati siano incoraggianti – proseguono – il mondo venatorio rimane fermo nel sottolineare l’importanza di proseguire questo percorso per arrivare all’obiettivo più ambizioso di zero incidenti nei prossimi anni.”
La caccia, una delle attività outdoor con meno incidenti
Il report dell’Università di Urbino sfata anche il luogo comune per cui la caccia sarebbe un’attività molto pericolosa. Confrontando, infatti, i dati riportati nello studio sul numero d’incidenti riscontrati nel corso dell’anno durante lo svolgimento di altre attività outdoor, la caccia si conferma come una delle attività con meno incidenti fra quelle praticate all’aperto.
Ad esempio, nel 2022 si sono registrati 141 morti e 386 feriti per l’escursionismo (per lo più dovuti a cadute in dirupi e burroni), 122 morti e 20 feriti per la balneazione (escludendo i malori), gli sport invernali hanno fatto registrare 16 morti e 67 feriti e l’alpinismo/arrampicate 25 vittime.
I dati messi così sono poco significativi se non accompagnati dalle percentuali.
Trovo superficiale e irresponsabile continuare una pratica inutile, violenta e che non trova giustificazione etica.
Ridicolo che vogliate convincere che la situazione sta migliorando…
Finché non capita a voi o a persone a voi vicine, continuate a vivere fuori dalla realtà negando la violenza che agite per gioco