AAA Cacciatore cercasi, AAA Recuperatore offresi!
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Come vi ho raccontato la volta precedente sono nato negli anni ottanta, e la mia generazione, è la generazione internet! Tutte le informazioni su come conseguire la licenza, le date degli esami, tutti i moduli da compilare, i manuali da studiare li ho trovati in rete. Ormai si fa tutto con la rete. Scommetto che tra trent’anni i censimenti verranno svolti con i droni e la GoPro. Internet però vuol dire anche forum e social network. Decido così di iniziare a frequentare in primis qualche sito di ricarica e armi. Non so nulla di carabine, vorrei farmi aiutare nella scelta all’acquisto. C’è voluto un mese! Potrei scrivere un articolo solo citando i consigli, pareri, valutazioni tecniche e pratiche del popolo della rete. Non vi dico poi i litigi tra i partecipanti del forum.
Insomma dopo mille paranoie e dubbi, ma soprattutto un portafoglio ultra-leggero per esami, tasse, gabelle, assicurazione, comprensorio, decido per una carabina in bolt-action, usata, in legno, leggerissima (2,2 kg) e in un calibro che mi consenta di fare un po’ tutte le caccie con anima rigata.
Prendo quindi una piccola carabina in 7,62×39, ovvero kalashnikov. (per i sapientini, se il diam. è maggiore di 7mm il bossolo può essere inferiore al 40mm). Astenetevi dai commenti, ve ne prego, di sfottò ne ho già raccolti parecchi.
Come vi ho raccontato, sono un campagnolo, trapiantato in città, che vorrebbe cacciare in montagna. Mi affido così nuovamente ai social ed ai forum, soprattutto quelli della mia regione, e pubblico un annuncio. AAA cacciatore esperto cercasi: 35 anni, ginnico, alpinista, ottima bestia da soma, abituato alla fatica cerca cacciatore esperto che possa passargli esperienza e conoscenze. Offresi servizio tutto fare come recuperatore-portatore. L’annuncio era ben più lungo ed articolato. Riscuote un buon successo, virtualmente parlando; seppur alcuni mi rispondano che vorrebbero avere dei nipoti come me a cui passare le loro conoscenze, nella realtà non trovo nessuno che mi accompagni per il mio primo anno di licenza di caccia.
Grazie ad un amico in forestale ho il numero di un suo amico cacciatore, mio coetaneo, che ha smesso di cacciare in selezione. Va solo più al cinghiale, in montagna, in selezione a gennaio. Piccole battute, quattro o cinque cacciatori, senza cani. Ma naturalmente non nel mio comprensorio alpino. A questo giovane cacciatore ed hai suoi amici devo molto. Mi hanno accettato ed accolto nel loro squadrino. Risate, racconti, esperienze, carne, picnic sui bricchi. Una generosità ed una amicizia che spero continui per molto tempo.
Con loro a gennaio, con la neve, ho partecipato a tre quattro battute, le mie prime battute di caccia, disarmato, ad imparare a fare il battitore insieme ad un altro cacciatore anch’egli disarmato. Dentro i roveti, su e giù per canaloni e pietraie che solo a ripensarci… io che ero abituato ai sentieri e alle pareti di roccia o ghiaccio verticali e solide, e non a passare proprio dove non passeresti mai, senza nessuna vaga traccia da seguire, dritto per dritto, ad arrampicare su ginepri, rododendri e rocce marce. Tutto per stanare: “il “cinghiale alpino”, che non è come quello di pianura..! questi sentono anche telefono e radio col silenzioso!” (cit. A.)
(ndr. Una volta non ho resistito e sono andato con la “bina”, ma senza colpi, tanto per prendere la manualità, per farle prendere un po’ d’aria e per provare cosa volesse dire girare per i boschi con un arma.)
Ad ogni componente di questo piccolo gruppo di amici cacciatori devo poi qualcosa in particolare. Grazie a loro imparo realmente cosa voglia dire eviscerare e pulire l’animale sul posto. Non solo i passaggi fondamentali per fare un bel lavoro pulito, ma anche alcuni trucchi molto utili. Imparo nella realtà cosa voglia dire trasportare l’animale, in salita ed in discesa nei boschi, da solo o in due.
Alla terza battuta con loro, l’amico prende un bel cinghialotto giovane che mi dà da portare a casa per “lavorarlo” e farmi e fargli le ossa. Ho reso così felici in ordine di gioia: il cane per le ossa e la trita; la fidanzata, che facendo un lavoro affine al macellaio, mi ha potuto insegnare a dissezionare e macellare l’animale in modo chirurgico, disossando ogni singolo muscolo; mio papà perché si riempiva un po’ il freezer. Ma ho creato anche un po’ di scompiglio, come al solito! Entrare in un palazzo popolare di una grossa città con un cinghiale morto, e appenderlo sul balcone del quinto piano a frollare una notte non è molto saggio, ma molto divertente!!! Mia mamma, come immaginerete, mi fece un altro muso, ma solo di un mese, visto che portavo una creatura a casa da lavorare, ma non ero io l’autore del fattaccio.
Gennaio finisce presto tra una cascata di ghiaccio, e una battuta in montagna. La stagione venatoria finisce. Soldini per prelevare un capo in AFV manco a parlarne. Passano i mesi primaverili. Faccio la mia prima richiesta di capo nel comprensorio alpino scelto. Partecipo ai censimenti. Conosco così tanti cacciatori, visto il mio fiasco con l’annuncio virtuale, sfacciatamente mi propongo di persona. Così chiedo a tutti di poterli accompagnare per il loro capo ed eventualmente per il mio.
Niente. Nada. Nisba. Rien. Nothing. Speravo che offrendomi come recuperatore a cacciatori over 65/70 sarei potuto essere utile a qualche anzianotto. Ma l’età per il cacciatore conta davvero poco. Sono tutti forti, robusti, ben piantati, abituati a far da sé; gli squadrini per il cinghiale inaccessibili. Avrò sbagliato comprensorio alpino e modo di pormi? (che novità !!!)
Triste e desolato riesco comunque a socializzare con due nonnetti, anche loro di città, di pianura, che abituati alla durezza delle vallate alpine mi rincuorano un poco e mi lasciano il loro numero per eventuali future collaborazioni.
Passo l’estate ad allenarmi al poligono ed ad andare in quota a cercare gli animali, e soprattutto il capo che mi hanno assegnato (l’ho richiesto io), e cioè uno yearling o binello di camoscio.
“Il binello fantasma” sarà il tema del prossimo articolo, con qualche divagazione su come farsi verbalizzare 400 euro di multa perché sei a caccia da solo e non accompagnato come dovresti!