Associazioni Cacciatori Lombardi, ecco perché votare NO al referendum del 4 dicembre
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Dopo la presa di posizione di Sergio Berlato di qualche settimana fa, anche l’Associazione Cacciatori Lombardi invita il mondo venatorio a votare NO al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.
Chiamati alle urne il 4 Dicembre ad esprimere il proprio voto con un SI o un NO alla Riforma Costituzionale attraverso il Referendum, vi saranno anche i cittadini cacciatori.
Le modifiche proposte non sono di poco conto per l’assetto politico che si creerebbe se non si dovesse porre mano alla legge elettorale (ITALICUM). Il giudizio andrebbe espresso leggendo ad una ad una le modifiche al dettato costituzionale. Noi non siamo dei “Costituzionalisti” ma sappiamo leggere, scrivere e .. farci un’opinione.
Checchè se ne dica, il voto assume valenza politica, spinto soprattutto dalle dichiarazioni a muso duro del Premier. Dal punto di vista politico-venatorio, dopo la negativa esperienza dell’eliminazione delle Province e della condotta del Governo espressa dall’operato dei Ministri Galletti e Martina, il nostro giudizio è negativo. Registriamo infatti le continue modifiche in senso peggiorativo della Legge 157/92, quelle dei Calendari Venatori e della Riforma in atto della Legge 394/91 riguardo Parchi, Aree Protette, SIC e ZPS. Una politica anticaccia e che come tale va considerata.
Come A.C.L. avevamo espresso la nostra contrarietà al Ministro Galletti, chiedendogli una tempestiva inversione di tendenza, poi ci siamo ritrovati con la segnatura immediata sul Tesserino Venatorio della migratoria ed il Piano ISPRA, con le azioni in esso contenute, un duro attacco alla caccia.
Di fronte a questo scenario, sentita l’Assemblea dei Presidenti di Sezione, A.C.L. è giunta alla conclusione che sia opportuno votare NO al Referendum.
I nostri vecchi ci hanno lasciato in eredità un patrimonio di valori, frutto del loro impegno e lotta per la democrazia; i Padri costituenti una delle Costituzioni più belle del mondo. Ora il Governo vuol fare passare una riforma che nel metodo e nel merito non ci convince. Quindi un secco No senza se e senza ma.
ACL ufficio stampa