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Cambiare si può?

Il punto interrogativo nel titolo dovrebbe essere alto come un grattacielo americano... e forse sarebbe ancora basso!

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Per la prima volta scrivo su queste pagine di una scelta mia personale. So che probabilmente al 90% di voi lettori non ve ne può fregar di meno ma è stata una scelta dura e difficile da portare avanti e così, dopo essermi consultato con l’amico Luca che gestisce IoCaccio.it (che ritengo tra i migliori siti del settore), ho deciso di scrivere due righe, un po’ per sfogarmi, un po’ per confrontarmi con quei lettori che avranno voglia di farlo (vi aspetto nei commenti) e un po’ per guardare al futuro.

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Quest’anno, come poi mi successe già in passato, ho fatto una scelta, uhm…. Scellerata? Può essere, Azzardata? Sicuramente! Giusta? Io credo di sì, ma solo il tempo potrà darmi ragione o torto.

Niente di preoccupante eh, intendiamoci, ma quest’anno dopo parecchio tempo ho deciso di cambiare in modo drastico la mia scelta sulla associazione venatoria. E come dicevo, è stata una scelta dura.

Potrei riassumere i motivi che mi hanno portato a questa decisione con una considerazione: se non si crede nelle persone che compongono una squadra come fai a credere in un progetto? Anzi, scusate, riformulo in modo un po’ più preciso: se non credi a chi tiene in mano il timone della barca, come si fa a credere che anche un buon progetto (se mai ci fosse), possa andare a buon fine? Anche perché il capitano è colui che decide e la “ciurma”… obbedisce.

Essendo stato sempre una persona “abbastanza” coerente con le mie idee e avendo già avuto a che fare con una situazione identica con le stesse persone, ho seguito il mio istinto lasciando l’associazione in cui mi impegnavo da tempo.

Per rispetto non scriverò quale associazione ho lasciato ma vi dico con chi ho scelto di continuare a impegnarmi, il CPA. Partecipando a quasi tutte le fiere nazionali di settore con il mio gruppo Quackers Italia & Wood Team ho sempre incontrato tutte le associazioni venatorie, riconosciute e non, e proprio quest’anno in 3 fiere mi sono incontrato con un amico che conoscevo poi già dai tempi di “Caccia Ambiente” (quello che avrebbe dovuto diventare il partito politico dei cacciatori, idea purtroppo non finita proprio bene, anzi per niente), Alessandro Fiumani, presidente nazionale del CPA.

Posso dire che, a prescindere dalle richieste di aggregarmi alla sua associazione, notevole gesto di stima nei miei confronti (e questo fa sempre piacere), io avevo già la mia associazione e non vi era nessuna intenzione di cambiare… e come sempre pensi una cosa e gli eventi poi ti fanno cambiare idea in modo drastico.

Così eccomi qui, pronto a questa nuova avventura con amici nuovi e storici, in un’associazione che si batte (ovviamente come si battono anche le altre certamente, ma….) per i migratoristi, come per i cacciatori di cinghiali e come per gli appassionati dei cani da seguita e da ferma, un’associazione completa. Si può migliorare? Certamente e siamo qui per migliorare, ma soprattutto per migliorare la caccia in ogni regione d’Italia.

Come ho sempre detto, se per il cacciatore l’associazione non è altro che un ufficio disbrigo pratiche, allora la caccia è finita. Se si sceglie CPA per farsi portare in comune il tesserino finita la stagione, sì certo lo possiamo fare, ma… beh avete scelto l’associazione sbagliata.

La nostra associazione dovrà fare aggregazione, dovrà sbattersi e lavorare con la Regione (e in ogni regione d’Italia) per ridare dignità ai nostri associati e ai cacciatori in generale. Non negherò mai l’aiuto a un amico anche se di un’altra associazione o partito politico, un cacciatore è un amico sempre. La caccia si può salvare solo così e prima ce lo infiliamo in quella testaccia dura che abbiamo e prima ritorneremo a galla.

P.S. e voglio ricordare ai miei colleghi cacciatori i prossimi appuntamenti importanti con le regioni:

  • I RICORSI SUI CALENDARI CHE ARRIVERANNO PUNTUALI COME LA MORTE anche se quest’anno ritengo siano stati fatti passi in avanti da gigante, almeno qui in Emilia Romagna e credo che stavolta saremo inattacabili.
  • PROBLEMA PSA
  • E perché non mettere dentro anche PROBLEMA AVIARIA (strano due malattie problematiche e serie con metodologia di “cura” differente, una, sterminio della popolazione di cinghiali e maiali, l’altra… “lasciateli stare” mah, chi sa il perché…)

Mirco Costa
CPA Emilia Romagna

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Alessandro Gizzi
Alessandro Gizzi
2 mesi fa

Ciao Mirco,
come vedi questo ricorso fatto dai soliti anticaccia al calendario venatorio dell’Emilia Romagna?

Saranno stati fatti passi in avanti, ma per ora purtroppo mi par di vedere che è rimasto tutto uguale ed invariato alla stagione 23/24.

Non è possibile che dei ”fogli” presentati da un qualsiasi avvocato che risulti nel libro paga dagli anticaccia blocchi il calendario venatorio precedentemente approvato da chi di dovere in Regione.

Parere mio, se quelli che leggono il calendario e lo approvano, (teoricamente dovrebbe far parte del loro lavoro e quindi devono essere informati su tutti i punti) puntualmente sbagliano il proprio lavoro bisognerebbe fargli pagare delle ammende. Come poi dovrebbero pagare gli anticaccia quando sbagliano.

CHI SBAGLIA DEVE PAGARE.

Ma gli unici che pagano siamo noi cacciatori che ogni anno tra tasse varie, indumenti, cartucce ecc.. foraggiamo il governo e chi dovrebbe anche in un qualche modo tutelarci.

Io son stanco di essere preso per fondelli e quest’annata venatoria se sarà come quella dello scorso anno, sarà l’ultima volta che pagherò gli ATC in Emilia Romagna e spero che in molti facciano lo stesso.

Ci si vedrà presto in quel di Zattaglia.
Ciao

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