Fauna e Ambiente

Dall’Europa arriva il “Piano di Azione per la Natura, le Persone e l’Economia”

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Era stato annunciato pochi mesi fa, e ora è arrivata l’ufficialità: la Commissione Europea ha pubblicato la settimana scorsa l’ “Action Plan for Nature, People and the Economy”, ossia il “Piano di Azione per la Natura, le Persone e l’Economia”.

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Questo è il risultato del lungo processo di Fitness Check (processo che verifica l’adeguatezza allo scopo delle norme europee) a cui sono state sottoposte le due principali direttive europee che regolano la conservazione e la gestione dell’ambiente e della fauna, le cosiddette Direttiva Habitat e Direttiva Uccelli.

Infatti, nonostante il processo di verifica avesse lasciato inalterate le due direttive, concludendo che entrambe rimangono di grande rilevanza e adatte allo scopo (qua il link alla pagina del processo), la Commissione ha ritenuto opportuno migliorarne l’applicazione attraverso un Piano d’Azione che sfrutti negli Stati Membri la collaborazione fra le autorità locali e le parti interessate.

Che cosa prevede il Piano di Azione per la Natura, le Persone e l’Economia

Il piano d’azione copre quattro settori prioritari e prevede 15 azioni concrete, che dovranno essere svolte entro il 2019. Questi i settori e le azioni previste:

Priorità A - Migliorare gli orientamenti e le conoscenze e assicurare...

Migliorare gli orientamenti e le conoscenze e assicurare una maggiore coerenza rispetto ai più ampi obiettivi socioeconomici

I diversi approcci adottati dagli Stati membri per attuare le direttive possono portare a conflitti e problemi inutili. La rigida applicazione delle norme sulla protezione delle specie, i ritardi e gli obblighi eccezionalmente gravosi legati alle procedure di autorizzazione dei siti e la scarsa consapevolezza dei portatori d’interesse possono creare tensioni inutili tra la tutela della natura e le attività socioeconomiche. Il piano d’azione prevede soluzioni pratiche a questi problemi e promuove approcci partecipativi più intelligenti per favorire il pieno coinvolgimento dei proprietari dei terreni e degli utenti. La Commissione migliorerà i propri orientamenti e promuoverà una maggiore comprensione sul campo della legislazione, per aiutare le autorità pubbliche ad applicarla meglio. Gli Stati membri dovranno migliorare le conoscenze e l’accesso ai dati necessari per l’attuazione delle direttive. La Commissione sosterrà le iniziative volte ad accrescere la consapevolezza del contributo degli ecosistemi sani al benessere e allo sviluppo economico.

3 Azioni concrete previste per questo settore:

  1. Aggiornare, sviluppare e promuovere attivamente, in tutte le lingue dell’UE, orientamenti relativi a:
    1. procedure di autorizzazione di siti, protezione e gestione delle specie e orientamenti specifici per settore;
    2. integrazione dei servizi ecosistemici nel processo decisionale.
  2. Istituire un meccanismo di sostegno per aiutare le autorità degli Stati membri ad affrontare le sfide principali nell’applicazione delle disposizioni in materia di autorizzazione della direttiva Uccelli e della direttiva Habitat alla rete Natura 2000 e alle norme di protezione delle specie.
  3. Migliorare la conoscenza, anche attraverso il rafforzamento e il miglioramento dell’efficienza del monitoraggio, e assicurare l’accesso pubblico in linea ai dati necessari all’attuazione delle direttive (ad esempio le immagini satellitari del programma Copernicus).

Priorità B - Favorire la titolarità politica e rafforzare la conformità

Favorire la titolarità politica e rafforzare la conformità

Sebbene gli Stati membri abbiano la responsabilità finale dell’attuazione delle direttive sulla tutela della natura sul campo, la Commissione collaborerà più strettamente con loro per favorire e promuovere conservazione e uso della natura sostenibili. Insieme, dobbiamo garantire che la rete Natura 2000 sia pienamente coerente e funzionale e che le specie siano protette e, se del caso, sfruttate in modo sostenibile.

Questa priorità includerà il dialogo bilaterale con gli Stati membri e i portatori d’interesse al fine di migliorare l’attuazione di Natura 2000 e di promuoverne la cooperazione per la gestione nelle diverse regioni biogeografiche d’Europa. Saranno elaborati e realizzati piani d’azione per le specie e gli habitat.

Al fine di rafforzare il rispetto delle direttive sulla tutela della natura da parte degli Stati membri saranno fondamentali anche altre misure nel settore più ampio della politica ambientale, volte a formare i giudici e i pubblici ministeri nazionali, a facilitare l’accesso alla giustizia e a garantire la conformità alle norme ambientali dell’UE5.

4 Azioni concrete previste per questo settore:

  1. Completare la rete Natura 2000, in particolare colmando le lacune relative all’ambiente marino, e attuare le misure di conservazione necessarie per tutti i siti.
  2. Ricorrere al nuovo processo di riesame dell’attuazione delle politiche ambientali per incontri bilaterali specifici con le autorità nazionali e regionali al fine di sviluppare tabelle di marcia concordate per migliorare l’attuazione e consultare i proprietari dei terreni e altri portatori d’interesse per quanto riguarda le sfide in materia di attuazione.
  3. Riunire autorità pubbliche e portatori d’interesse di diversi Stati membri a livello di regione biogeografica per affrontare sfide comuni, comprese le questioni transfrontaliere.
  4. Sviluppare ulteriormente piani d’azione per le specie e per gli habitat più minacciati e piattaforme dei portatori d’interesse relative alla coesistenza con le specie conflittuali (ad esempio i grandi carnivori).

Priorità C - Rafforzare gli investimenti nella rete Natura 2000 e...

Rafforzare gli investimenti nella rete Natura 2000 e migliorare le sinergie con gli strumenti di finanziamento dell’UE

I costi di attuazione della rete Natura 2000 sono stati stimati a 5,8 miliardi di EUR l’anno, mentre i benefici annui derivanti sono stimati tra i 200 e i 300 miliardi di EUR. Tuttavia la mancanza di finanziamenti impedisce alla rete di realizzare pienamente i benefici attesi e rappresenta un importante fattore che compromette l’efficacia delle direttive sulla tutela della natura. Il piano d’azione ha quindi l’obiettivo di migliorare l’impiego dei finanziamenti dell’UE disponibili e di rendere la natura più attraente per gli investimenti privati.
Il controllo dell’adeguatezza ha evidenziato il preoccupante declino delle specie e degli habitat legati all’agricoltura e ha posto l’accento sulla necessità di un’integrazione più efficace della rete Natura 2000 e della biodiversità in senso più ampio nella politica agricola comune (PAC). Il piano d’azione propone, nell’ambito dell’attuale quadro giuridico6, modalità per migliorare le sinergie con la PAC e altri settori di intervento chiave dell’UE, quali la politica di coesione, la politica comune della pesca e la politica di ricerca e innovazione. Esso propone anche un aumento dei finanziamenti mirati per la natura e la biodiversità, che consentirebbero maggiori investimenti nella rete Natura 2000. Inoltre prevede di sviluppare ulteriormente gli orientamenti e la pianificazione per i quadri finanziari nazionali relativi a Natura 2000 che gli Stati membri dovrebbero elaborare. Infine suggerisce modalità per stimolare gli investimenti privati e per sostenere meglio la connettività tra le zone Natura 2000, anche attraverso infrastrutture verdi e soluzioni fondate sulla natura.

5 Azioni concrete previste per questo settore:

  1. Rafforzare gli investimenti nella natura:
    1. aiutando gli Stati membri a migliorare la pianificazione finanziaria pluriennale per Natura 2000 attraverso l’aggiornamento dei quadri di azione prioritaria;
    2. proponendo un aumento del 10% del bilancio del programma LIFE destinato a progetti a sostegno della conservazione della natura e della biodiversità, mantenendo nel contempo inalterata la dotazione finanziaria globale del programma stesso;
    3. stimolando gli investimenti del settore privato nei progetti legati alla natura.
  2. Promuovere le sinergie con i finanziamenti della politica agricola comune, tra cui un uso efficace delle indennità Natura 2000 e delle misure agro-climatico-ambientali, lo sviluppo di regimi basati sui risultati, il sostegno agli agricoltori attraverso i servizi di consulenza agricola, e l’innovazione e il trasferimento di conoscenze attraverso il partenariato europeo per l’innovazione su “Produttività e sostenibilità dell’agricoltura”.
  3. Accrescere la consapevolezza delle opportunità di finanziamento della politica di coesione e migliorare le sinergie.
  4. Migliorare le sinergie con la politica comune della pesca e la politica marittima integrata, compreso un uso più efficace delle opportunità di finanziamento disponibili.
  5. Fornire orientamenti a sostegno della realizzazione di infrastrutture verdi per una migliore connettività delle zone Natura 2000; sostenere soluzioni progettuali basate sulla natura attraverso la politica di ricerca e innovazione dell’UE e i fondi Orizzonte 2020.

Priorità D - Migliorare la comunicazione, la sensibilizzazione e...

Migliorare la comunicazione e la sensibilizzazione, e il coinvolgimento di cittadini, portatori d’interesse e comunità

Il piano di azione mira a rafforzare il coinvolgimento di cittadini, portatori d’interesse, autorità e comunità locali. La protezione della natura e i suoi vantaggi riguardano tutti, in quanto si tratta del nostro patrimonio comune. La Commissione, insieme al Comitato delle regioni, utilizzerà tutte le piattaforme disponibili per accrescere la consapevolezza e promuovere il coinvolgimento a livello locale e gli scambi di conoscenze. Inoltre metterà maggiormente in evidenza le buone pratiche di gestione delle zone Natura 2000. Attraverso il corpo europeo di solidarietà, la Commissione aiuterà i giovani a impegnarsi in prima persona nella conservazione della natura e ad acquisire competenze preziose per la loro vita professionale.

3 Azioni concrete previste per questo settore:

  1. Sostenere lo scambio di conoscenze e l’impegno delle autorità locali e regionali attraverso una piattaforma comune con il Comitato delle Regioni.
  2. Mettere maggiormente in evidenza la buona gestione dei siti Natura 2000 e promuovere la sensibilizzazione nei confronti delle direttive sulla tutela della natura nelle sedi pertinenti, approfittare delle nuove tecnologie e delle attività di sensibilizzazione e rafforzare i legami tra il patrimonio naturale e culturale, specialmente nel contesto dell’Anno europeo del patrimonio culturale che si celebrerà nel 2018.
  3. Coinvolgere attivamente i giovani nelle misure che si occupano dei bisogni sociali, dando loro l’opportunità di partecipare ad attività di protezione della natura nei siti Natura 2000 (corpo europeo di solidarietà).

Il commento della Face

La Face (Federation of Associations for Hunting and Conservation of the European Union), che è stata coinvolta nell’intero processo di Fitness Check inclusi gli sviluppi del Piano d’Azione, ha commentato la pubblicazione dell’Action Plan sottolieneando che questo “include importanti azioni per i Cacciatori europei che dovranno essere svolte entro il 2019, comprese:

  • Aggiornamento delle linee guida sulle norme sulla protezione delle specie nell’ambito della direttiva Habitat;
  • Aggiornamento del “Documento Key Concepts sul periodo di riproduzione e migrazione prenuziale delle specie di uccelli cacciabili nell’UE”;
  • Supporto delle piattaforme degli stakeholder per affrontare i conflitti tra le persone e le specie protette (ci aspettiamo un focus su grandi carnivori, cormorani e oche);
  • Progressi del lavoro sui servizi ecosistemici culturali e sugli aspetti della valutazione della mappatura dei servizi ecosistemici (MAES);
  • Promuovere un coinvolgimento delle parti interessate (compresi cacciatori e proprietari di terreni) nella rete Natura 2000;
  • Sviluppare ulteriori piani d’azione singoli e multi-specie per una vasta gamma di specie di uccelli, compresi gli uccelli cacciabili;
  • Valutare gli impatti della Politica Agricola Comune (PAC) sulla biodiversità;
  • Rafforzare i legami tra patrimonio culturale e naturale.”

Inoltre, il segretario generale di FACE, Ludwig Willnegger, ha affermato: “La FACE e i suoi membri investiranno risorse considerevoli nel fornire molte delle azioni elencate nell’ambito del presente piano. Il nostro obiettivo è lavorare a stretto contatto con i nostri membri, la Commissione europea e gli Stati membri per facilitare e promuovere la conservazione e l’uso sostenibile della natura in Europa”.

Il Piano di Azione per la Natura, le Persone e l’Economia sarà presentato ufficialmente il prossimo 6 giugno a Brussels. Qui potete scaricare il testo del piano in Italiano.

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