Influenza aviaria, FACE: “I cacciatori devono rimanere vigili”
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“7.000.000 cacciatori in Europa hanno un ruolo chiave nel monitoraggio dello stato di salute della nostra fauna selvatica, in particolare nel riportare potenziali casi di influenza aviaria”.
A dirlo è la FACE (Federation of Associations for Hunting and Conservation of the European Union) in una nota diffusa in queste ore. Nota che prosegue così: “Poiché l’influenza aviaria si sta diffondendo in tutta Europa i cacciatori devono rimanere vigili e aumentare la sorveglianza, riportando alle autorità sanitarie nazionali preposte i casi sospetti di malattia o di selvatici rinvenuti morti”.
Nella nota diffusa la FACE consiglia alle organizzazioni venatorie di continuare a monitorare i programmi di sorveglianza della influenza aviaria, di seguire attentamente tutti gli sviluppi e di informare i cacciatori sulla influenza aviaria e sulla necessità di fare attenzione quando toccano gli uccelli.
Come riconoscere e maneggiare gli uccelli contagiati
La Face ricorda che “gli uccelli infetti possono morire subito o mostrare una serie di segnali clinici come, problemi respiratori, debolezza e cattive condizioni generali. Mentre alcune specie, come le anatre, possono essere infette senza mostrare alcun segno di malattia”. Inoltre “i cacciatori che vengono in contatto con gli uccelli selvatici dovrebbero prendere appropriate precauzioni igieniche quando li maneggiano, prestando particolare attenzione a non toccare o mangiare selvaggina malata; lavarsi energicamente le mani dopo ogni attività; pulire meticolosamente i guanti, attrezzature e superfici in contatto con la selvaggina. Non mangiare, bere o fumare quando si maneggiano gli animali. Tutta la selvaggina dovrebbe essere cucinata scrupolosamente.”
Il comunicato della Task Force scientifica
Lo scorso 20 dicembre, a seguito dei recenti sviluppi sulla diffusione del ceppo di influenza aviaria ad alta patogenicità H5N8, la Task Force scientifica sull’influenza aviaria ha rilasciato un comunicato per informare tutti i soggetti interessati circa la potenziale interazione tra gli uccelli selvatici e il virus H5N8. Il testo integrale del comunicato in lingua inglese è consultabile a questo link.
La situazione in Italia
Il Ministero della Salute italiano pochi giorni fa ha fatto sapere che “a seguito della diffusione, a partire dalla fine di ottobre 2016, di focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità tra gli uccelli selvatici ed il pollame domestico in Ungheria e a seguire in Polonia, Croazia, Germania, Austria, Svizzera, Danimarca, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia e Francia, il Ministero della salute ha disposto misure preventive a tutela della salute animale e del patrimonio zootecnico nazionale, per minimizzare il rischio di introduzione in Italia del virus H5N8″. E ha comunque ribadito l’assenza di focolai di aviaria nel nostro Paese.