La proposta del Molise: cacciare gli ungulati 4 mesi consecutivamente
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Nella seduta di ieri il Consiglio Regionale del Molise ha approvato a maggioranza l’Ordine del Giorno firmato dal Consigliere delegato alla caccia Cristiano Di Pietro, con cui s’impegnano gli organi della Regione a proporre in conferenza Stato-Regioni la modifica dell’art. 18 comma 1 lettera d) e comma 5 della legge 157/92 per consentire il prelievo venatorio degli ungulati per 4 mesi consecutivi e per 4 giornate alla settimana.
Il commento di Di Pietro
“Ad oggi, con la recente istituzione della caccia di selezione agli ungulati e l’approvazione del relativo Regolamento – ha dichiarato il Consigliere Di Pietro in aula – abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per cercare, in linea con quanto stabilito dalla legge 157/92, di dare risposte e soluzioni a questa emergenza, nonostante i dati negativi provenienti dalle altre regioni che ci hanno preceduto circa l’effettiva risoluzione del problema con questo tipo di caccia individuale. Gli ungulati continuano a causare ingenti danni in tutto il Paese, con stime che si aggirano intorno ai 100.000.000 di euro l’anno e a rappresentare un rischio per la salute pubblica e l’incolumità delle persone visti i numerosi incidenti stradali che si sono verificati”.
“La caccia è l’unico strumento efficace per contenere tale specie problematica“, prosegue Di Pietro. “Pertanto, questa deve essere una battaglia comune e soprattutto nazionale. L’attuale normativa risalente al 1992 risulta anacronistica rispetto alla situazione degli ultimi 25 anni caratterizzata da un aumento esponenziale degli ungulati sul territorio e dunque va modificata”.
“Il documento approvato oggi – conclude – impegna il Presidente Paolo Di Laura Frattura a proporre in conferenza Stato-Regioni la modifica dell’art. 18 comma 1 lettera d) e comma 5 legge 157/92 e Il Presidente del Consiglio regionale del Molise Vincenzo Cotugno a trasmettere la richiesta ai Consigli regionali delle altre regioni affinché possano adottare pari atto al fine di rafforzare la richiesta nei confronti del Governo nazionale”.
Photo Credit: oneshotonepic (license)