Nuovi Dati sulla Migrazione dell’Allodola
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Ancora conferme internazionali per l’Ufficio tecnico della Federazione: pubblicato su “Ringing & Migration” il lavoro sull’allodola in Campania da questo promosso e sostenuto
Come annunciato alcuni mesi fa, è stato pubblicato sulla rivista internazionale di ornitologia “Ringing & Migration” lo studio compiuto in Campania sulla migrazione post nuziale dell’allodola. La rivista in questione è edita dal prestigioso British Trust for Ornithology (BTO) inglese, che pubblica lavori scientifici eseguiti con la metodica dell’inanellamento, in particolare mirati allo studio delle migrazioni degli uccelli. Lo studio, degli Autori Sergio Scebba, Michele Soprano e Michele Sorrenti, è intitolato: Sex-specific migration patterns and population trends of Skylarks Alauda arvensis ringed during autumn migration in southern Italy. Il lavoro è riferito a una campagna pluriennale d’inanellamento che ha portato alla cattura e rilascio di 21.610 allodole e al sessaggio di 20.622 soggetti, protrattasi per un totale di 15 stagioni di studio, dal 1998 al 2014.
Solo grazie a questa ricerca e al mondo dei cacciatori è stato quindi possibile dare una risposta al Piano di Gestione Internazionale dell’allodola predisposto dall’Unione Europea, che richiedeva proprio la conoscenza del rapporto sessi delle popolazioni, rivolto agli Stati Membri in cui la specie è cacciabile, tra cui l’Italia.
La distribuzione delle catture in 7 anni di attività standardizzata mostra una relativa stabilità delle popolazioni migranti, con fluttuazioni inter annuali. Questi dati confermano che le allodole provenienti dai siti di riproduzione orientali si trovano in una situazione migliore di quelle che provengono dalle aree occidentali; un contributo importante quindi, alla conoscenza di una specie sotto la lente d’ingrandimento da parte degli enti internazionali di studio. Altri dati interessanti riguardano la biometria delle allodole studiate e la differenza nella fenologia della migrazione fra maschi e femmine.
L’Ufficio Avifauna Migratoria FIdC utilizzerà questo lavoro in ogni occasione di confronto con Unione Europea, Stato e Regioni in relazione alla gestione e conservazione della specie. Un ulteriore passo avanti per l’innalzamento del ruolo dei cacciatori a quello di gestori e studiosi delle specie selvatiche è stato dunque compiuto e reso possibile grazie all’impegno costante e motivato dell’Ufficio Avifauna, la cui attività trova sempre maggior credito nelle Istituzioni a tutti i livelli.
Il lavoro è disponibile sul sito della rivista “Ringing & Migration” oppure può essere richiesto all’indirizzo mail avifauna.segreteria@fidc.it.
Roma, 14 luglio 2015 – Ufficio Avifauna Migratoria FIdC