Piemonte, la Regione accorpa i comitati di gestione di ATC e CA, e dimezza i componenti. FIdC protesta.
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Si passerà dagli attuali 38 Comitati di gestione, tra Ambiti Territoriali di Caccia e Comprensori Alpini, a 22. E’ questa una delle novità principali approvate ieri dalla Giunta Regionale piemontese che, con tre delibere proposte dall’Assessore Giorgio Ferrero, ha voluto riorganizzare la governance del sistema caccia regionale.
Oltre all’accorpamento dei comitati di gestione di ATC e CA, infatti, la Regione ha anche voluto riorganizzare internamente i Comitati, dimezzando il numero dei componenti (che passeranno da 20 a 10) e rivedendo i criteri alla base della nomina.
Accorpamento dei Comitati di Gestione
Saranno unificati a livello gestionale i Comitati di Gestione lasciando immutati per i cacciatori gli ambiti in cui ad oggi si pratica la caccia e lasciando invariati tutti gli adempimenti dei singoli ATC e CA previsti dalle attuali disposizioni regionali. I nuovi Comitati di Gestione prenderanno avvio al più tardi al 1° febbraio 2017.
Questa la nuova organizzazione proposta:
- Alessandria – Comitato di gestione unificato ATC AL1 e AL2, Comitato di gestione unificato ATC AL3 e AL4
- Asti – Comitato di gestione unificato ATC AT1 e AT2
- Biella – Comitato di gestione unificato CA BI1 e ATC BI1
- Cuneo – Comitato di gestione ATC CN1, Comitato di gestione unificato ATC CN2 e CN3, Comitato di gestione unificato ATC CN4 e CN5, Comitato di gestione unificato CA CN1 e CN2, Comitato di gestione CA CN3, Comitato di gestione unificato CA CN4 e CN5, Comitato di gestione CA CN6 e CN7
- Novara – Comitato di gestione unificato ATC NO1 e NO2
- Verbano-Causio-Ossola – Comitato di gestione CA VCO1, Comitato di gestione CA VCO2, Comitato di gestione CA VCO3, verranno coordinati dalla Provincia montana del VCO.
- Vercelli – Comitato di gestione unificato ATC VC1 e VC2, Comitato di gestione CA VC 1
- Torino – Comitato di gestione unificato ATC TO1 e TO2, Comitato di gestione unificato ATC TO3, TO4 e TO5, Comitato di gestione CA TO1, Comitato di gestione unificato CA TO2 e TO3, Comitato di gestione unificato CA TO4 e TO5
Riduzione dei componenti e nuovi criteri di nomina
Per quanto riguarda la composizione dei comitati di gestione, scende da 20 a 10 il numero dei componenti, passando dunque da un totale di 760 a 220. I 10 membri saranno suddivisi in 3 rappresentati delle organizzazioni professionali agricole, 3 rappresentanti delle associazioni venatorie nazionali riconosciute, 2 rappresentanti delle associazioni di protezione ambientale e 2 rappresentati degli enti locali compresi nell’ATC o nel CA.
Per la scelta dei rappresentanti vengono eliminate le attuali fasce percentuali previste per le associazioni venatorie e viene introdotto un unico principio valido per tutte e tre le categorie (venatorie, agricole, ambientaliste): un rappresentante a testa alle associazioni o organizzazioni con il maggior numero di iscritti. Solo nel caso in cui fosse presente fra queste un’associazione o organizzazione la cui percentuale di iscritti raggiunge o supera il 68% (quindi maggiore di due terzi), a questa spettano 2 rappresentanti.
Inoltre vengono introdotti il limite dei due mandati per il Presidente del Comitato di gestione e l’applicabilità dei principi di economicità, pubblicità, correttezza, libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione per l’acquisizione di consulenze, lavori servizi e forniture.
I commenti
“Dopo vent’anni – ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero – abbiamo scelto di introdurre una razionalizzazione che comporta anche una riduzione dei costi gestionali, una maggiore trasparenza e controllo sull’attività degli ambiti di caccia, al fine di migliorare la gestione della fauna in Piemonte. Da tempo gli ambiti di caccia avevano visto le risorse a loro disposizione per funzioni istituzionali passare mediamente da 61 mila a 26 mila euro, e a questa nuova governance siamo giunti dopo un lungo e utile confronto con le associazioni dei cacciatori, degli agricoltori, degli ambientalisti, con gli enti locali e i rappresentanti degli Ambiti di caccia. Ne è scaturito un ridisegno che porterà maggior chiarezza e responsabilità nella gestione della fauna, in cui gli ambiti di caccia rivestono un ruolo fondamentale”.
Molto critica Federcaccia Piemonte, che ieri ha commenta così l’approvazione delle delibere: “La giunta regionale del Piemonte, e l’assessore Ferrero, hanno oggi dimostrato quale sia la loro idea di democrazia, penalizzando i cacciatori, e specialmente Federcaccia Piemonte che gli ha reso la vita durissima. Sappiano questi signori, pagati da tutti i contribuenti piemontesi, che noi non staremo certo con le mani in mano, accettando passivamente ogni sorta di porcherie ai danni della nostra categoria, e cosi’ come li abbiamo sconfitti gia’ quattro volte su quattro al tar, lo faremo ancora, per la quinta, la sesta volta…servisse anche oltre!”
Critico anche il consigliere regionale di Forza Italia Gianluca Vignale: “Ancora una volta la Giunta regionale è sorda alle richieste del mondo venatorio e con la delibera di questa mattina ha previsto l’accorpamento di ATC e CA e la riduzione delle rappresentanze venatorie, agricole, ambientali e degli Enti Locali. Se prima ogni territorio aveva rappresentanti di ogni associazione che quindi conoscevano bene le necessità di ogni singolo territorio, con questa delibera molte associazioni non saranno più presenti nei Comitati di gestione e i nominati non saranno più in grado di rappresentare al meglio tutta la loro realtà. Chi ci guadagna? Non i cacciatori che continueranno a pagare per ogni singolo ATC o CA accorpato le quote come oggi, non chi intende la gestione degli ATC e CA come necessariamente vicina al territorio. Nessuno. E’ solo l’ennesimo schiaffo che questa Giunta anticaccia vuole dare al mondo venatorio.”