Toscana nomine ATC, il Consiglio di Stato da ragione a Federcaccia
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Lo scorso Luglio il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana, accogliendo 3 ricorsi presentati da Libera Caccia, aveva annullato le delibere di nomina dei consigli degli ATC di Firenze, Lucca e Grosseto, ritenendo che nella nomina dei componenti dei Comitati di Gestione non fosse stato rispettato il principio di partecipazione pluralistica alla gestione del mondo venatorio.
Secondo il TAR questo rappresentava “un principio ormai acquisito della legislazione in materia, nel presupposto che un’ampia partecipazione dei rappresentanti delle associazioni venatorie maggiormente rappresentative negli organi direttivi delle associazioni può garantire un più ampio ed approfondito esame degli interessi di categoria”. In questo modo accoglieva in sostanza la richiesta avanzata da Libera Caccia di ripartire i tre posti spettanti nei comitati degli ATC ai rappresentati del mondo venatorio fra le tre associazioni numericamente più rappresentate.
Ora il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del TAR accogliendo il ricorso presentato da Federcaccia Toscana e ristabilendo la validità delle delibere di nomina. Presentando il ricorso Federcaccia affermava che riteneva sorprendente “che il principio di “rappresentatività” (normativamente previsto e la cui applicazione aveva comportato la nomina dei rappresentanti delle associazioni proporzionalmente al loro grado di rappresentatività e radicate sul territorio provinciale, tre le quali Federcaccia) debba contemperarsi con il principio del “pluralismo” (che darebbe invece “voce” anche ad associazioni che, come Libera Caccia, vantano un numero estremamente più esiguo di iscritti a livello locale)”.
Di seguito il comunicato con cui Federcaccia da comunicazione dell’esito del ricorso.
Con le sentenze nn. 4015-4016-4017 del 28 settembre 2016 la Sezione V del Consiglio di Stato, “definitivamente pronunciando sull’appello” presentato da Federcaccia Toscana contro le sentenze del TAR Toscana del 24 giugno scorso, mette la parola fine alle pretese di Liberacaccia di avere diritto di nominare propri rappresentanti nei comitato degli ATC nonostante un numero di iscritti assolutamente minoritario rispetto ad altre Associazioni venatorie.
Il TAR Toscana aveva sorprendentemente accolto i ricorsi di Liberacaccia avverso le delibere di nomina dei Comitati di Gestione degli Atc di Firenze, Grosseto e Lucca, sconfessando proprie precedenti ordinanze e sentenze con le quali aveva affermato la piena legittimità della scelta dei nominativi proposti dalle Associazioni venatorie sulla base della proporzionale rappresentatività espressa dal numero degli associati iscritti sul territorio provinciale: il Consiglio di Stato riafferma oggi, definitivamente appunto, i principi fissati dalle norme regionali in materia, che dettano l’obbligo di rispettare la eventuale designazione congiunta delle associazioni venatorie e, in assenza di accordo, di procedere alla nomina sulla base del criterio della rappresentatività.
Le sentenze del Consiglio di Stato accolgono integralmente l’appello di Federcaccia Toscana, ristabiliscono una condizione di rispetto del diritto e di principi elementari di democrazia, affermano la piena correttezza e legittimità delle nomine dei componenti dei Comitati di Gestione degli ATC di Firenze, Grosseto e Lucca, a suo tempo decise dagli Enti competenti (Città Metropolitana di Firenze e Province di Grosseto e Lucca) nella piena osservanza delle norme e della reale rappresentatività delle Associazioni sul territorio.
Federcaccia Toscana