Abruzzo

Abruzzo, Libera caccia organizza manifestazione di protesta, altre AAVV non partecipano. Mondo venatorio ancora diviso

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A seguito della sospensione del calendario venatorio 2016/2017 della Regione Abruzzo decisa dal TAR dell’Aquila, domenica scorsa 25 settembre, i cacciatori abruzzesi sono scesi in piazza a Pescara per protestare (come si legge nel volantino della manifestazione) “contro l’incapacità e l’incompetenza dell’ufficio caccia regionale che ha causato la sospensiva del calendario venatorio”, “contro la totale indolenza da parte della regione ad affrontare il problema cinghiale” e “contro la mancanza di volontà da parte della regione ad apportare le modifiche al regolamento regionale per la caccia al cinghiale”.

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La manifestazione organizzata da Libera Caccia Abruzzo era aperta a tutti i cacciatori di tutte le associazioni venatorie, le cui delegazioni regionali erano state invitate a partecipare dagli organizzatori. Purtroppo però solo poche altre associazioni hanno aderito.

Ancora una volta il mondo associativo venatorio italiano non ha saputo presentarsi unito ad un’importante occasione di protesta. Tutto questo mentre i cacciatori abruzzesi ancora non possono cacciare fino al primo ottobre e si vedranno chiudere la caccia a Beccaccia, Cesene e Tordi al 31 dicembre.

Noi, abbiamo contattato uno degli organizzatori della manifestazione, Antonio Campitelli Presidente Regionale Libera Caccia Abruzzo, per chiedergli un breve resoconto della protesta. Ecco cosa ci ha detto.

Poco più di 400 i partecipanti alla manifestazione di protesta che si è tenuta a Pescara domenica…. nonostante le altre associazioni venatorie non abbiano aderito (anzi, qualche sezione provinciale ha anche diramato un comunicato abbastanza ambiguo, con strane puntualizzazioni al nostro comunicato…. quasi a volersi dissociare e a voler scoraggiare i propri iscritti alla partecipazione), la partecipazione è stata abbastanza variegata…

Molti dei cacciatori intervenuti, associati con le altre sigle, hanno dichiarato di non aver ricevuto nessuna comunicazione da parte delle proprie rappresentanze, ma di aver appreso la notizia su Facebook, o tramite il tam tam di messaggi degli ultimi giorni. Questo mi fa riflettere molto, perché significa che, nonostante abbiamo invitato tutti a partecipare alla manifestazione, evidentemente i rappresentanti regionali a cui ho inviato l’invito via mail, non hanno ritenuto opportuno informare gli organi periferici. Ad oggi, attendiamo ancora una risposta al nostro invito da parte di qualcuno.

Purtroppo si è persa un’altra occasione per concretizzare quell’unione che tanti sbandierano ai quattro venti, ma solo a parole !!!

Per essere uniti non c’è bisogno di strani acronimi, ma serve solo unità d’intenti….ed oggi abbiamo potuto constatare, che quest’unità d’intenti ancora non c’è !!!!

Tuttavia mi preme ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, ed in particolare : 
Un gruppo dell’Italcaccia di Pescara, che ha mostrato le uniche bandiere presenti oltre alle nostre.
Una delegazione del C. S. T. Abruzzo, ed il loro presidente Nicola Molino.
La sezione di Chieti della S.I.P.S. (Società Italiana Pro Segugio), nella cui delegazione erano presenti il presidente provinciale, il segretario ed altri consiglieri.
L’associazione neo costituita “Pro Cinghiale Teate”, nuova associazione di cinghialai per la difesa della caccia in battuta, pronta anch’essa a lottare per far modificare il regolamento regionale per la caccia al cinghiale, di cui scommetto sentiremo molto parlare.
Il presidente ed il direttivo dell’associazione di beccacciai “amici di Scolopax” Abruzzo.
Il presidente del COSPA Abruzzo, Dino Rossi, rappresentante dell’unica associazione agricola che ha aderito alla manifestazione (e qui dovrei aprire un altro triste capitolo…perché se è vero che i danni da fauna selvatica sono divenuti una vera e propria piaga per l’agricoltura, è anche vero che non riusciamo a capire il perché della totale assenza di risposta da parte delle associazioni agricole maggioritarie….).
Ringrazio il presidente dell’associazione micologica tartufai abruzzesi, Gabriele Caporale.

E tutti, tutti, tutti i cacciatori che hanno avuto il coraggio e l’orgoglio di difendere la propria passione !!!!
A tutti gli altri, non possiamo che dire….alla prossima !!! Perché sappiamo bene che se la situazione della caccia in Abruzzo non cambia, a breve dovremo rivederci di nuovo in piazza !!!

Antonio Campitelli
Presidente Regionale Libera Caccia Abruzzo

Photo Credit Libera Caccia Abruzzo 

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