Abruzzo

Abruzzo, rinviata al 22 la decisione del TAR sul calendario venatorio

Le associazioni animaliste hanno aggiunto un nuovo motivo di ricorso e questo ha fatto slittare la data della discussione collegiale

Il ricorso contro il calendario venatorio 2021/2022 della Regione Abruzzo che ha portato alla sospensione integrale del calendario non sarà più discusso in sede collegiale l’8 settembre, come deciso inizialmente dal TAR. La seduta è stata, infatti, rinviata al 22.

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I motivi del rinvio

Il TAR ha deciso di rinviare la seduta dopo che le associazioni animaliste in data 30 agosto hanno aggiunto un nuovo motivo di ricorso, contro il decreto n. 541 approvato dalla regione lo scorso 13 agosto (ma pubblicato solo il 17, ossia il giorno dopo la presentazione del ricorso principale) con cui modificava le modalità per effettuare il prelievo in preapertura della tortora.

Dovendo trattare insieme le due istanze in sede collegiale e dovendo rispettare i limiti temporali della “pronuncia nella prima camera di consiglio successiva al ventesimo giorno dal perfezionamento, anche per il destinatario, dell’ultima notificazione e, altresì, al decimo giorno dal deposito del ricorso”, il giudice del TAR ha così deciso di fissare la trattazione per il prossimo 22 settembre.

Quali modifiche aveva adottato la Regione per la Tortora

Nel decreto n 541 la Regione Abruzzo aveva cercato di adeguare il prelievo della tortora alle ultime indicazioni fornite in sede europea durante i meeting sul “Turtle Dove Adaptive Harvest Management Mechanism”, dimezzando i carnieri, riducendo i tempi di caccia e i soggetti abilitati e predisponendo un apposito sistema di rendicontazione dei prelievi.

In particolare, aveva previsto il tetto massimo di 1075 capi prelevabili (ossia il 50% della media delle tortore prelevata annualmente nel quinquennio 2013-2018), riducendo a una sola le giornate di caccia totali (il 4 settembre, con la possibilità di cacciarla anche il 19 se nella prima giornata non fosse stato raggiunto il tetto dei 600 prelievi) e portando il carniere totale a 1 capo giornaliero e 2 stagionali.

Secondo le disposizioni della Regione potevano essere abilitati al prelievo esclusivamente 1075 cacciatori, attraverso il ritiro dell’apposito “Tesserino venatorio Tortora selvatica”, che doveva essere riconsegnato all’ATC entro l’8 settembre per la valutazione del numero dei prelievi.

Modifiche e riduzioni che non sono comunque bastata al TAR rivalutare la posizione espressa nella prima seduta. Qui trovate il testo integrale della sentenza del TAR.

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