Abruzzo, sentenza TAR: sospesa la caccia a Beccaccia, Cesena e Tordi dopo il 31 dicembre. Apertura il primo ottobre
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Fra ieri e oggi il Tribunale Amministrativo dell’Aquila ha discusso in camera consigliare il ricorso presentato dal WWF che, in attesa della trattazione collegiale di ieri, aveva già portato alla sospensione dell’efficacia del calendario venatorio 2016/2017 per quanto riguarda l’apertura della caccia alla Cornacchia grigia, Gazza, Ghiandaia, Quaglia, Fagiano, Lepre e Volpe nelle giornate del 18, 22, 24 e 25 settembre e al Merlo nelle giornate del 18, 24 e 25 settembre.
Con la sentenza di oggi arriva un’altra tegola per i cacciatori abruzzesi, infatti, il TAR ha deciso di sospendere un’ulteriore parte del calendario venatorio 2016/2017, in particolare quella in cui consente la caccia per le specie Beccaccia, Cesena, Tordo bottaccio, Tordo Sassello dal primo gennaio 2017 al 19 gennaio 2017.
Decisione così motivata dal TAR: “le motivazioni addotte dalla Regione non appaiono sufficienti e adeguate in relazione al diverso parere espresso dall’ISPRA, nonché in contrasto con il principio di precauzione, in virtù del quale l’assenza di un preventivo monitoraggio delle singole specie sul territorio, comporta che ogni qual volta non siano conosciuti con certezza i rischi indotti da un’attività potenzialmente pericolosa, l’azione dei pubblici poteri debba tradursi in una prevenzione anticipata rispetto al consolidamento delle conoscenze scientifiche”.
Il Tribunale amministrativo ha invece respinto la richiesta avanzata dal WWF di togliere dalla specie cacciabili Beccaccino, Pavoncella, Moriglione e Marzaiola, Frullino, Codone, Mestolone, Canapiglia, Combattente, Beccaccia, in quanto non è competenza della Regione ma dello Stato l’individuazione delle specie ritenute cacciabili.
Le altri parti del calendario venatorio regionale restano valide e quindi da sabato primo ottobre anche i cacciatori abruzzesi potranno cominciare la loro stagione venatoria.
A questo link la sentenza del TAR.