Benelli Caddy, il collare GPS che si gestisce da Smartphone
Lo abbiamo testato per oltre due mesi nella caccia con il cane da ferma. Qui vi raccontiamo com'è andata
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Per più di 2 mesi, da metà ottobre a fine dicembre, in tutte le nostre uscite è rimasto fisso al collo di Dea, bracca ungherese fidata compagna di caccia, e più volte ha accompagnato anche Oscar, potente Kurzhaar dall’ampia cerca.
Sto parlando del Caddy, il nuovo collare GPS presentato poco tempo fa da Benelli. Sì, proprio quella Benelli, la casa armiera di Urbino nota in tutto il mondo per la qualità dei sui fucili, che a fine 2018 ha deciso d’entrare nel mercato dei collari GPS.
Come mai? Verrebbe da chiedersi…
Il perché non lo so, certamente però possiamo dire che è entrata in questo competitivo mercato a gamba tesa, con un prodotto che, a giudicare da caratteristiche tecniche e funzioni, si colloca fra i top di settore. In sostanza il Caddy fa tutto quello che serve ad un cacciatore: come recita il claim del prodotto, permette di tracciare, addestrare e perfino condividere le vostre cacciate.
Qui vi racconto la mia esperienza d’utilizzo in due mesi e mezzo di caccia.
Unboxing
In redazione il Caddy si è presentato così: appariscente confezione interamente rossa (che richiama perfettamente il Brand) con un segugio italiano in primo piano e un setter inglese sul retro. Attorno, immagini e descrizioni dettagliate. Un ottimo lavoro di packaging che non lascia spazio a dubbi sull’attenzione messa da Benelli nello sviluppo del Caddy.
All’interno tutti i componenti sono protetti da una valigetta rigida in ABS, identica per qualità a quella che custodisce i fucili dell’azienda di Urbino e utilissima per un trasporto sicuro e ordinato. Dentro troviamo un collare GPS, un connettore bluetooth, una clip per agganciare il connettore alla cintura, i cavi per la ricarica, un kit per la regolazione/smontaggio delle sonde per l’elettrostimolazione e perfino un powerbank per la ricarica dello smartphone.
Prime Impressioni
Ad un primo sguardo balza subito all’occhio quella che è la novità principale del Caddy: non c’è nessun palmare. Tutto si gestisce con il proprio smartphone. Il funzionamento è semplice: il collare invia il segnale GPS al connettore che comunica via bluetooth con lo smartphone, da qui grazie all’App sviluppata da Benelli si può gestire ogni tipo di funzione.
Subito evidente al primo contatto anche la qualità del prodotto. Il cinturino del collare GPS, di un rosso acceso, ha una plastica spessa e morbida che non irrita il collo del cane, con un buco per la chiusura ogni centimetro. Questo permette di adattarlo ad ogni tipo di collo, dal più sottile al più possente. Il peso è contenuto 286 gr, l’antenna invece sembra eccessivamente lunga, 53 cm.
L’altro componente fondamentale, il connettore, a prima vista sembra fin troppo semplice: due soli tasti, Select e Connect, e tre indicatori led, Power, Phone e Collar. In questa semplicità, però, si nasconde l’altra grande novità del Caddy, la possibilità di tenere traccia del posizionamento del cacciatore. Infatti, il connettore, che deve essere portato indosso (o comunque ad una distanza non superiore a 10 metri dallo smartphone), permette di conoscere in tempo reale l’esatta posizione di chi lo porta. Possibilità che apre la strada a interessanti risvolti applicativi, sopratutto in termini di sicurezza.
Caratteristiche tecniche
Dopo le prime considerazioni di rito, scarico l’applicazione dal Play Store di Google (qua il link. Se invece utilizzate smartphone Apple questo il link dell’App store). Nell’attesa mi soffermo sulle caratteristiche tecniche del Caddy. Il segnale GPS ha un raggio di azione di 15 Km in campo aperto con aggiornamento del segnale ogni 2 secondi ed è in grado di rilevare fino a 5 stati del cane (fermo, in corsa, in punta, abbaio e albero).
Si possono collegare assieme contemporaneamente fino a 21 dispositivi, tra collari e connettori. Questo permette di monitorare da un singolo smartphone anche le mute più numerose e consente a tutti i partecipanti alla cacciata muniti di connettore di conoscere la posizione di cani e cacciatori.
Inoltre, il Caddy dispone di svariate funzioni, tra cui la modalità recinto, per conoscere se il cane esce da una zona delimitata, e le funzioni relative all’addestramento. In questo ultimo caso può essere utilizzato sia un impulso sonoro che un impulso elettrico. Va sottolineato che gli elettrodi per la stimolazione possono essere regolati e rimossi nel caso non servisse questa funzione (io che non amo l’addestramento con l’elettrostimolazione li ho tolti alla prima uscita). A queste si aggiungono la possibilità di scaricare diversi tipi di mappa, le indicazioni vocali per raggiungere rapidamente il nostro cane, la regolazione del tempo di ferma e tante altre funzioni.
Degno di nota l’antifurto, che permette di essere informati qual’ora il dispositivo venga rubato e di bloccarne l’utilizzo. Le altre caratteristiche, invece, sono dei “must have” per un prodotto di questo tipo, come la batteria al litio di lunga durata, il caricamento veloce e l’impermeabilità garantita sia per collare che connettore.
L’App
Scaricata l’App, esco all’aria aperta per avere un migliore segnale GPS e la avvio. Dopo una veloce registrazione, un processo guidato permette in 2 semplici passaggi di sincronizzare connettore e GPS, così da essere subito pronti per l’utilizzo a caccia.
Io, che purtroppo non sono ancora a caccia ma nel cortile della redazione, mi accontento (per ora) di scandagliare attentamente tutte le funzioni dell’app. Questa si snoda fra 5 schede principali (Dispositivi, Mappa, Bussola, Addestramento, Sessioni) e un menu a scomparsa da cui è possibile gestire varie opzioni e leggere la guida d’utilizzo.
Schede principali dell’App
(clicca per ingrandire)
Nella scheda Dispositivi troviamo l’elenco di tutti i collari e i connettori sincronizzati. Per ognuno è possibile impostare nome del cane o del cacciatore, foto e colore di riferimento per un riconoscimento veloce. Inoltre, per ogni dispositivo sono riportate alcune informazioni come distanza, velocità di movimento e stato della batteria. Da qui è anche possibile avviare la registrazione della sessione e aggiungere altri collari.
La seconda scheda, Mappa, mostra la visione dell’alto della zona in cui ci si trova, permettendo di vedere il posizionamento di cani e cacciatori e di evidenziare il tracciato percorso. Dal menu è possibile scegliere 3 tipologie di mappe, Terreno, Satellite e Stradale, prese direttamente da Google (quella satellitare, che permette di vedere in dettaglio l’ambiente circostante è sicuramente la più utile). Va sottolineato che l’utilizzo delle mappe è del tutto gratuito e che non è necessaria una connessione internet per consultarle. Infatti, accedendo dal menù alla voce “mappe offline” è possibile scaricare la cartografia della zona in cui si andrà a cacciare ed avere così le mappe sempre a disposizione anche senza connessione.
La scheda Bussola, invece, mostra la direzione e la distanza dei cani rispetto alla propria posizione. In alto troviamo una bussola con gli indicatori di direzione e sotto l’elenco di tutti i dispositivi connessi da cui è possibile selezionare il collare o il cacciatore per cui si vuole evidenziare la direzione. In questa scheda è possibile attivare anche le note vocali che ti aggiornano in tempo reale sul posizionamento e sullo stato cane.
La scheda successiva è dedicata alla funzione Addestramento. Qui è possibile selezionare dall’elenco dei dispositivi connessi il collare a cui mandare l’impulso elettrico o sonoro. Quello elettrico può essere modulato su una scala da 1 a 100 e inviato o in forma costante o in forma singola. Utile la funzione lucchetto che blocca completamente la possibilità d’inviare impulsi per evitare invii accidentali.
Nell’ultima scheda, infine, troviamo riassunte tutte le sessioni di caccia salvate e quella corrente. Qui, accedendo alla singola sessione è possibile analizzare i dati della cacciata, come la durata, l’area battuta (dato un po’ approssimativo) e il numero di cani e cacciatori coinvolti. Per i cani è anche possibile vedere la distanza percorsa, la velocità massima e quella media. Inoltre, grazie alla timeline della sessione è possibile ripercorrere temporalmente la cacciate visualizzando i tracciati di spostamento. Da qui è anche possibile condividere l’immagine riassuntiva della cacciata sul proprio profilo Facebook o sulla pagina di Benelli.
Altri dettagli dell’App
(clicca per ingrandire)
Nel complesso l’applicazione è ben sviluppata, facile da navigare, intuitiva nell’utilizzo e sullo smartphone che ho utilizzato, un Redmi Note 7, è risultata anche molto stabile.
Prove sul campo
Premessa: ho testato il Caddy esclusivamente a caccia col cane da ferma, quindi tutto quello che leggerete di seguito fa riferimento a questo tipo di caccia.
Partiamo dall’inizio.
Dopo la prima accensione e la sincronizzazione dei vari dispositivi l’utilizzo a caccia è estremamente veloce. Accendi il connettore, accendi il collare, lo metti al cane, apri l’applicazione, avvii la sessione e sei pronto a cacciare. Vi garantisco che si fa prima a farlo che a scriverlo!
Anche se volete aggiungere un nuovo collare la procedura è estremamente rapida: accendi il collare, metti il connettore su Collar e in un batter d’occhio li hai sincronizzati. Allo stesso modo per far lavorare assieme due connettori la procedura è semplice (anche se non ben spiegata sulla guida cartacea): attivi le funzioni di condivisione sui due smartphone (dalla scheda dispositivi cliccando sul +), uno condivide e l’altro riceve. Dopo la prima sincronizzazione i connettori connessi resteranno memorizzati rendendo così la procedura ancora più immediata.
Collare
Il peso del collare è contenuto e come abbiamo detto si adatta praticamente a tutti i tipi di collo. Dea che non era abituata a portare collari GPS non ha avuto nessun tipo di problema.
Il segnale del GPS è sempre stato stabile con posizionamento affidabile e un aggiornamento dei dati veramente veloce. Così com’è anche affidabile l’indicazione dello stato del cane. Grazie alla possibilità d’impostare il tempo di ferma il Caddy riesce tranquillamente a distinguere il cane fermo (ad esempio per un bisogno) dal cane in punta.
Connettore e Assistenza
Il connettore una volta acceso ti dimentichi di averlo. Si può portare al collo, fissato alla cintura o in un taschino della cacciatora, l’importante è che l’antenna sia scoperta e rivolta verso l’alto.
Va sottolineato che su alcuni smartphone per utilizzare correttamente il segnale GPS del connettore dovete permettere all’App di eseguire le funzioni di posizionamento anche in stato di background (ad esempio a schermo spento). Un settaggio che deve essere fatto manualmente dalle impostazioni dello smartphone.
Su questo aspetto ho voluto mettere alla prova il servizio di assistenza, per farmi guidare nel settaggio del risparmio batteria. Al telefono un tecnico Benelli, dopo avermi gentilmente spiegato che i più moderni smarthpone (a dir la verità sono pochi marchi che lo fanno) restringono le funzioni hardware se utilizzate nello stato di background, mi ha guidato velocemente nella modifica delle impostazioni. Prova superata, non potevo sperare in assistenza migliore. Il tecnico mi ha anche confermato che il “team di sviluppo” è già al lavoro per migliorare l’esperienza d’uso e automatizzare quanto più possibile le operazioni di settaggio.
Se dovesse servirvi potete contattare l’assistenza a questo numero 0722307300 oppure attraverso l’App, accedendo alla sezione Benelli > Assistenza > Caddy, dove troverete un form per l’invio delle vostre richieste.
Funzionalità
Nella caccia con il cane da ferma la funzione bussola è sicuramente quella più utile, specialmente negli ambienti molto sporchi in cui non si riesce ad avere un costante contatto visivo con il nostro ausiliare. In questi contesti il preciso indicatore della bussola vi porta in modo molto intuitivo e con una buona precisione sul cane in ferma.
Se non vi piace l’idea di dover tenere il cellulare in mano per guardare la bussola potete attivare le note vocali. In questo modo il cellulare può essere riposto in tasca e una notifica vocale vi aggiornerà sullo stato del cane. Personalmente questa funzione, che in sostanza sostituisce i beeper e i vecchi campani, non mi ha fatto impazzire (più sotto vi spiego il perché).
Anche la funzione mappa, che permette di avere una visione panoramica sull’azione di caccia nonostante sia sicuramente più utile nella caccia da seguita in cui sono impegnati più cani e cacciatori, trova vari risvolti applicativi anche nella caccia con il cane da ferma. Ad esempio, evidenziando i tracciati è possibile vedere come si sono mossi i cani e se hanno lasciato delle zone non battute. O ancora, se un cane si è allontano troppo dalla zona di caccia è possibile mandare il cacciatore più vicino a riprenderlo.
Interessante la possibilità di salvare le proprie cacciate per rivederle in un secondo momento. Sopratutto perché si ottengono utili dati sull’andamento del cane. Ad esempio, io ho scoperto che Dea raggiunge dei picchi di velocità massima di 12 metri al secondo, con una media 2 m/s e che in un’ora riesce a percorrere anche 8km. Peccato che non ci sia nessuna statistica sul cacciatore. In un periodo in cui vanno molto di moda le vanity metrics poter conoscere i Km percorsi e la velocità di spostamento sarebbe un’interessante opportunità.
Cosa non mi è piaciuto
Come vi dicevo poco più su, personalmente le note vocali non mi hanno convinto a fondo. È vero che ti permettono di concentrarti sull’azione di caccia e di avere le mani libere per servire il cane, ma per me sentire una voce metallica che rompe il silenzio del bosco con un “Dea è in punta a 40 metri davanti a te”, non è così piacevole. È anche vero, però, che io sono un cacciatore romantico a cui piace immergersi nella natura nel più assoluto silenzio. Ed è altrettanto vero che con gli auricolari le note le sentireste solo voi . Nel complesso, quindi, credo che i cacciatori più tecnologici sicuramente apprezzeranno meglio di me questa funzione, che comunque è disattivabile o sostituibile con la vibrazione.
Per il resto solo piccoli dettagli, come la già citata assenza di dati statistici sul cacciatore e qualche informazione mancante nella guida all’utilizzo. Tutti aspetti che Benelli potrà facilmente migliorare con un aggiornamento dell’applicazione.
Prezzo
Comparando i dati di vari shop online il prezzo del Caddy oscilla fra i 710 e i 790 €, mentre i prezzi di collare e connettore aggiuntivi, che si possono acquistare separatamente, si aggirano tra i 330 e i 350 €.
Va detto che Il Caddy non è un prodotto economico e il prezzo si allinea a quello dei sistemi di tracciamento più costosi presenti sul mercato, simili per caratteristiche e funzionalità. Va però anche sottolineato che Benelli, sia in occasione del lancio del prodotto sia all’inizio della stagione venatoria 2019/2020, ha effettuato una promozione 2×1 che permetteva di acquistare 2 Caddy a un prezzo molto vantaggioso. Dunque se state considerando l’acquisto, il consiglio è di tenere d’occhio le promozioni (qui la pagina di Benelli dedicata al Caddy dove vengono segnalate le promo).
Considerazioni finali
Il Caddy è un ottimo collare GPS che racchiude in se tutte le funzioni utili per il cacciatore. La vera chicca però, che distingue il prodotto di Benelli da altri sistemi di tracciamento, è la possibilità di gestire tutto dal proprio smartphone.
Questo aspetto porta con se almeno 2 importanti vantaggi. Da un lato non dobbiamo imparare ad utilizzare un nuovo dispositivo, spesso complesso come un palmare (ma anzi ci troviamo a maneggiare uno smartphone che già conosciamo benissimo), dall’altro la tecnologia su cui si basa un’applicazione per Smartphone non invecchia, anzi può potenzialmente evolvere con gli aggiornamenti grautiti dell’App. E c’è da scommettere che Benelli continuerà a migliorare il prodotto introducendo nuove funzioni.
Concludo dicendo che mi sarebbe piaciuto testare il Caddy anche in braccata o su una muta di segugi nella caccia alla lepre, perché credo che in questo tipo di cacce che coinvolgono più cani e più cacciatori, il Caddy possa esprimere al meglio tutte le sue potenzialità. Purtroppo, visto il numero limitato di collari che avevo a disposizione, non è stato possibile… forse sarà per la prossima stagione!
A chi lo consiglio
Lo consiglio a tutti quei cacciatori amanti della tecnologia applicata alla caccia, che hanno la necessità di tracciare il posizionamento del proprio cane e dei propri compagni e che sono alla ricerca di un prodotto innovativo, facile da gestire e che possa soddisfare anche necessità secondarie come l’addestramento.
Cosa non mi è piaciuto Il Caddy è un ottimo collare GPS che racchiude in se tutte le funzioni utili per il cacciatore. La vera chicca però, che distingue il prodotto di Benelli da altri sistemi di tracciamento, è la possibilità di gestire tutto dal proprio smartphone.
Gallery
Recensione in Pillole
Qualità dei materiali - 9.5
Affidabilità GPS - 9.5
Facilità d'utilizzo - 9
Tecnologia - 9.5
Costo - 7
8.9
Ottimo prodotto