Fumata nera per l’Apertura in Sardegna. Alla fine ce l’hanno fatta…
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Per la prima volta nei miei quarantadue anni di licenza di Caccia, i tanti falsi moralisti, ipocriti, ambientalisti cosiddetti, animalisti cosiddetti… in zona Cesarini (e con l’aiuto VAR per usare un eufemismo sportivo), ce l’hanno fatta!
Il TAR ha vietato la caccia alla Lepre sarda e alla Pernice sarda. E come si evince dall’ordinanza del Tribunale (qui il testo integrale) il motivo principe è la mancanza di un monitoraggio aggiornato, relativo a queste due specie. Monitoraggio che doveva essere fatto da ISPRA e Regione Sardegna, come spiega bene Marco Efisio Pisanu, Presidente Regionale del CPA, nel comunicato che copio e incollo di seguito:
prendiamo atto dell’ordinanza del TAR Sardegna che, come avrete avuto modo di leggere, è stata determinata dalla mancanza di monitoraggi. Adesso l’attuazione di quel provvedimento spetta alla Regione che dovrà decidere come adeguarsi e se cancellare definitivamente il prelievo di lepri e pernici per questa stagione.
Se da un lato siamo molto adirati, dall’altro, la sentenza del TAR è per noi un precedente importante che toglie il velo ai silenzi delle Autorità competenti e ci fa fare un grandissimo passo avanti nella battaglia legale contro i responsabili dello scippo di denaro ai danni dei cacciatori sardi che, annualmente, versano oltre 4 milioni di euro nelle casse Regionali.
Ricordiamo infatti che il comma 3 dell’articolo 7 della L. 157/92, stabilisce di chi sia la competenza di censire, col denaro dei cacciatori, il patrimonio faunistico, ossia ISPRA e Regione Sardegna.
Il TAR ieri 15/09/2017 ha confermato che questi ultimi non hanno effettuato i dovuti censimenti e neppure un monitoraggio adeguato dimostrando che i soldi dei cacciatori sono stati distratti da questo importantissimo fine e non adeguatamente utilizzati.
E’ evidente che se la Regione accetterà, senza alcuna resistenza, tale pronuncia, starà ammettendo di avere male speso i fondi ricevuti ed i responsabili dovranno risponderne nelle sedi competenti sia per il profilo risarcitorio (si sta studiando la possibilità di una class action o un ricorso collettivo) sia sotto il profilo contabile/amministrativo.
I nostri legali stanno anche valutando se vi sono i presupposti per fare un esposto alla Procura della Repubblica per individuare i responsabili della gestione del denaro pubblico che hanno omesso di effettuare i monitoraggi previsti dalla legge e per i quali sono profumatamente pagati dal popolo venatorio.
Confidiamo nel Vostro sostegno affinché si comprenda che il tempo delle sotterfugi ai danni dei cacciatori è finito.
Ales, 16 Settembre 2017
Il Presidente Regionale
Marco Efisio Pisanu
E purtroppo la Regione ha accettato, senza alcuna resistenza, la pronuncia del TAR (qui il comunicato dell’Assessore Spano con cui recepisce l’ordinanza).
L’ennesima mazzata contro la Sardegna, i Sardi e il proprio calendario venatorio, da sempre il più penalizzato.
Avete mai fatto la tanto attesa Apertura, dalle vostre parti, con mezza giornata di Caccia? Per essere chiari voglio dire che alle ore 14:00 si chiude, fine dei giochi!
Tutto questo è accaduto, negli anni precedenti, prima per quattro domeniche, poi pian piano per tre domeniche, poi, infine per due, domeniche!
E ora, addirittura nessuna Apertura con la A maiuscola.
Si, perché da Noi la parola Apertura corrisponde esattamente alle specie Pernice e Lepre Sarda, ossia Alectoris barbara e Lepus capensis, la Nostra Selvaggina per eccellenza, la Nobile Stanziale, rispettata e protetta al punto tale che ancora oggi, settembre 2017, ne esistono tantissimi esemplari, non è in estinzione come dicono e non la estinguerà mai il Cacciatore.
Trattasi di selvatico unico, endemico, autoctono, molto territoriale, conosce alla perfezione il suo territorio ed è capace di difendersi da tutti i suoi predatori, uomo, siccità e fuoco inclusi. E’ più vecchia di noi umani e il suo istinto è superiore al nostro intelletto. Tra l’altro andiamo a cacciarla in casa sua, con tutte le difficoltà che madre natura ha creato, tanto che molte volte anche avendo la certezza della loro presenza, con tutti gli ausiliari che potrebbero essere, oltre che bravi, non c’è trippa… sembra che conosca il calendario venatorio.
Grande pedinatrice, secondo il territorio dopo averti portato a spasso con il cane, si lancia in volo solo dopo aver usato “anche l’aiuto da casa”.
Non la distruggerà mai nessuno… finché avrà il suo territorio, finché ci sarà un lembo di campagna libera, finché il cemento, non il fuoco, le ruberà la sua casa, questo è certo.
Le statistiche di mattanza presentate dagli ambientalisti sono create ad arte per fare rumore, non credano che facciamo di ogni occasione bottino. OGNI COLPO UNA PREDA è scritto solo su alcune marche di cartucce.
Non parlariamo poi dell’allarmismo messo in atto dagli stessi ad inizio estate dove parlavano e soprattutto facevano parlare i mass media a proposito di 3.512 ettari percorsi dal fuoco nella Mia Amata Terra, quando poi, quasi a fine estate, dati Forestas alla mano, gli ettari percorsi dal fuoco sono risultati 500.
Inoltre fingono di non sapere che è tutt’ora in corso la Legge Pisanu, che vieta, tra le altre cose, anche e soprattutto l’esercizio della Caccia per i 10 anni successivi nelle zone boschive percorse dal fuoco, quindi perchè chiedere un divieto che esiste già???
E ancora: chiudere la Caccia perché il selvatico è in sofferenza a causa della siccità? Ne vogliamo parlare?
NOI siamo in sofferenza per la siccità, NOI abituati oggi ad aprire il rubinetto per niente e magari lasciarlo anche aperto…
NOI Sardi dove in molte località la popolazione è rimasta giorni e giorni senza una, dico una, goccia d’acqua!!!
NOI Sardi, con i bacini di raccolta mai collaudati, i bacini pieni mai collegati alla rete, le fonti di acqua sorgiva purissima mai utilizzate, NOI siamo in sofferenza, ma NOI cosa contiamo?
Il Selvatico non ha bisogno di rubinetteria, ne per bere ne tanto meno per farsi una doccia. Al Selvatico bastano poche gocce, la sola brina notturna o qualche foglia fresca da dove attingere liquidi, state sereni, trovano da bere e da mangiare, anche dove il fuoco ha percorso la sua strada, innanzitutto direi, non per niente ci pasturano guardinghe e inavvicinabili solo pochi giorni dopo. Provare per credere.
Ma, nonostante tutto, NON hanno chiuso la Caccia, hanno tagliato solo l’Apertura, la nostra più grande e antica tradizione di Caccia, quella che non ti fa dormire alla notte, che ti fa amare incondizionatamente il tuo o i tuoi più grandi Amici e complici delle tue avventure, coloro per i quali ti fai in quattro purchè stiano bene e in salute, ci vivi, ci convivi, ci parli e ci scherzi… I nostri innocenti amici a quattro zampe!
Infine, come se non bastasse il resto, si son messi di traverso anche diversi, in tutti i sensi, colleghi cacciatori (permettetemi il minuscolo), con epiteti molto significativi sui social, interviste sui giornali locali e qualcuno addirittura in tv, sempre a livello regionale ma di grande effetto, contrario alla nostra causa…
Cacciatori magari ormai poco propensi a scarpinare, a mantenere bene gli ausiliari, a saper cacciare e quindi individuare e scovare il sempre più astuto selvatico. Molti di loro hanno perso “la mano” con la <Caccia Vagante con il Cane da Ferma>, preferiscono la Caccia Grossa di compagnia o addirittura l’istituzione della rovina totale della Caccia anche in Sardegna, gli ambiti territoriali di Caccia, meglio noti come A.T.C., perché molti sono fortemente convinti, ahi noi, che potranno esercitare la Caccia senza disturbo alcuno del vicino di paese o di città, senza sapere davvero cosa realmente li e ci aspetta.
Voglio chiudere con una frase che mi ha scritto un Amico, Cacciatore e appassionato come me, che la dice lunga:
“…E hai bisogno di un divieto per non sparare alle poche (?) Pernici rimaste? La prossima volta decidi per casa propria e non per casa d’altri!!!”
In Bocca al Lupo!
A tutti i Veri Cacciatori della Sardegna, ricordando che domenica 24 si può andare a Caccia ugualmente e si deve andare perchè è un nostro diritto, sancito dalla Legge! Che sia un giorno di festa per tutti noi, senza rancori con nessuno e soprattutto che ci si comporti come etica venatoria insegna, evitando di fare e farci fare ennesime brutte figure.
Comunque vada, sarà un successo.
W la Caccia… sempre!
P.S: come se non bastasse, la Regione proprio ieri ha convocato il Comitato Regionale Faunistico per il prossimo 25 settembre, su richiesta delle Associazioni Venatorie che chiedevano di ripristinare la possibilità di cacciare nei giorni 24 settembre e 1° ottobre per l’intera giornata e non soltanto fino alle 14.00 (visto e considerato che tale limitazione era stata inserita per salvaguardare la lepre e la pernice, ormai non cacciabili)…. oltre il danno, la beffa! (qui in merito un comunicato del CPA Sardegna)