Le cure generali del cane da caccia
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Il cane da caccia è’ il nostro più fedele compagno e come tale ci si deve prendere cura di lui al meglio!
Fin dalle prime settimane di vita il cane da caccia va protetto da malattie e parassiti che possono minare la sua salute. Per questo è estremamente importante instaurare fin da subito un rapporto di fiducia con il proprio veterinario da cui farsi guidare nella corretta profilassi vaccinale e antiparassitaria. Inoltre, alcune cure periodiche come la pulizia degli occhi o la pulizia delle orecchie risultano fondamentali per la prevenzione di patologie anche complesse. Vediamo insieme le principali cure da effettuare.
La sverminazione
Il controllo dei parassiti intestinali (ascaridi, cocchidi, tenie) è una profilassi importante, perchè oltre a debilitare il cane, questi parassati possono ridurre l’efficacia dei vaccini. La prima sverminazione viene di norma eseguita dopo venti giorni dalla nascita ed è bene che anche la mamma si sottoponga al cliclo di vermifughi, questo perchè è proprio attraverso il latte materno che i cuccioli contraggono i vermi.
Successivamente, con cadenza annuale, è bene sottoporre le feci del cane ad analisi microscopica (non tutte le larve sono visibili ad occhio nudo) per verificare la presenza o meno di parassiti. E’ importante che questo controllo sia fatto almeno una settimana prima della scadenza del vaccino per consentire, in caso di effettiva presenza di vermi, di effettuare il ciclo di sverminazione prima del richiamo vaccinale. Se avete più di un cane da caccia è bene effettuare il ciclo di sverminazione su tutti perchè questi parassiti si possono trasmettere facilmente da un cane all’altro e talvolta anche all’uomo.
I vaccini
I vaccini hanno l’importante compito di stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici che prevengono lo sviluppo di patologie. Nei primi giorni di vita il cucciolo assume dal latte materno gli anticorpi che lo proteggono per le prime 5-6 settimane. Dopo questo primo periodo, se non vaccinato gli anticorpi cominciano a calare ed espongono il cucciolo all’attacco di virus e batteri. E’ quindi indispensabile nei primi mesi di vita consultare il vostro medico veterinario, che stabilirà il programma vaccinale in base all’età, alla razza, ai rischi legati all’ambiente e allo stile di vita, ed effettuerà la prima vaccinazione. A questa segue solitamente un primo richiamo dopo 2-3 settimane.
Le principali patologie per cui si segue una profilassi vaccinale sono: cimurro, parvovirosi, epatite, leptospirosi e più raramente rabbia e patologie minori. Come abbiamo visto il vaccino aumenta la produzione di anticorpi che proteggono il cane da patologie specifiche e di norma a cadenza annuale viene fatto un richiamo vaccinale per mantenere alta la risposta del sistema immunitario e quindi la produzione di anticorpi. Recenti studi mostrano che per alcune patologie, in particolare cimurro e parvovirosi, il richiamo annuale non è indispensabile perchè i comuni vaccini garantirebbero una protezione superiore a 3 anni.
Per la leptospirosi, invece, è bene effettuare un richiamo ogni sei mesi. Questo vaccino è estremamente importante per i cani da caccia perchè tale patologia è provocata da batteri chiamati Leptospire, diffusi tramite le urine infette di topi che possono contaminare le acque di canali e fiumi con cui i nostri compagni di caccia entrano costantemente a contatto.
La filariosi
La filariosi è una malattia parassitaria che si trasmette mediante le punture di zanzara. Queste fungono da organismi vettore portando il parassita (la filaria) da un cane (o gatto o furetto) malato a uno sano. Una volta in circolo, le microfilarie (cosi è chiamato lo stadio larvare di questo parassita) colonizzano le arterie cardiache e possono provocare il blocco del sistema circolatorio. La profilassi di questa malattia è volta a prevenire lo sviluppo delle microfilarie e prevede l’assunzione di una compressa/tavoletta ogni 30 giorni nel periodo che va da Marzo/Aprile fino ad Ottobre/Novembre, ossia il periodo in cui sono maggiormente attivi gli organismi vettori (le zanzare). Da alcuni anni è disponibile in commercio una puntura a lento rilascio sottocutaneo che può essere fatta in coincidenza con le altre vaccinazioni e che conferisce una copertura sicura per 12 mesi. Unica accortezza è che il soggetto abbia già un peso definitivo, quindi non conviene utilizzarla in soggetti sotto i 6-8 mesi di età.
La leishmaniosi
Vale la pena spendere due parole sulla leishmaniosi: una malattia ancora poco conosciuta ma ormai diffusa su tutto il territorio italiano, difficile da contrastare e che può anche essere trasmessa all’uomo.
Questa è una malattia infettiva causata da protozoi del genere Leishmania, che vengono trasmessi al cane, o più in generale ai mammiferi, attraverso la puntura di un insetto simile alla zanzara, il Flebotomo o Pappatacio. Il decorso della malattia è spesso molto vario, così come la sintomatologia: fra i sintomi più comuni ci sono le lesioni a carico della cute e un lento e progressivo dimagrimento.
Non esiste una cura vera e propria, le terapie sono lunghe e costose e spesso la guarigione dipende dallo stato dal sistema immunitario del cane. Per questo risulta fondamentale ridurre al minimo la possibilità che i flebotomi pungano l’animale, prevenendo quindi il contagio. A questo scopo, da Marzo a Novembre, il cane va protetto con sostanze che abbiano una rapida azione insetticida, repellente, e anti-feeding (contro il pasto di sangue), che si trovano in commercio sottoforma di collari, spray e spot-on. Inoltre, è importante che i cani non dormano totalmente all’aperto (di notte i flebotomi sono più attivi), quindi è utile proteggere la cuccia con zanzariere e trattare l’ambiente circostante con insetticidi. Queste misure profilattiche rappresentano certamente accorgimenti fondamentali anche se, ovviamente, non possono garantire in maniera assoluta l’immunità dalla puntura dell’insetto. Fortunatamente è da poco presente in commercio un vaccino che previene il contagio, ed il suo utilizzo è caldamente consigliato in tutte le zone in cui la leishmaniosi è endemica, per questo vi consigliamo di chiedere informazioni al vostro veterinario di fiducia.
Gli antiparassitari
Alla luce di quanto abbiamo visto fino ad ora, risulta evidente che l’utilizzo di un buon antiparassitiro è fondamentale. Questi prodotti proteggono il nostro cane dalle punture di pulci, zecche, acari e flebotomi, ma non tutti allo stesso modo: ad esempio alcuni prodotti per la filaria sono anche blandi svermanti, i prodotti per i flebotomi sono attivi anche contro le pulci, ma i prodotti specifici per le zecche non sono sempre attivi contro i flebotomi. Anche qui per la scelta del prodotto più adatto vi consigliamo di farvi guidare dal vostro veterinario.
Cure generali del cane da caccia
Altre cure generali che non dobbiamo sottovalutare sono la regolare pulizia degli occhi, delle orecchie e di eventuali lesioni. Dopo una giornata di caccia capita spesso che piccoli sementi si fermino sotto le palpebre del nostro cane, e non sempre la normale lubrificazione dell’occhio riesce ad espellerli, quindi è bene, dopo ogni giornata di caccia, effettuare un veloce controllo degli occhi e rimuovere delicatamente eventuali impurità per evitare infezioni. Allo stesso modo, un controllo regolare della pulizia delle orecchie previene le infezioni del canale uditivo: controllate che il cane non scrolli la testa e pulite le orecchie una volta a settimana (chiedete al vostro veterinario di mostrarvi come si effettua la pulizia).