Cacciatori si diventaRubriche

Lo Yearling fantasma

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Continua, in questo terzo capitolo, il racconto delle vicissitudini del nostro amico che a 35 anni, senza nessun parente ne conoscente cacciatore (anzi provenendo addirittura da una famiglia anticaccia) ha scelto di diventare cacciatore! Per chi si fosse perso i capitoli precedenti questi link dove trovarli:

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  1.  Un pranzo che ti cambia la vita… e ti fa diventare cacciatore a 35 anni!
  2. AAA Cacciatore cercasi, AAA Recuperatore offresi!

Sta arrivando finalmente la fatidica data: l’apertura della stagione venatoria. Nel frattempo, in attesa, non me ne sono stato ad agosto sul divano, né sono andato in vacanza… ma con tanta pazienza ed impegno passo il mese ad esplorare e monitorare alcuni valloni alpini. Ancora oggi, continuo ad andare a fare le mie ricerche prima dell’apertura, ma mi sembra una tattica vana. A primavera, durante i censimenti, i camosci frequentano cenge, prati esposti prevalente a sud, dove la neve si scioglie per prima; durante le estati, soprattutto se sono calde ed afose si riparano nei canaloni esposti a nord dove ruminano e si godono il fresco. In autunno invece vagano tra versanti caldi e freschi a seconda delle prime nevicate in quota e della disposizione alimentare ormai secca.

Lo yearling poi, se è femmina, spesso si accompagna alla mamma ed altre femmine, se è maschio può stare sia con i maschi sia con le femmine sia iniziare già a vagare solitario.
In breve: di yearling, durante le mie ispezioni, neanche l’ombra.

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Mancano tre giorni all’apertura, quand’ecco che il lavoro chiama: devo partire due settimane con il Vertical. Destinazione Corsica e Sardegna, arruolato come cambusiere e pescatore alla traina improvvisato (non ho mai pescato in vita mia) su una barca a vela. Occasione troppo importante, rientrerò il due ottobre e quindi perderò le prime due settimane di caccia.

Chi troppo vuole nulla stringe… beh, proprio nulla nulla, no! Ho pescato una trentina di kg di tonno in un pomeriggio, attraversando le bocche di Bonifacio con mare forza 4. Anche in questo momento sono col Vertical. Sto scrivendo da sottocoperta. Sono in mezzo al mediterraneo, tra Corsica e Baleari, e ne ho preso uno da venti kg. E’ già macellato e messo sotto vuoto. Ma ne ho anche persi due ben più grossi, ed insieme a loro due rapala (esche). Quest’anno però mi sono imbarcato ad agosto, così da esserci per l’apertura 2016.

Ma lasciamo la pesca alla traina e torniamo alla caccia di selezione… Tornato ad ottobre mi do da fare. Provo a ricontattare i due nonnetti per accompagnarli e farmi accompagnare, ma niente, uno ha dei problemi famigliari, l’altro deve accompagnare al cervo dei forestieri. Provo anche la bacheca del mio CA… ma niente! Così al posto di rinunciare al capo perché non trovo chi mi accompagna, decido di andare da solo, la multa è di 50,00 €… rischio (peccato che nel 2015 da 50 sia quadruplicata a 200).

Passo così delle giornate meravigliose in montagna, alla posta, alla cerca, ma nulla! Riesco anche ad avvicinare femmine con capretti a meno di 100 metri grazie al vento e ai roccioni che mi proteggono. Ma di yearling manco uno, neanche al fondo di un vallone… e di camosci nell’ottica della bina ne avrò messi una ventina!! Vado a dormire anche nelle casermette della prima guerra, a 2800, in mezzo ai lupi… niente, nada, nisba!

Un sabato, partito presto, arrivo al mio solito laghetto da dove inizio a sbinocolare, ed ecco che mentre avvisto qualcosa ecco che sale la nebbia e tutto si chiude. Giornata persa. Torno a valle e vado a farmi consolare dai miei amici che vivono nel comune dove vado a cercar i camosci. Il malumore passa subito. Basta un po’ di amicizia ed un buon pranzo. Patate prodotte da loro, capriolo cacciato dal padre del mio amico, mocetta di cervo fatta da loro, formaggi freschi o stagionati delle loro capre.

Durante il pranzo il cielo si riapre. Il mio amico decide così di mostrarmi il passaggio, l’unico, per entrare nei canaloni dietro casa sua, dove finisce l’azienda faunistica e inizia il comprensorio. Chissà magari tra le cenge ed i canaloni troveremo il mio yearling… Naturalmente non lo troviamo, la nebbia risale e ci avvolge, visibilità 20 metri, fine dei giochi. Prima di rientrare, una tazza di the dal thermos, una sigaretta e qualche chiacchera, fucile appoggiato per terra e per metà già in custodia: proprio un atteggiamento tipico di chi sta cacciando! Ed ecco che dalla nebbia spuntano due persone. Uno dei due è il sindaco (ora ex) del comune, nonché fondatore e socio dell’azienda faunistico venatoria. Ci vede, ci insulta, se ne va! Ma solo per arrivare prima alla mia vettura per aspettarmi con le guardie volontarie. Morale: un verbale da 700 euro. Una delle mille maledizioni che gli ho mandato l’avranno raggiunto? Ne dubito! Fortunatamente riesco ad oppormi al verbale, perché scopro che in ambito amministrativo non si possono contestare fatti su delazioni di terzi. Vi dirò se vinco il ricorso tra qualche anno con i tempi che abbiamo in Italia.

Non soddisfatto, il sindaco telefona addirittura al tecnico faunistico del CA per raccontare le mie “malefatte”. Grazie al verbale e a questa telefonata, riuscirò però, finalmente, a trovare un cacciatore che ha voglia di essere accompagnato e che ha accettato di accompagnarmi; mi guadagno così qualche critica e qualche pacca sulle spalle per la sfortuna di aver incrociato il sindaco despota.

Nel frattempo mi richiama anche uno dei due nonnini dei censimenti, ha finito di accompagnare al cervo, e anche lui deve ancora fare una camoscia femmina.

Da che ero solo a che trovo due accompagnatori e relativi amici e colleghi, tanto che riesco, spinto da uno dei due, a metterli tutti insieme e creare anche uno squadrino per il cinghiale.

Nel prossimo articolo vi racconterò delle nostre avventure. Due errori di tiro: uno su muflone yearling uno su camoscio yearling che si è trasformato in femmina adulta. Varie vicende più o meno divertenti soprattutto i miei recuperi in arrampicata sulle reti paravalanghe, ma soprattutto la serietà nel consegnare capi non conformi e nel pagarne caramente le conseguenze.

Alla prossima puntata….

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