Marche

Marche, la Regione riapre la caccia nei Siti Natura 2000

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A seguito delle sentenza del TAR che ha sospeso per la seconda volta la caccia nei Siti Natura 2000, il Consiglio regionale delle Marche nella seduta di martedì 11 dicembre ha approvato una nuova legge che torna ad autorizzare “l’esercizio venatorio nei siti della Rete Natura 2000 secondo le modalità e condizioni indicati dal calendario venatorio vigente.”

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La nuova legge, che è stata approvata a maggioranza con i soli voti contrari dei 5 Stelle e con l’astensione della Lega, diventerà operativa non appena verrà pubblicata sul BUR (la pubblicazione è prevista per oggi, giovedì 13 dicembre).

Il commento del presidente Ceriscioli

“Con questa legge ripristiniamo quella condizione che ha permesso ai cacciatori e al mondo agricolo di trovare l’equilibrio necessario per controllare la fauna e difendere il lavoro nei campi” ha commentato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

“C’è un’emergenza cinghiali, c’è una legge regionale che stabilisce la validità del Piano faunistico, sono stati svolti tutti i passaggi legislativi e amministrativi in maniera corretta – prosegue Ceriscioli. La legge regionale non verrà dichiarata incostituzionale dalla Consulta perché poggia su presupposti lineari, coerenti e chiari”.

“La Regione ha recepito le richieste del mondo agricolo che sono state introdotte nelle misure esecutive adottate dalla giunta – conclude-. In particolare con questa legge permettiamo di riprendere l’attività venatoria, fornendo agli agricoltori strumenti che non sono stati concessi in nessun’altra regione italiana, perché l’emergenza cinghiali è nazionale. Guardiamo agli interessi di tutti, siamo per il controllo della fauna, siamo per la difesa dell’agricoltura e assegniamo agli agricoltori un ruolo complementare nell’azione di prelievo principale condotta dai cacciatori. Senza questa legge ci troveremo ad affrontare un’emergenza peggiore: non possiamo lasciare mezza regione in proliferazione”.

L’assessore Pieroni scrive ai Cacciatori

Dopo l’approvazione della nuova legge, l’assessore regionale alla caccia Moreno Pieroni ha scritto una lettera ai cacciatori in cui li invita a restare uniti e a “non cadere in provocazioni di voci fuori dal coro che cercano di fare soltanto campagna elettorale creando divisioni e frazioni al vostro interno”

Questo il testo integrale della lettera.

Il commento di Libera Caccia

Il presidente regionale di Libera Caccia, Giancarlo Gasparini, ha commentato positivamente da un lato l’operato della Regione che per ben due volte è corsa velocemente ai ripari in favore del mondo venatorio ma dall’altro ha criticato gli stessi amministratori per non aver approvato per tempo un Piano Faunistico Regionale.

Di seguito il comunicato integrale di ANLC Marche.

ANLC

Il Consiglio Regionale delle Marche, ha riapprovato oggi pomeriggio, a maggioranza (con i voti contrari dei 5 Stelle e con l’astensione della Lega), con propria legge, il calendario venatorio 2018/2019 già adottato, a suo tempo, con specifica delibera della Giunta Regionale. La nuova legge regionale approvata oggi sarà pubblicata, salvo imprevisti, giovedì 13 dicembre e da quella data produrrà i propri effetti.

Come è noto le leggi regionali non sono soggette ad impugnativa amministrativa e quindi da sabato 15 dicembre (se la pubblicazione avrà effettivamente luogo giovedì 13) si potrà tornare a cacciare nei Siti Natura 2000 (ZPS e SIC) nonostante l’Ordinanza del TAR Marche che aveva sospeso l’efficacia della deliberazione della Giunta Regionale n.1469 del 8/11/2018.

Che dire? Prendiamo atto che la maggioranza politica che governa la Regione Marche è corsa ai ripari in ben due occasioni: una prima volta ad inizio novembre, prorogando la validità dei piani faunistici provinciali fino al 31/12/2019 ed adottando in conseguenza la delibera 1469, una seconda volta oggi riapprovando il calendario venatorio con apposita legge. Prendiamo quindi atto che gli Amministratori Regionali non si sono voltati dall’altra parte e non hanno lasciato soli i cacciatori e gli agricoltori ma, allo stesso tempo, non possiamo non stigmatizzare il fatto che la Regione ha cercato di riparare a propri ritardi ed a proprie omissioni. Se avesse avuto un proprio Piano Faunistico aggiornato ed adottato prima del Calendario Venatorio, non ci saremmo trovati in queste condizioni di rincorsa e di recupero di una situazione che, se pur totalmente sicura e garantista dal punto di vista ambientale e faunistico, presentava aspetti di natura formale di dubbia lettura e interpretazione, come in effetti è accaduto.

Grazie quindi a quegli Amministratori regionali che con i loro voti consentiranno di continuare in questa stagione venatoria la caccia nei Siti Natura 2000, contribuendo, tra l’altro, a preservare molte colture agricole da danneggiamenti da parte di cinghiali, ma, nello stesso tempo, netta censura ai medesimi Amministratori per non aver fatto prima ciò che andava fatto, ovvero un nuovo Piano Faunistico Regionale.

Giancarlo Gasparini
Presidente regionale ANLC Marche

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