Marche, riautorizzata la preapertura per Colombaccio e Corvidi
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La Giunta Regionale della Marche, dopo il decreto di sospensione cautelare del TAR, nella seduta di ieri ha approvato una nuova delibera che riautorizza lo svolgimento della preapertura. Rispetto alla delibera originaria, però, sono state eliminate dall’elenco delle specie cacciabili la Tortora, la Quaglia e gli Anatidi e sono state ridotte a 4 il numero di giornate disponibili.
Nuova preapertura
La nuova delibera consente l’esercizio dell’attività venatoria nei giorni 1, 4, 8 e 11 settembre è consente il prelievo delle specie Colombaccio, Cornacchia grigia, Ghiandaia e Gazza, dalle ore 5:30 alle ore 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00.
Queste lo modalità per lo svolgimento della preapertura:
- L’esercizio dell’attività venatoria è consentito da appostamento, senza l’ausilio del cane, con l’obbligo da parte del cacciatore di raggiungere e lasciare il sito di caccia con l’arma scarica ed in custodia. Nelle suddette giornate gli appostamenti temporanei, oltre al sostare dietro a riparo naturale, possono essere realizzati solo con materiale artificiale.
- E’ vietato segnare in qualsiasi modo e con qualunque mezzo il luogo in cui si allestirà l’appostamento temporaneo.
- L’occupazione del sito e l’installazione degli appostamenti temporanei non possono essere effettuati prima di 12 ore dall’orario di caccia.
- L’occupazione dell’appostamento eventualmente realizzato o segnalato nelle 12 ore antecedenti l’apertura della caccia, dovrà essere occupato entro la mezz’ora successiva all’orario di inizio dell’attività venatoria. (Le prescrizioni contenute negli ultimi tre paragrafi non si applicano nelle Aziende faunistico venatorie e nelle Aziende agri-turistiche venatorie).
Nelle giornate dii pre-apertura è consentito l’utilizzo del cane esclusivamente per il recupero della selvaggina abbattuta obbligatoriamente con il fucile scarico e in custodia e per un massimo di trenta minuti dalla fine dell’orario di caccia (12:00-12.30 e 19:00-19:30)
Addestramento e allenamento cani
La nuova delibera inoltre, aggiunge due giorni per l’addestramento e l’allenamento dei cani che sarà consentito anche il 7 e il 12 settembre dalle ore 06:00 alle ore 18:00.
Potrei iniziare declinando il presente del verbo di recente conio “perculare” ma sarebbe ripetitivo tanto è stato abusato in questi giorni. Ciò che resta evidente, nonostante i recenti proclami donchisciotteschi di chi gestisce (male) la cosa, «la preapertura si farà», è che a fare da punching ball è sempre il cacciatore che paga, paga anche i protezionisti che con quei soldi incaricano fior di avvocati per abbattere le flebili barriere elevate da resistibili amministratori più arroganti che efficienti. Corvidi? A caccia di corvidi? Non sapevo che qualcuno ambisse a queste esotiche prede, allora immagino che ci siano anche cacciatori di pantegane, rospi, ragani e nutrie (ops! Autorizzata anche la nutria con raccomandazione di segnatura immediata sul tesserino). Cari e sventurati compagni di quella che un tempo era una nobile arte, abbiamo toccato il fondo e dobbiamo attrezzarci per scavare, ci hanno detto che la caccia moderna era “per specie” e hanno autorizzato il prelievo degli estatini quando il viaggio di ritorno è iniziato da tempo, non contenti, hanno bloccato la preapertura con scuse risibili. Dico hanno perchè sono egualmente colpevoli, protezionisti e amministratori, di avere nel mirino quei pochi perversi che si ostinano ancora a pagare fior di soldoni per una licenza che è garanzia di nulla.