PSA Sardegna, presentati i dati epidemiologici della stagione venatoria 2015/2016
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Sandro Rolesu, dell’Istituto zooprofilatico della Sardegna ha illustrato i dati raccolti nella stagione di caccia al cinghiale 2015-2016: 12734 campioni conferiti dalle compagnie di caccia alle ASL competenti, di cui 245 risultati sieropositivi e 13 viruspositivi. I Comuni da cui sono pervenute le maggiori criticità riguardano il Macroareale di Buddusò, che comprende anche gli agri di Bitti e Alà dei Sardi. Poi, in ordine sparso, Bultei e Bolotana, Osilo, Tergu, Chiaramonti e Seulo. Questo importante scambio di sinergie e informazioni fra cacciatori e Unità di progetto ha permesso di confermare gli studi già redatti dal personale sanitario regionale sullo stato della malattia nel selvatico nei diversi territori dell’Isola.
A seguito del confronto con i rappresentati delle Associazioni Venatorie, è stata prorogata dal 1° giugno al prossimo 27 giugno la scadenza per presentare tutti gli adempimenti per poter cacciare il cinghiale in Sardegna.
Inoltre, durante l’incontro le Associazioni Venatorie CPA, FIdC e UCS, come riportato dal Presidente regionale CPA Marco Efisio Pisanu, hanno rimarcato la necessità di consentire gli abbattimenti nelle Oasi, Parchi e ZRC, al fine di poter meglio mappare e contrastare la PSA, ottenendo un riscontro positivo da parte dei responsabili regionali. Il presidente CPA ha anche evidenziato la scarsa preparazione di alcuni dei relatori che hanno tenuto il corso di formazione obbligatoria e le mancate nozioni che le ASL avrebbero dovuto dare ai corsisti in merito alle precauzioni sanitarie da adottare durante i prelievi dei campioni.
“L’incontro di oggi è stato molto positivo e proficuo sul piano dell’elaborazione degli interventi da mettere in campo nei prossimi mesi per l’eradicazione della PSA: lo scambio di idee, il dialogo e il confronto fra istituzioni e associazioni venatorie è tassello fondamentale per cancellare un virus che da 38 anni ha fatto indossare la maglia nera al comparto suinicolo sardo”. Lo ha detto il responsabile dell’Unità di progetto e direttore generale della presidenza della Regione, Alessandro De Martini, che ha poi aggiunto: “Le porte dei nostri uffici sono aperte alle buone proposte e alle domande dei tanti portatori di interesse che hanno a che fare con Peste suina africana. Questo è stato il nostro modo di operare dal primo giorno e così sarà anche per il futuro“.
Informiamo, inoltre, che Sabato 18 Giungo in occasione della Fiera di Macomer, si terrà un convegno con la partecipazione dell’Assessore alla Sanità e del Responsabile della UDP Dr. De Martini, e che l’Agenzia Laore occuperà uno stand dove si potranno chiedere informazioni e fare le iscrizioni per il corso di formazione obbligatoria.
Fonte Regione Sardegna