Toscana, ecco il testo del calendario venatorio 2023/2024
Nessuna novità, salvo l'inserimento della Tortora dal collare tra le specie cacciabili in deroga e il probabile ritorno del Moriglione.
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Anche in Toscana è stato approvato il calendario venatorio per la stagione di caccia 2023/2024. Rispetto allo scorso anno è rimasto quasi invariato: resta la chiusura al 31 gennaio sia per gli acquatici, che per turdidi e beccaccia, come resta fissata alla terza domenica di settembre l’apertura della caccia per la maggior parte delle specie. Fra le novità la possibilità di cacciare in deroga la Tortora dal collare (previste deroghe anche per Storno e Piccione) e l’incognita del ritorno in calendario del Moriglione, per cui è stato definito un carniere massimo (come stabilito dal nuovo piano nazionale di gestione) senza però averlo inserito nell’elenco delle specie cacciabili (la regione dovrebbe chiarire a breve). Come sempre, i tempi e i modi per la preapertura, che interesserà sicuramente le tre specie cacciabili in deroga e probabilmente la Tortora, verranno definiti con una prossima delibera. Di seguito i dettagli del calendario 2023-2024 della Toscana.
Specie cacciabili e periodi di caccia
La stagione di caccia inizierà come di consueto alla terza domenica di settembre, per terminare il 30 gennaio 2023. Per la preapertura c’è da aspettare la specifica delibera che definirà modi, tempi e specie cacciabili, che sicuramente comprenderanno Storno e Piccione (il cui prelievo in deroga è già stato autorizzato) e probabilmente anche la Tortora.
Questi i principali periodi di caccia:
- Coniglio selvatico, Merlo e Fagiano dal 17 settembre al 31 dicembre
- Starna e Pernice rossa dal 17 settembre al 30 novembre
- Lepre dal 17 settembre al 7 dicembre
- Quaglia, Tortora e Combattente dal 17 settembre al 30 ottobre
- Allodola dal 1° ottobre al 31 dicembre
- Beccaccia dal 1° ottobre al 31 gennaio, esclusivamente in forma vagante e con l’ausilio del cane da ferma o da cerca. Dal 1° gennaio la caccia alla beccaccia è consentita solo nelle aree vocate al cinghiale e, nelle restanti aree, solo all’interno delle aree boscate (secondo la classificazione della legge regionale n. 39/2000).
- Cesena e Tordo sassello dal 1° ottobre al 31 gennaio
- Moretta dal 2 novembre al 31 gennaio
- Tordo bottaccio, Alzavola, Marzaiola, Canapiglia, Codone, Fischione, Germano reale, Marzaiola, Mestolone, Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione, Beccaccino, Frullino, Colombaccio, Cornacchia grigia, Ghiandaia e Gazza e Minilepre dal 17 settembre al 31 gennaio
- Volpe dal 17 settembre al 31 gennaio (nel mese di gennaio la caccia alla volpe può essere esercitata da cacciatori riuniti in squadre nella forma della braccata con cane da seguita)
Caccia in deroga per Piccione, Storno e Tortora dal collare
Oltre alle specie sopra elencate la regione ha autorizzato anche il prelievo in deroga per Storno, Piccione e Tortora dal collare, al fine di prevenire gravi danni alle coltivazioni agricole locali.
Il Piccione potrà essere cacciato nei giorni di preapertura e nel periodo che va dal 17 settembre al 31 gennaio. Il prelievo potrà essere effettuato solo d’appostamento e soltanto in prossimità (raggio di 100 metri) dei terreni con cereali autunno vernini, cereali a semina primaverile o piante oleoproteaginose, nel periodo compreso dalla semina alla raccolta. Ogni cacciatore potrà prelevare un massimo di 20 capi giornalieri e 200 stagionali. In tutta la Toscana saranno prelevabili 20.000 piccioni. Qui la delibera con tutti i dettagli.
Lo Storno potrà essere cacciato nei giorni di preapertura e nel periodo che va dal 17 settembre al 17 dicembre. Il prelievo potrà essere effettuato solo d’appostamento all’interno e in prossimità (nel raggio di 100 metri) di vigneti, uliveti e frutteti con frutto pendente e in cui sono in atto sistemi dissuasivi incruenti a protezione delle colture. Ogni cacciatore potrà prelevare un massimo di 20 capi giornalieri e 100 stagionali. In tutto saranno prelevabili 20.000 storni. Qui la delibera.
La Tortora dal collare potrà essere cacciata nei giorni di preapertura e nel periodo che va dal 17 settembre al 31 gennaio. Il prelievo potrà essere effettuato solo d’appostamento all’interno e in prossimità (nel raggio di 100 metri) dei terreni con cereali autunno vernini, cereali a semina primaverile o piante oleoproteaginose, nel periodo compreso dalla semina alla raccolta. Ogni cacciatore potrà prelevare un massimo di 10 capi giornalieri e 50 stagionali. In tutto saranno prelevabili 10.000 tortore. Qui la delibera.
Cinghiale
Per quanto riguarda il cinghiale, nelle aree vocate il prelievo in braccata sarà consentito dal 1° ottobre al 31 gennaio, nel rispetto dell’arco temporale di tre mesi consecutivi secondo i periodi indicati per ciascun Comprensorio:
- AREZZO 1 e 2 – dal 15 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024
- FIRENZE NORD PRATO 4 e FIRENZE SUD 5 – Dal 15 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024
- GROSSETO 6 e 7 – Dal 1° novembre 2023 al 31 gennaio 2024
- LIVORNO 9 – Dal 1° novembre 2023 al 31 gennaio 2024
- LUCCA 12 – Dal 1° novembre 2023 al 31 gennaio 2024
- MASSA 13 – Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023
- PISA 14 e 15 – Dal 1° novembre 2023 al 31 gennaio 2024
- PISTOIA 11 – Dal 1° novembre 2023 al 31 gennaio 2024
- SIENA 3 e 8 – Dal 1° novembre 2023 al 31 gennaio 2024
Nelle aree non vocate, invece, il prelievo selettivo è consentito dal 1° di gennaio al 31 dicembre di ogni anno nei tempi previsti dal Piano di prelievo approvato in data 29 maggio 2023. Gli ATC possono riservare il prelievo selettivo sulla specie ai cacciatori di selezione iscritti alle squadre di caccia al cinghiale nelle aree non vocate sino a 400 metri dal confine delle aree vocate. Durante il periodo della caccia in braccata è consentito porre le poste in area non vocata sino a metri 100 oltre il limite dell’area vocata.
Inoltre, nelle aree non vocate, è autorizzata la caccia in forma singola, alla cerca e con il metodo della girata dal 1° ottobre al 31 dicembre.
Divieto di utilizzo delle munizioni in piombo
Sul divieto di utilizzo delle munizioni in piombo nelle zone umide, la Regione ha scelto di inserire nel calendario una dicitura piuttosto precisa: “vietare l’utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all’interno di tutte le zone umide del territorio della Regione Toscana, quali laghi naturali e artificiali, stagni, paludi, acquitrini permanenti, lanche e lagune d’acqua dolce, salata e salmastra”.
Una scelta che supera le indicazioni fornite con la circolare ministeriale di febbraio e che uniformandosi al parere ISPRA estende il divieto d’utilizzo a tutte le zone umide regionali.
Carnieri
Questi i limiti di carniere giornaliero e stagionale fissati dal calendario venatorio 2023/2024:
- Allodola, 20 capi stagionali per cacciatore, con un massimo di 5 capi giornalieri. Il limite stagionale sale a 100 capi, con un massimo di 20 capi al giorno, per tutti i cacciatori in possesso di almeno un richiamo vivo di allodola, regolarmente certificato come proveniente da allevamento o da impianti di cattura.
- Codone e Quaglia 25 capi stagionali per specie e per cacciatore, con un massimo di 5 capi al giorno per specie
- Tortora 15 capi per cacciatore, con un massimo di 5 capi al giorno. Utilizzo obbligatorio per chi effettua il prelievo della tortora della App TosCACCIA, prelievo massimo regionale 5.000 capi
- Moretta, 20 capi stagionali per cacciatore
- Beccaccia, 20 capi stagionali per cacciatore con un massimo di 3 capi al giorno (a gennaio massimo 6 capi totali per cacciatore)
- Combattente e Pernice rossa, 10 capi stagionali per specie e per cacciatore
- Starna, 5 capi stagionali per cacciatore
- Moriglione 10 capi per cacciatore, con un massimo di 2 capi al giorno. Utilizzo obbligatorio per chi effettua il prelievo della tortora della App TosCACCIA, prelievo massimo regionale 420 capi
Addestramento cani
L’allenamento e l’addestramento dei cani sarà consentito a partire dal 21 agosto fino al 14 settembre, nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica. Fino al 27 agosto si potrà svolgere soltanto la mattina, dal sorgere del sole fino alle ore 11,00. Successivamente potrà essere praticato anche dalle ore 14,00 alle ore 19,00.
A questo link trovate il testo integrale del calendario venatorio 2023/2024 della regione Toscana.
Questo è L”inizio della fine
Quella di 5 capi di allodola giornalieri mi sembra una presa in giro, poi per chi ha almeno una gabbia con richiamo vivo denunciato il carniere sale a 20. Quante volte capitano giornate che con gabbie o senza non si vede volare una mosca. Se poi un giorno si vedono ti devi fermare nel mio caso a 5 ( )
salve a tutti la penso come il signor Bonaccini non vedo giusto che una persona ad età avanzata debba rinunciare alla preapertura (causa tesserrino digitale ) avendo pagato il dovuto.
È necessario che si proceda alla MANUTENZIONE DEL TERRITORIO. Andate avanti cosi è inutile.
all’inizio si legge che alla beccaccia e ai turdidi la caccia chiude il 30 gennaio 24 e poi si legge che ai tordi e alla beccaccia chiude il 31 gennaio.
Pertanto chiedo se la chiusura vera è il 30 o il 31 gennaio
Chiuderà il 31, c’era un refuso nell’articolo, grazie per avercelo segnalato.
chiude il 30 il 31 e di venerdi
Questo è il calendario dello scorso anno, il nuovo lo trova qui Toscana: approvato il calendario venatorio 2024/2025, 4 mesi per la caccia al cinghiale
preapertura si !!e apertura generale a tutte le specie consentite compreso il cinghiale anche nelle zone nere dal primo ottobre!! escluso la lepre fino al 8 dicembre!!!
Ritengo che far fare la preapertura solo a chi utilizza il tesserino digitale sia un ulteriore vessazione per il settore della caccia e che le associazioni venatorie sono corresponsabili di tutto ciò non tutelando i cacciatori iscritti è ritengo che legalmente si possa non far passare questa nuova vessazione che non è altro che il preludio alla definitiva cessazione dell’attività. Spero che persone del settore alle quali stia a cuore l’attività venatoria attivino tutti i canali possibili per porre fine a questo obbrobrio è abuso di potere. Sicuramente non sarà preso in considerazione quanto ho esternato.
Mi piacerebbe avere una risposta e se ci sono persone cacciatori è no che la pensano come me
Grazie
Appoggio tutto ,premetto che ho il porto d armi da 55 anni.
hai perfettamente ragione, e poi dobbiamo prendere in considerazione che ci sono cacciatori anziani che non sono in grado di usare una App o magari non hanno nemmeno il cellulare, ma anche loro pagano il dovuto
sono dello stesso parere. Il mio comune mi ha comunicato che per il prelievo della tortora devo segnarlo sul tesserino digitale, dopo posso disattivare l’app e andare a ritirare il tesserino venatorio cartaceo, sarà vero?
hai pienamente ragione.
inoltre è ora (anche passata…) di arrivare all’apertura del cinghiale alla terza di settembre. Perchè così non sembra proprio che questa specie sia VERAMENTE DANNOSA come sembra, anzi, sembra che si faccia di tutto per parla durare il più possibile!!!!! un pò come il colombaccio, che in molte zone inizia a causare molti danni, e cosa si fa? si posticipa la caccia????……
hai pienamente ragione, anche io la penso come te, speriamo che chi di competenza faccia qualcosa.
Sono d’accordo su tutto è solo un abuso e l’inizio della fine per la caccia
L. 157/82 – Art. 18 – comma 4: le regioni, sentito ….pubblicano il calendario regionale entro e non oltre il 15 giugno…Ergo, se lo specchio non ci sputa, sputiamo noi lo specchio… •••$ergio Gunnella©
stanno uccidendo la caccia VERGOGNA e le associazioni non fanno niente (55 anni di portodarme)