Umbria, sospensiva respinta, la stagione di caccia può iniziare
Anche il TAR di Perugia ha chiarito che l'apertura della stagione venatoria alla terza domenica di settembre è legittima
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Il Tribunale di Perugia lo scorso 21 settembre si è espresso in camera di consiglio sul ricorso che aveva portato alla sospensione in via cautelare dell’apertura della caccia a Quaglia, Beccaccia, Alzavola, Marzaiola, Germano reale, Beccaccino, Canapiglia, Codone, Fischione, Folaga, Frullino, Gallinella d’acqua, Mestolone, Porciglione, Tordo bottaccio, Tordo sassello, Cesena, Fagiano e Starna.
Legittima l’apertura alla terza domenica di settembre
Ricalcando la decisione presa dal tribunale delle Marche, anche il TAR umbro ha sancito che l’apertura della caccia alle specie in questione al 18 settembre è legittima.
Nell’ordinanza cautelare i giudici di Perugia hanno ancora una volta chiarito che l’apertura alla terza domenica di settembre è “conforme alle date indicata nella legge nazionale 157/92“ e che il parere ISPRA “riveste carattere obbligatorio ma non vincolante, dal quale la Regione può discostarsi motivando adeguatamente le scelte difformi compiute”. Sottolineando anche che è conforma alle date di fine del periodo riproduttivo indicate dallo stesso ISPRA nei Key Concepts.
Con queste motivazioni, dunque, il TAR ha respinto la richiesta di sospensione cautelare e fissato al 22 novembre l’udienza pubblica in cui verranno discusse le questioni relative alla data di chiusura della stagione venatoria.
Ristabilite le date di aperture previste dal calendario
A seguito della decisione del TAR, la Giunta regionale ha subito deliberato il ripristino delle date di apertura stabilite nel calendario venatorio 2022/2023, eliminando contestualmente dall’elenco delle specie cacciabili la moretta.
Dopo la perdita delle prime tre giornate di caccia, la stagione venatoria potrà finalmente iniziare anche in Umbria. Qui il testo della delibera della Giunta.