Veneto, Berlato chiede l’applicazione della mobilità venatoria
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Il Consigliere regionale del Veneto Sergio Berlato (di Fratelli d’Italia) ha deposito ieri in Giunta regionale un’interrogazione per “sapere se la stessa intenda dare pronta applicazione alla legge sulla mobilità per la caccia alla selvaggina migratoria attraverso l’emanazione di un apposito regolamento che stabilisca le procedure da seguire per potersi spostare tra i vari Ambiti Territoriali di Caccia del Veneto a partire dal primo di ottobre del 2019″.
“A pochi giorni dall’apertura generale della caccia – spiega Berlato – i cacciatori del Veneto non sono ancora adeguatamente informati sulle modalità che dovranno adottare per poter usufruire di un diritto sancito da una legge regionale che è stata dichiarata perfettamente legittima anche dalla Corte costituzionale che ha respinto tutti i ricorsi, compreso quello del Governo nazionale”.
Legge Berlato sulla mobilità venatoria
Lo scorso febbraio, infatti, dopo una prima impugnazione e la conseguente riformulazione della legge, la Corte costituzionale, con sentenza n. 16/2019, ha rigettato il ricorso presentato dal passato governo Gentiloni dando piena legittimità alla legge Berlato sulla mobilità venatoria.
Questa consente ad ogni cacciatore residente in Veneto, a partire dal 1° ottobre di ogni anno, di esercitare la caccia in mobilità alla selvaggina migratoria fino ad un massimo di 30 giornate nel corso della stagione venatoria, anche in ambiti territoriali di caccia del Veneto diversi da quelli a cui risultano iscritti, con esclusione della Zona Lagunare e Valliva.
“Adesso non ci sono più scuse – conclude l’Onorevole Sergio Berlato – da questa stagione venatoria, oramai alle porte, la caccia in mobilità alla selvaggina migratoria in tutti gli Ambiti Territoriali di Caccia dovrà essere una bellissima realtà di cui dovranno poter beneficiare tutti i cacciatori migratoristi del Veneto”.