Basilicata, il TAR sospende la proroga del periodo di caccia a Beccaccia e Turdidi
Secondo i giudici le modifiche introdotte non sono state sottoposte al parere ISPRA e potrebbero causare "effetti irreversibili" sulla fauna.
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Ormai è consuetudine, ogni qualvolta sia presa una decisione normativa che in un modo o nell’altro favorisce la caccia, varie associazioni animaliste si accalcano davanti ai TAR a presentare ricorso. È ovvio, per loro è un’occasione ghiotta per far bella figura con i fanatici animalisti che le sostengono: presentare ricorso non gli costa nulla e sanno bene che, se i tempi sono stringenti, con la richiesta di misure cautelari per “danni irreversibili al patrimonio faunistico” la probabilità di vincere è alta.
Sospesa la delibera che prolungava il periodo di caccia
Ed è così che è andata in Basilicata. Dopo la decisione della Giunta di posticipare al 31 gennaio la data di chiusura della caccia a Beccaccia, Tordo sassello, Tordo bottaccio e Cesena, varie associazioni si sono rivolte al TAR chiedendo la sospensione cautelare della delibera.
Nel giro di pochi giorni i giudici ne hanno ricevute addirittura quattro. Le prime due sono state respinte per vizi di forma (nella corsa a chi presentava il ricorso per primo le associazioni animaliste si sono dimenticate di notificare il ricorso ai diretti interessati) mentre la terza e la quarta, identiche, sono state accolte con la motivazione che le modifiche al calendario venatorio non sono state sottoposte al parere ISPRA. Per questo, secondo il TAR, la delibera della regione potrebbe causare “effetti irreversibili che si consumerebbero ancor prima che il collegio possa essere investito dell’esame della controversia” (fissata per il 7 febbraio), motivo per cui “esistono i presupposti di estrema gravità ed urgenza” per sospendere l’efficacia della delibera.
Sospesa la proroga sia per i turdidi che per la beccaccia
Fra i vari ricorsi presentati inizialmente è stato accolto soltanto quello che chiedeva la sospensione della parte della delibera in cui si autorizzava il prolungamento della caccia a Tordo sassello, Tordo bottaccio e Cesena. A questo link trovate l’ordinanza cautelare del TAR.
In seguito è arrivata una nuova richiesta di sospensione anche per il prolungamento del periodo di caccia alla Beccaccia. Sospensione che il giudice ha concesso. Quindi, in Basilicata la caccia alla Beccaccia chiuderà al 20 gennaio. Qui la seconda ordinanza cautelare del TAR.
Caro Michele Carbone condivido in pieno il tuo sdegno e pensiero . ISPRA covo di pseudo ricercatori ,con dati basati sul sentito dire , bravi solo a incassare lauti stipendi pagati da noi tutti . Confido nel nostro governo ,almeno ci spero.
E il governo di centro-destra cosa fa? Dorme?
mi devono ridare I soldi che ho versato e non ci passo piu’ per
la basilicata.Tutto accattonaggio politico.
Ma quale ispra ma quali studio scientifici tutti che magnate pane a tradimento.Papponi.
Amici cacciatori diamoci una mossa.
oramai non se ne può più, in regioni più a sud della Basilicata è consentita tale caccia fino al 31 gennaio mentre più a nord, laddove la migrazione dei turditi inizia addirittura a fine marzo si proibisce la caccia dal 10 gennaio. speriamo che questo governo ponga fine a tali storture modificando la 157 fregandosene di questi animalari del….