AAVV, CA e ATC ricorrono al TAR per chiedere l’annullamento del calendario venatorio del Piemonte
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Presentato l’ennesimo ricorso contro la regione Piemonte sul calendario venatorio 2016/17 e sul divieto di cacciare pernice bianca, lepre variabile ed allodola.
Dopo la grande manifestazione di protesta dello scorso 10 giungo le Associazioni Venatorie Federcaccia Piemonte, Enalcaccia Piemonte, Libera Caccia, Anuu Migratoristi ed EPS, insiema ai Comprensori Alpini TO1, TO2, TO3, TO4, CU1, CU2, CU3 CU4, CU 5, CU 7, e agli Ambiti Territoriali di Caccia AL1 e AL4 hanno presentato ricorso al Tribunale Amministrativo della Regione Piemonte per chiedere l’annullamento del Calendario Venatorio 2016/2017.
Nello specifico chiedono l’annullamento delle parti della Delibera Regionale del 11/4/2016 n. 21-3140 (delibera che approva il calendario venatorio) in cui:
- vieta la caccia alla pernice bianca, alla allodola ed alla lepre variabile;
- definisce il periodo di caccia per la specie tortora, quaglia, beccaccia, cesena, tordo bottaccio, tordo sassello e cervo;
- restringe il carniere giornaliero rispetto alla previsioni della “Guida per la stesura dei calendari venatori” ISPRA in relazione alle specie tortora, quaglia e beccaccia;
- vieta la caccia alle specie fischione, canapiglia, mestolone, codone, marzaiola, folaga, porciglione, frullino, pavoncella, moretta e combattente.
Come si legge nel ricorso, “il nuovo calendario venatorio non menziona – e quindi esclude dal prelievo venatorio – numerose specie qualificate come cacciabili dalla normativa europea e nazionale nonché dalla guida per la stesura dei calendari venatori emanata dall’ISPRA. Inoltre, con riguardo ad altre specie, riduce sensibilmente il periodo di caccia previsto da tali atti, oltre che dai calendari venatori delle altre regioni italiane.”
Ricordiamo, infatti, che nel calendario venatorio del Piemonte 2016/2017 non sono inserite, oltre a pernice bianca, allodola e lepre variabile (la cui caccia è stata vietata con la modifica delle regionale lo scorso dicembre), anche la quasi totalità delle specie acquatiche: restano cacciabili solo germano reale, gallinella d’acqua, alzavola e beccaccino.
Inoltre vengono ridotti i periodi di caccia e i carnieri:
- beccaccia – dal 2 ottobre al 31 dicembre, anziché dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio e prelievo giornaliero ridotto da 3 a 2 capi e carniere annuale ridotto da 20 a 10 capi;
- tortora e quaglia – dal 2 ottobre al 31 ottobre, anziché dalla terza domenica di settembre al 31 dicembre e prelievo giornaliero ridotto da 5 a 3 capi;
- cesena, tordo bottaccio, tordo sassello – dal 2 ottobre al 9 gennaio, anziché dalla terza domenica di settembre al 31 dicembre;
- cervo – chiude al 22 dicembre nei CA e il 31 gennaio nelle aziende faunistico venatorie.
Consulta il testo integrale del ricorso
Fonte Federcaccia Piemonte