Abruzzo, approvato il calendario venatorio 2019/2020
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La Giunta regionale dell’Abruzzo il 14 agosto ha approvato il calendario venatorio per la stagione di caccia 2019/2020. Rispetto al calendario venatorio della passata stagione, che era fra i peggiori d’Italia, la nuova Giunta ha apportato molte modifiche che migliorano sensibilmente il calendario. Fra queste segnaliamo, due giornate di preapertura per Tortora e Corvidi, il posticipo della chiusura al 10 Febbraio per il Colombaccio e l’allungamento dei tempi di prelievo per Anatidi e Beccaccia.
Di seguito il calendario venatorio in dettaglio.
Preapertura
Quest’anno i Cacciatori abruzzesi potranno tornare a praticare la caccia in preapertura. Il nuovo calendario venatorio, infatti, prevede la possibilità di cacciare le specie Cornacchia grigia, Gazza, Ghiandaia e Tortora nei giorni 1 e 2 settembre. Come di consuetudine in questo periodo il prelievo venatorio potrà essere effettuato solo da appostamento.
Posticipo chiusura
Altra novità di questa stagione è il posticipo della chiusura per la caccia al Colombaccio, che potrà essere praticata anche nel periodo che va dal 1° fino al 10 febbraio, esclusivamente nelle forma di caccia d’appostamento.
Specie Cacciabili e periodi di caccia
La stagione venatoria inizierà ufficialmente il 15 settembre (fermo restando la preaperutra), si potrà cacciare per 3 giornate a scelta con l’esclusione di martedì e venerdì (eliminati, quindi, i giorni fissi a settembre) e terminerà il 31 gennaio (ad eccezione del colombaccio).
Queste le specie cacciabili e i periodi di caccia (in rosso le novità rispetto alla scorsa stagione):
- Quaglia dal 15 settembre al 31 ottobre
- Tortora 1 e 2 settembre e dal 15 settembre al 15 dicembre (a settembre solo d’appostamento)
- Merlo dal 15 settembre al 30 dicembre (a settembre solo d’appostamento)
- Fagiano dal 15 settembre al 30 gennaio (a gennaio solo in presenza di un piano di prelievo)
- Lepre dal 2 ottobre al 22 dicembre (lo scorso anno era dal 16 settembre al 16 dicembre)
- Starna dal 2 ottobre al 30 novembre (solo dove è stato predisposto un piano di prelievo)
- Coturnice dal 3 ottobre al 30 novembre (con limitazioni)
- Allodola dal 2 ottobre al 30 dicembre
- Alzavola, Canapiglia, Codone, Mestolone, Moriglione, Fischione, Germano Reale, Marzaiola, Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione e Pavoncella dal 15 settembre al 30 gennaio (a settembre e a gennaio esclusivamente d’appostamento) (lo scorso anno era dal 1° ottobre al 20 gennaio)
- Beccaccia dal 2 ottobre al 20 gennaio (l’anno scorso chiudeva al 10 gennaio)
- Beccaccino dal 2 ottobre al 30 gennaio
- Cesena, Tordo bottaccio e Tordo sassello dal 15 settembre al 20 gennaio (l’anno scorso apriva al 2 ottobre)
- Colombaccio dal 2 ottobre al 10 febbraio (l’anno scorso chiudeva al 31 gennaio) (a gennaio e febbraio solo d’appostamento)
- Cornacchia Grigia, Ghiandaia e Gazza nei giorni 1 e 2 settembre e dal 15 settembre al 15 gennaio (a settembre e gennaio solo d’appostamento).
- Volpe dal 2 ottobre al 30 gennaio
Cinghiale
La caccia al cinghiale, ad esclusione di quella di selezione, è consentita dal 2 ottobre al 30 dicembre, nelle giornate di mercoledì, sabato, domenica e festivi infrasettimanali
Carnieri
Venendo ai carnieri, ogni cacciatore può prelevare giornalmente 2 capi di selvaggina stanziale e 15 capi di selvaggina migratoria, rispettando comunque le seguenti limitazioni:
- Fauna stanziale
Cinghiale: 5 capi giornalieri
Lepre: 1 capo giornaliero e 10 capi stagionali
Coturnice: 1 capo giornaliero e, per quanto attiene il carniere stagionale, il numero di capi previsto nei piani di prelievo vigenti nei Distretti di gestione per la caccia alla Coturnice
Fagiano e Starna: 2 capi giornalieri, 15 capi stagionali per il Fagiano e 10 capi stagionali per la Starna
Volpe: 3 capi giornalieri - Fauna migratoria
Tortora: 5 capi giornalieri e 20 stagionali
Quaglia: 5 capi giornalieri e 25 stagionali
Beccaccia: 3 capi giornalieri fino al 31 dicembre. Dal 1 al 10 gennaio il prelievo massimo giornaliero non potrà superare i 2 capi, per un massimo di 20 capi stagionali
Allodola: 10 capi giornalieri e 50 stagionali
Colombaccio e Tordo Sassello: 10 capi giornalieri
Cesena e Tordo bottaccio: 15 capi giornalieri
Merlo: 15 capi giornalieri
Cornacchia grigia, Gazza e Ghiandaia: 15 capi giornalieri
Folaga, Gallinella d’acqua: 15 capi giornalieri
Beccaccino, Alzavola, Fischione, Germano reale e Marzaiola: 8 capi giornalieri
Porciglione, Canapiglia, Mestolone e Frullino: 8 capi giornalieri
Pavoncella: 5 capi giornalieri e 25 capi stagionali
Codone: 8 capi giornalieri e 20 capi stagionali
Moriglione: 2 capi giornalieri e 10 capi stagionali
ci aspettavamo cambiamenti sostanziali, ma non si è verificato. il merlo non danneggia le colture agricole e nessun cacciatore ne chiede l’apertura, lo storno provoca gravissimi danni alle colture agricole,è pericoloso per gli aerei in fase di partenza e atterraggio,danneggiano fortemente la riproduzione dei rondoni…non si apre,è vergognoso.la caccia al cinghiale aperta tutto l’anno in forme di caccia che io non condivido è vergognoso che non venga prolungato al mese di gennaio.