Dalle Associazioni

Associazioni venatorie: “Sui calendari il solito terrorismo animalista”

Dagli animalisti e protezionisti un pericoloso invito alle Regioni a infrangere la legge nazionale ed europea.

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Come succede ormai da qualche anno, la associazioni animaliste Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf hanno inviato alle Regioni e agli Organi istituzionali un documento con cui cercano di influenzare la stesura dei calendari venatori per la prossima stagione di caccia. Il metodo utilizzato dagli animalisti è sempre lo stesso: chiedono di imporre pesanti restrizioni ai calendari, con la consueta minaccia dei ricorsi amministrativi.

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A questo ennesimo attacco hanno risposto le Associazioni venatorie, inviando a tutti gli organi competenti in materia una contro-istanza che smonta punto per punto le tesi animaliste e “offrendo al contempo a ogni singola Regione e all’ISPRA la propria piena disponibilità a fornire i più recenti e attendibili dati, studi e pubblicazioni, riferiti a specifiche realtà territoriali, necessari per la corretta predisposizione dei calendari venatori 2019/2010”

Qui il testo integrale del comunicato della Cabina di regia venatoria.

SUI CALENDARI VENATORI IL SOLITO TERRORISMO ANIMALISTA

Una risposta forte e senza tentennamenti. Così le Associazioni Venatorie Riconosciute (Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Arcicaccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Italcaccia, Ente Produttori di Selvaggina) e il Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN), riuniti nella Cabina di Regia Unitaria del mondo venatorio, hanno reagito agli attacchi provenienti dal mondo animalista e protezionista contro la caccia regolamentata e sostenibile esercitata in Italia. Alle ben confezionate, ma giuridicamente infondate e scientificamente errate, parziali o superate argomentazioni trasmesse da Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf alle Regioni e alle Istituzioni nazionali competenti in materia per chiedere – pena la consueta minaccia di ricorsi amministrativi – forti restrizioni dei calendari venatori per la prossima stagione, è stato risposto in modo fermo e inequivocabile.

Agli stessi destinatari istituzionali è stata prontamente recapitata una contro-istanza predisposta dalla Cabina di regia, invitando alla corretta ottemperanza delle norme in materia venatoria e a disattendere le indicazioni contenute nel documento animalista, offrendo al contempo a ogni singola Regione e all’ISPRA la propria piena disponibilità a fornire i più recenti e attendibili dati, studi e pubblicazioni, riferiti a specifiche realtà territoriali, necessari per la corretta predisposizione dei calendari venatori 2019/2010.

Nella contro-istanza sono demolite punto per punto le pseudo argomentazioni descritte nella lettera delle associazioni animaliste e protezioniste, dalla situazione delle specie ai piani faunistico-venatori, dagli obblighi comunitari ai contenuti giuridici delle leggi italiane.

Poiché, dopo 27 anni, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Ambiente non hanno ancora provveduto, in doveroso adempimento di quanto stabilito dall’articolo 7 comma 2 della legge 157 del 1992 che regola l’attività di tutela e gestione della fauna e conseguentemente l’esercizio venatorio, a istituire le Unità Operative Tecniche Consultive decentrate dell’ISPRA deputate a fornire alle Regioni il supporto per la predisposizione dei piani regionali, la Cabina di regia ha proceduto a diffidare il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a procedere finalmente alla loro creazione entro e non oltre 60 giorni dalla notifica del presente atto.

Se gli organi di Governo non provvederanno a quanto richiesto, le Associazioni riunite nella Cabina di regia venatoria procederanno dunque, senza nessun ulteriore indugio, a intraprendere ogni più opportuna iniziativa per l’applicazione della legge a tutela e garanzia dei diritti propri e dei propri tesserati.

Cabina di regia unitaria del mondo venatorio – Caccia, Ambiente, Ruralità

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