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Emilia-Romagna, approvato il calendario venatorio 2024/2025. Nuovo round al TAR?

La regione tiene la barra dritta sulle proprie scelte, riproponendo la chiusura a fine gennaio per Beccaccia e Acquatici. Fra le novità, niente Tortora in preapertura e caccia di selezione al Cinghiale tutto l'anno fino alle 24.

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La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato il calendario venatorio per la stagione di caccia 2024/2025. La Regione ha deciso di riproporre tutte quelle scelte (apertura alla 3 domenica di settembre e chiusura a fine gennaio per Acquatici e Beccaccia) che negli ultimi due anni sono state prima sospese in via cautelare dal TAR per poi passare ingiudicate per “sopravvenuta carenza di interesse”. Evidentemente la regione è pronta ad affrontare un nuovo round in tribunale con la speranza che le modifiche alle 157/92 introdotte a ottobre possano cambiare l’esito del giudizio. Vi spieghiamo tutto nei dettagli.

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Cosa è successo nelle ultime due stagioni

Come sanno bene i cacciatori emiliano-romagnoli, è da due anni che le associazioni animaliste riescono a far sospendere parte del calendario sfruttando le lungaggini procedurali del tribunale amministrativo di Bologna. Il giochino è semplice ed è sempre il solito: fanno ricorso chiedendo la sospensione cautelare; il TAR, non riuscendo a esprimersi in sede di merito prima della fine della stagione venatoria, sospende in via cautelare tutto quello che si discosta dal parere ISPRA e che secondo una prima analisi sommaria del giudice non è adeguatamente motivato; finita la stagione gli animalisti ritirano il ricorso, così il giudice non si esprime mai nel merito della questione e l’anno successivo possono ripetere il giochino.

Nella stagione 2022/2023 ci sono andate di mezzo le chiusure per beccaccia, tordi e acquatici (anticipate rispettivamente al 31 dicembre, 9 e 19 gennaio), nel 2023/24 l’apertura generale, che è stata posticipata al 1° di ottobre, e di nuovo le chiusure nonostante il Consiglio di Stato avesse ordinato al TAR di esprimersi sul ricorso entro fine anno.

Perché quest’anno potrebbe andare diversamente

Quest’anno però, dopo le modifiche alla 157/92 introdotte a ottobre, potrebbe andare a finire diversamente. Con le nuove norme, in caso di ricorso con richiesta di sospensione cautelare, e in caso la sospensione venisse concessa, il TAR dovrà fissare l’udienza di merito alla prima data utile successiva a 30 giorni dalla data di deposito dell’ordinanza cautelare.

In sostanza, il ricorso dovrà essere discusso nel merito il prima possibile. Le associazioni animaliste non potranno più utilizzare il trucchetto della “sopravvenuta carenza di interesse” e finalmente il TAR dovrà esprimersi sull’adeguatezza delle motivazioni utilizzate dalla regione per discostarsi dal parere ISPRA.

A questo si aggiunge il nuovo parere del CTFVN, che si è espresso favorevolmente sia per l’apertura generale alla terza domenica di settembre che per la chiusura al 30 gennaio per Beccaccia, Acquatici e Tordi.

Cosa cambia nel calendario venatorio 2024-2025 dell’Emilia-Romagna

Venendo ai contenuti del calendario 2024/2025 ecco che cosa è cambiato rispetto allo scorso anno: come vi abbiamo già accennato la chiusura per Beccaccia e Acquatici è stata riportata al 30 gennaio; in preapertura non si potranno cacciare né il merlo né la Tortora (per quest’ultima, come vi abbiamo già raccontato qui, la commissione UE ha raccomandato di sospendere il prelievo anche nella Flyway centro-orientale e la regione ha scelto di adeguarsi); ma la modifica più importante riguarda la caccia di selezione al cinghiale: per far fronte all’avanzata della PSA si potrà cacciare tutto l’anno anche di notte (fino alle 24) con visori e termici e senza limiti di prelievo.

Di seguito trovate tutti i dettagli del calendario venatorio 2024/2025 dell’Emilia-Romagna.

La preapertura

Quest’anno in Emilia-Romagna saranno cacciabili in preapertura soltanto i corvidi (Cornacchia Grigia, Ghiandaia e Gazza) e il Colombaccio.

Le modalità restano le stesse delle scorse stagioni: si potrà cacciare da domenica 1 fino a giovedì 12 settembre, nelle giornate fisse di giovedì e domenica, esclusivamente da appostamento fisso o temporaneo e non oltre le ore 13.00.

Specie cacciabili e periodi di caccia

Come di consueto l’inizio della stagione venatoria è previsto per la terza domenica di settembre, il termine è fissato per il 30 gennaio. Queste le specie cacciabili e i periodi di prelievo:

  • Fagiano dal 15 settembre al 1° dicembre (in AFV fino al 30 gennaio)
  • Lepre, Minilepre e Coniglio selvatico dal 15 settembre al 1° dicembre (in AFV fino al 31 dicembre)
  • Starna e Pernice rossa dal 15 settembre al 30 novembre (solo in presenza di piani di gestione autorizzati dalla Regione)
  • Quaglia dal 15 settembre al 30 novembre
  • Alzavola, Canapiglia, Codone, Fischione, Germano Reale, Marzaiola, Mestolone, Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione, Beccaccino e Frullino dal 15 settembre al 30 gennaio
  • Moriglione dal 15 settembre al 30 gennaio (abbattimenti da rendicontare in app – capi prelevabili 1.073)
  • Moretta dal 2 novembre al 30 gennaio (solo in appostamenti autorizzati – abbattimenti da rendicontare in app – capi prelevabili 101)
  • Cornacchia Grigia, Ghiandaia e Gazza in preapertura e dal 15 settembre al 15 gennaio
  • Colombaccio in preapertura e dal 15 settembre al 15 gennaio
  • Allodola dal 2 ottobre al 30 dicembre (abbattimenti da rendicontare in app)
  • Merlo dal 15 settembre al 30 dicembre (a settembre solo d’appostamento)
  • Beccaccia dal 2 ottobre al 30 gennaio
  • Cesena dal 15 settembre al 30 gennaio
  • Tordo bottaccio e Tordo sassello dal 15 settembre al 20 gennaio
  • Volpe dal 15 settembre al 30 gennaio

Le modalità di caccia

Dal 15 settembre al 29 settembre si potrà cacciare solo nelle giornate fisse di giovedì e domenica, in forma vagante si potrà essere cacciare fino alle ore 13, la migratoria da appostamento fino al tramonto. Dal 30 settembre al 1° dicembre si potrà cacciare per tre giornate a scelta ogni settimana (con l’esclusione di martedì e venerdì) sia la fauna migratoria che quella stanziale.

A partire dal 2 dicembre e fino a fine stagione, la fauna migratoria potrà essere cacciata in tre giornate a scelta ogni settimana (a nord della linea pedecollinare la caccia sarà consentita esclusivamente lungo i corsi, nelle zone umide naturali ed artificiali e nelle risaie).

Inoltre, dal 2 ottobre al 30 novembre, per la caccia alla sola migratoria da appostamento fisso o temporaneo si potrà usufruire di due giornate in più a scelta ogni settimana.

Caccia al cinghiale in forma collettiva e in selezione

La caccia al cinghiale in forma collettiva sarà consentita dal 2 ottobre al 31 gennaio secondo i piani di prelievo approvati dalla Regione, nell’arco temporale massimo di tre mesi consecutivi. Per i metodi della battuta e della braccata la caccia sarà consentita nelle giornate fisse di mercoledì, sabato e domenica negli ATC, e nelle giornate fisse di giovedì, sabato e domenica nelle AFV, mentre per la girata la caccia sarà consentita per 3 giornate a libera scelta.

Al fine di contrastare l’avanzata della peste suina, cambiano le modalità per la caccia di selezione al cinghiale: sarà consentita continuativamente dal 1° giugno 2024 al 31 maggio 2025, per tutte le classi d’età e sessi, senza limiti numerici di capi abbattibili, da un’ora prima dell’alba fino alle 24. Si potranno utilizzare strumenti ottici per l’amplificazione della luce notturna, termocamere e fari.

Caccia di selezione agli ungulati

La caccia agli ungulati in forma selettiva, alla cerca o all’aspetto, è consentita a ogni singolo cacciatore in cinque giornate settimanali, secondo i piani di prelievo previsti dalla regione, preferibilmente con l’utilizzo di munizioni atossiche.

I periodi di prelievo divisi per specie, sesso e classi d’età li trovate qui.

Carnieri

Nella stagione 2024/2025 il carniere massimo giornaliero per la selvaggina stanziale (lepre, fagiano, coniglio, starna e pernice rossa) è fissato complessivamente a 2 capi, con la limitazione di un capo massimo giornaliero di starna, pernice e lepre, un massimo stagionale di e 5 starne, 5 pernici e 10 lepri.

Per la selvaggina migratoria potranno essere prelevati un massimo di 25 capi giornalieri complessivi, rispettando le seguenti limitazioni:

  • Allodola 10 capi giornalieri e 50 stagionali
  • Quaglia 5 capi giornalieri e 25 stagionali
  • Colombaccio 15 capi giornalieri
  • Beccaccia 3 capi giornalieri e 15 stagionali
  • Beccaccino, Frullino, Porciglione, Gallinella d’acqua, 10 capi giornalieri complessivi
  • Canapiglia, Fischione, Codone, Mestolone, Moretta, Moriglione, Alzavola, Marzaiola, 10 capi giornalieri complessivi (di cui non più di 5 Codoni, 2 Morette, 2 Moriglioni), massimo 25 capi stagionali di Codone, 60 capi stagionali di Mestolone, 5 capi stagionali di Moretta, 10 capi stagionali di Moriglione, 25 capi stagionali di Marzaiola

A questo link potete consultare il testo integrale del calendario venatorio 20242025 dell’Emilia-Romagna.

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Paolo
Paolo
5 mesi fa

Questa volta si può essere più fiduciosi che il calendario non venga modificato. Oltre alle ragioni scientifiche, ora ci sono tempi e modi diversi per una eventuale sospensiva.

Mirco
Member
6 mesi fa

Decisamente stavolta hanno ascoltato le ass venatorie e hanno inserito le motivazioni scientifiche, cosa invece non fatta nella scorsa stagione.
A sto giro sono state ascoltate le parole del mondo venatorio, poi che alla fine si torni al tar, dorei nornale, insoliti cazzari aspetteranno ultimo giorno utile e poi colpiranno, ma la nuova legge approvata dal governo dovrebbe fare emettere la sentenza in un tempo estremamente ridotto.
Speriamo bene.

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