FIdC Bergamo denuncia LAV e LAC per la campagna “BastaSparare”
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Federcaccia Bergamo ha annunciato di aver presentato formale denuncia querela contro le associazioni Lac e Lav, autori della campagna “BastaSparare” con cui le due sigle animaliste hanno avviato una raccolta firme finalizzata alla richiesta di abolizione della caccia.
La decisione della FIdC di Bergamo è arrivata a seguito dell’articolo pubblicato lo scorso 18 gennaio dal sito Bergamo News, in cui appare una video inchiesta di Lav e Lac dove un presunto “cacciatore pentito” (presunto perché nel video l’identità di questa persona è mascherata, quindi non è consentito sapere se si tratta veramente di un cacciatore o no) fa delle pesanti accuse sulle condizioni in cui verrebbero detenuti e addestrati i cani utilizzati nell’attività venatoria.
A quell’attacco Federcaccia Bergamo ha risposta sia con un articolo di replica su Bergamo News sia con un’iniziativa “social” su Facebook, dove moltissimi cacciatori hanno postato centinaia di fotografie che li vedono ritratti assieme ai propri amati cani da caccia.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, però, è stata l’apparizione su alcune bacheche pubbliche del Comune di Bergamo dei manifesti di Lac e Lav con la scritta “Anche Jack è vittima della caccia”, dove si vede sullo sfondo un setter inglese dietro le sbarre di una gabbia e un fucile.
“Federcaccia Bergamo non può accettare che venga additata di maltrattamento un’intera categoria e tutti i suoi associati – ha spiegato in una nota l’associazione. Non può tollerare di essere dipinta come un’ associazione di aguzzini, quando i cani da caccia sono tra quelli oggi meglio trattati. Federcaccia è impegnata costantemente con gli enti territoriali e con le amministrazioni pubbliche, con associazioni di varie categorie sociali anche del mondo agricolo, produttivo e gastronomico ed è inaccettabile la falsa rappresentazione della realtà sostenuta da LAC e LAV”.
“Pertanto, come preannunciato – conclude FIdC Bergamo – abbiamo proceduto a presentare formale denuncia querela contro gli autori della campagna falsa e infamante rivolta contro i cacciatori“.