Sardegna, il Consiglio di Stato conferma la chiusura della caccia a Lepre e Pernice
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Con l‘ordinanza emessa ieri, 20 settembre 2018, il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza di appello presentata dalla regione Sardegna, in relazione alla decisione del TAR di chiudere il prelievo venatorio a Lepre e Penice sarda. Anche per quest’anno, dunque, i cacciatori sardi dovranno rassegnarsi, non potranno cacciare la nobile fauna stanziale.
Le motivazioni della sentenza
Come si legge nell’ordinanza, per il Consiglio di Stato i motivi di appello non bastano a discostarsi dal parere negativo dell’Ispra. I giudici hanno ritenuto che “l’interesse pubblico alla protezione del patrimonio faunistico e alla salvaguardia della sostenibilità biologica del prelievo venatorio prevale su quello, di cui la Regione appellante è portatrice, di consentire giornate di prelievo venatorio per alcune specie su cui appunto l’ISPRA ha espresso avviso negativo”
Dunque, seppur positivi i dati preliminari sui censimenti, emersi dal piano biennale di monitoraggio della Lepre e della Pernice sarda, non sono bastati a convincere ne l’ISPRA, ne il TAR ne il Consiglio di Stato. La speranza e che la Regione da qui alla prossima stagione venatoria riesca a migliorare il piano di censimento e ad ottenere dei dati dettagliati sulla consistenza di Lepre e Pernice Questa, infatti, sembra al momento l’unica strada percorribile per consentire la riapertura della caccia alla nobile stanziale sarda.
Richiesta giornate intere
Il CPA Sardegna ha già fatto sapere che nella prossima riunione della Consulta Regionale Faunistica, convocata per martedì 25 settembre, chiederà di allungare l’orario di caccia nelle giornate del 30 Settembre e 7 Ottobre. In questi due giorni, infatti, l’attuale calendario venatorio prevede la possibilità di cacciare fino alle ore 14.00, una limitazione imposta proprio per tutelare le specie Lepre e Pernice, che però non saranno più cacciabili.