Sicilia, approvato il calendario venatorio 2020/2021
Reintrodotti Tortora e Coniglio selvatico in preapertura, di nuovo cacciabili Pavoncella e Moriglione e anticipata l'apertura per la Beccaccia. Restano però molti degli aspetti negativi inseriti lo scorso anno
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La regione Sicilia ha approvato il calendario venatorio per la stagione di caccia 2020/2021. Dopo il pessimo calendario dello scorso anno, che aveva recepito tutte le limitazioni imposte nel 2019 dal TAR e del Consiglio di Giustizia Amministrativa, la Giunta ha apportato qualche piccolo aggiustamento che però non migliora in modo sostanziale il calendario venatorio siciliano.
Tra le novità positive, la reintroduzione di Tortora e Coniglio selvatico in preapertura, la reintroduzione fra le specie cacciabili di Pavoncella e Moriglione (tolte lo scorso anno su richiesta del Ministero dell’Ambiente) e l’anticipo dell’apertura per la Beccaccia (passa dal 10 al 1° ottobre).
Restano l’insensata apertura alla Quaglia al 1° ottobre, l’anticipo della chiusura per Anatidi, Turdidi e Beccaccia al 20 gennaio e il posticipo dell’apertura al 1° ottobre, e l’assurdo divieto di caccia imposto nei Siti Natura 2000 e nelle zone contigua a queste aree (una fascia di rispetto di 150 metri).
Di seguito tutti i dettagli del calendario venatorio 2020/2021 della regione Sicilia.
Preapertura
Nella stagione 2020/2021 i soli cacciatori residenti in Sicilia potranno esercitare l’attività venatoria in preapertura per 4 giornate alle specie Colombaccio, Ghiandaia, Gazza, Tortora e Coniglio selvatico.
Nello specifico, Colombaccio, Ghiandaia e Gazza potranno essere cacciati esclusivamente nella forma da appostamento nei giorni 2, 6, 12 e 13 settembre, la Tortora sarà cacciabile (solo d’appostamento) esclusivamente nei giorni 2 e 6 settembre e il Coniglio selvatico nei giorni 6 e 13 settembre (quest’ultimo cacciabile solo con munizioni atossiche).
I cacciatori non residenti potranno cacciare in preapertura a partire dal 6 settembre esclusivamente nelle aziende agro venatorie e faunistico venatorie.
I periodi di caccia
L’apertura generale della stagione venatoria è fissata per il 20 settembre, anche se sono poche le specie che apriranno in tale data. A differenza dello scorso anno non sono state previste limitazioni per i cacciatori extra regionali, che potranno quindi cacciare con le stesse modalità dei cacciatori residenti in Sicilia.
Altra piccola novità: sono state tolte le limitazioni che imponevano per molte specie migratorie la sola forma di caccia da appostamento nei mesi di dicembre e gennaio.
Questi i principali periodi di caccia:
- Tortora dal 20 settembre al 28 ottobre
- Colombaccio dal 20 settembre al 10 gennaio
- Ghiandaia, Gazza dal 20 settembre al 10 gennaio
- Merlo dal 20 settembre al 31 dicembre
- Allodola dal 1° ottobre al 31 dicembre
- Volpe dal 20 settembre al 31 gennaio
- Quaglia dal 1° al 31 ottobre
- Alzavola, Canapiglia, Codone, Fischione, Germano Reale, Mestolone, Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione e Beccaccino dal 1° ottobre al 20 gennaio
- Pavoncella e Moriglione dal 1° ottobre al 18 gennaio
- Beccaccia dal 1° ottobre al 20 gennaio
- Cesena, Tordo bottaccio e Tordo sassello dal 1° ottobre al 20 gennaio
- Lepre italica dal 15 ottobre al 30 novembre, esclusivamente nelle aree oggetto del progetto “Verso il prelievo sostenibile della Lepre italica in Sicilia: Buone pratiche e azioni di monitoraggio” da soggetti abilitati.
Coniglio selvatico
Per il coniglio selvatico, oggetto negli ultimi anni di ricorsi al TAR, la regione ha previsto un periodo di prelievo con inizio fissato al 20 settembre e due date di chiusura differenti: negli ATC AG1, CT2, EN1, EN2, ME1, PA1, RG1, RG2, SR2, TP1 e TP2 chiusura al 9 novembre, negli ATC AG2, CL1, CL2, CT1, SR1, ME2 e PA2 chiusura al 30 novembre.
Per la caccia al Coniglio potrà essere utilizzato anche il furetto che dovrà essere obbligatoriamente munito di museruola. La caccia con il furetto è consentita nei seguenti Ambiti e periodi:
- Ambiti AG1, CT2, EN1, EN2, ME1, PA1, SR1, SR2, TP1 e TP2 dal 20 settembre al 9 novembre
- Ambiti AG2, CL1, CL2, CT1, ME2 e PA2 dal 20 settembre al 30 novembre
Cinghiale
La caccia al Cinghiale potrà essere esercitata dal 1° novembre al 31 gennaio, nei giorni di lunedì, mercoledì e giovedì (negli ATC ME1, ME2, PA1 E PA2 anche il sabato), nella forma di caccia collettiva con la formazione di squadre iscritte presso la Ripartizione Faunistica Venatoria competente per territorio. La Regione emanerà uno specifico provvedimento entro il 20 ottobre per regolamentare la caccia al cinghiale in forma collettiva.
Novità anche per la caccia al cinghiale in forma libera, che quest’anno potrà essere praticata dal 1° novembre al 31 gennaio (lo scorso anno era vietata a gennaio).
Siti Natura 2000
Il calendario venatorio 2020/2021, come lo scorso anno, prevede delle restrizioni per i Siti Natura 2000: l’attività venatoria sarà vietata in queste aree e per una fascia di rispetto di 150 metri contigua, a eccezione delle aree dove l’attività venatoria è espressamente consentita dal Piano Faunistico Venatorio. Anche in questo caso la Regione emanerà uno specifico provvedimento per regolamentare la caccia nei siti Natura 2000 dove consentita.
Carnieri
Per ogni giornata di caccia ogni cacciatore potrà abbattere complessivamente 15 capi di selvaggina, rispettando comunque i limiti giornalieri e stagionali riportati di seguito:
- Quaglia carniere giornaliero massimo 5 capi (stagionale 25)
- Coniglio selvatico carniere giornaliero massimo 1 capi (stagionale 15)
- Allodola carniere giornaliero massimo 10 capi (stagionale 40)
- Tortora carniere giornaliero massimo 5 capi (stagionale 20)
- Codone, Pavoncella, Beccaccino, Mestolone carniere giornaliero massimo 5 capi (stagionale 25)
- Moriglione carniere giornaliero massimo 2 capi (stagionale 10)
- Beccaccia carniere giornaliero massimo 3 capi (stagionale 20)
Al link seguente potete consultare il testo integrale del calendario venatorio.
Non può essere fatto un calendario venatorio tenendo conto quasi del tutto del finti sentimenti degli ambientalisti e dell’ odio nei nostri confronti di compagnia bella.Mi sembra abbastanza palese che prepotenza ed in più totale ignoranza in materia di caccia ,ambiente ecc. e presa in giro dei cacciatori la fanno da padrone.Incomprensibile l ‘apertura alla quaglia al 1° di ottobre quando il passo sta quasi per finire,la presa in giro sulla data di apertura della caccia alla beccaccia al 1° di ottobre quando per la presenza di questi selvatici in Sicilia si deve aspettare la fine di ottobre ed ancora la stessa chiusura della caccia alla beccaccia,tordo e colombaccio . E del contentino della tortora a quando va bene meglio non parlarne.Ma questi cosa studiano…. solo come fregarci sempre più anno dopo anno?E noi che facciamo……?Ci lamentiamo tutti e le categorie che dovrebbero difenderci non battono i pugni sul tavolo per come dovrebbero supportati tra l’altro da prove inconfutabili( migrazioni ecc.ecc.).Questo è solo un aspetto ma mi fermo quì .Tutte buffonate.
Non siamo più rappresentati dalle associazioni venatorie e i burocrati legislativi anti caccia ne approfittano, forse dobbiamo ritenerci fortunati che non abbiano chiuso la caccia !
Ce poco da dire anche questo anno assistiamo a un pessimo calendario appena emanato da una classe dirigente ignorante , con tanto di dottorato, e di ambiente , fauna ecc ecc non ne capisco no nulla come i pseudo animalisti domenicali ( tendenza .moda) . Hanno deciso di chiudere il 10 gennaio il Colombaccio non si capissce il motivo la quaglia si apre il 1 ottobre quando già sono andate via, il resto di interesse venatorio si chiude il 20 gennaio cosa resta da cacciare ? Chi ci rappresenta non fa il suo lavoro , sono dei buffoni dei lecca….lo dei politici che a loro volta sono succubi dei animalisti , loro vorrebbero che i cacciatori pagassero le tasse è starsene a casa ! Quando andiamo a votare in Sicilia pensiamo ci meglio….
Ci sarebbe da mettersi ad urlare le peggiori cose. Ma con chi prendersela realmente è cosa assai difficile. Gli incompetenti sono innumerevoli x additarli tutti. Ciò che xò fa più incazzare, escludendo le date di apertura e chiusura errate a seconda del selvatico, escludendo la preapertura a singhiozzo ed escludendo tante altre stronzate scarabocchiate solo x far contenti gli animalisti da salotto, è il divieto di caccia in questi fantomatici siti Natura 2000, quasi tutti ricadenti nei territori graziati da parchi, riserve naturali, siti archeologici e chi più ne ha più ne metta. Insomma, caro assessore Bandiera, ma dove dovremmo andare caccia in Sicilia x non essere noi preda di forestali, carabinieri forestali, droni, satelliti ecc ecc? E non ultimo: che laurea dovremmo conseguire per leggere le coordinate IBA su un sito non funziona funzionante? I somma quando riuscirete a far qualcosa di serio, con serietà?