Veneto

Veneto approvata legge Appostamenti Precari

Ieri, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato il Pdl n. 54 “Appostamenti precari ad uso venatorio” che in sostanza esonera i proprietari degli appostamenti ad uso venatorio da tutti gli adempimenti di natura edilizia e paesaggistica, sostituendoli con una semplice comunicazione al Comune territorialmente competente.

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Nel corso della passata legislatura – ha ricordato il consigliere Sergio Berlato, primo firmatario del PdL – la Regione del Veneto aveva tentato di risolvere la questione approvando ben quattro leggi regionali e quattro delibere di Giunta, senza però riuscire nell’intento prefissato. Questo Progetto di legge intende oggi ristabilire il concetto di precarietà degli appostamenti ad uso venatorio, esonerando, quindi, i proprietari degli stessi appostamenti dalle fastidiose e costose incombenze legate ai permessi di natura edilizia e di natura paesaggistica, purché i proprietari o i fruitori rispettino determinati requisiti stabiliti dalla legge in ordine al periodo di permanenza degli appostamenti, alle loro dimensioni massime, ai materiali di costruzione ed alla loro adeguata mimetizzazione”.

Tale legge pone definitivamente rimedio alla situazione di incertezza venutasi a creare in Veneto a seguito dell’emanazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 139/2013, che ha considerato gli appostamenti ad uso venatorio come delle strutture fisse, assoggettandole quindi agli oneri di natura edilizia e di natura paesaggistica, come fossero dei manufatti fissi, che rimangono stabilmente sul territorio.

La discussione in aula, durata più di 5 ore, si è conclusa con 26 voti favorevoli, 7 voti contrari e 4 astenuti e ha visto contrapporsi alla proposta di legge presentata da Berlato vari Consiglieri, tra cui Cristina Guarda (Lista Moretti) che ha posto l’accento su “alcuni aspetti che sembrano palesare elementi di criticità dal punto di vista di costituzionalità anche per quanto concerne il pari trattamento dei cittadini”, Andrea Zanoni (Pd) che ha sottolineato come “questa normativa incentiverà tutti i cacciatori a fare solo appostamenti precari, sottraendo all’erario regionale circa 150 mila euro” e i consiglieri del M5S Manuel Brusco e Simone Scarabel che sono intervenuti affermando che“questa non è una legge pro o contro la caccia, ma che riguarda gli appostamenti e i nostri emendamenti miravano solo a migliorarla ed evitare una probabilissima impugnazione da parte della Corte Costituzionale”.

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