Puglia, sospeso il calendario venatorio. Caccia chiusa fino al 24 ottobre
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Con un decreto d’urgenza emesso ieri sera, il Consiglio di Stato ha sospeso la validità del calendario venatorio regionale fino al prossimo 24 ottobre. La decisione è arrivata a seguito del ricorso presentato dall’associazione animalista VAS (Verdi Ambiente e Società) su cui si era già espresso il TAR, rigettando il ricorso.
Il Consiglio di Stato ha invece ribaltato la decisione presa in prima sede, imponendo così lo stop alla caccia in tutta la Regione Puglia fino al giorno della discussione collegiale del ricorso, fissata per il 24 ottobre 2019.
I motivi della decisione
Per il Consiglio di Stato, come si legge nel decreto, “è necessario approfondire, quantomeno nella sede cautelare collegiale ed in contraddittorio, i profili di adeguatezza dei motivi in base ai quali la Regione Puglia si è discostata da significativi rilievi critici del parere tecnico-scientifico dell’ISPRA.”
Il motivo dello stop risiede nel cosiddetto “periculum in mora” (il pericolo del prolungarsi del danno dovuto al ritardo della decisione). Il TAR aveva ritenuto “ristorabile” l’eventuale danno, per il Consiglio di Stato, invece, “la compromissione del patrimonio faunistico, e dunque della biodiversità territoriale, appare per sua natura non ristorabile, trattandosi della distruzione di esseri viventi”
Una decisione in linea con quelle prese in situazioni simili dal Consiglio, che in più occasioni anche recenti ha affermato “che il pericolo di compromissione del patrimonio faunistico non può trovare rimedio interinale se non con lo strumento cautelare” e che “l’interesse pubblico generale alla conservazione della specie animali selvatiche prevale su quello individuale o associativo ad esercitare la caccia”.
Qui il testo integrale del decreto del Consiglio di Stato.
Il Commento di Federcaccia
L’avvocato Giovanni Ciccarese, Presidente di Federcaccia Puglia, ha commentato cosi la notizia: “La Federcaccia nazionale unitamente all Enal caccia ed Arcicaccia si costituiranno immediatamente in giudizio e stessa cosa farà la Regione Puglia. Vergognoso un provvedimento così dannoso per il mondo venatorio con conseguenze pesanti anche di ordine economico. Provvedimento adottato inaudita altera parte, cioè senza sentire le controparti. Questa Presidenza si è subito mobilitata per convocare immediatamente un tavolo di lavoro con il Presidente Emiliano ed i responsabili degli uffici regionali”.
Aggiungendo che “lunedì mattina, presso la Sezione Provinciale Federcaccia di Lecce, le Associazioni venatorie Federcaccia, Arcicaccia, Enal caccia, Anuu e Cpa si riuniranno insieme al Dott. Giacomo Marzano per stilare una nota congiunta con la quale sarà richiesto al Presidente Regionale Emiliano di adottare una delibera di giunta per modificare il calendario venatorio Puglia sino alla discussione del 24 pv recependo le indicazioni ISPRA.”
Anche il Presidente nazionale di Federcaccia, Massimo Buconi, ha commento la notizia con video apparso sul proprio profilo Facebook.
Amici cacciatori possibile che non riusciamo a costituire un movimento politico per farci rispettare? A questo punto più passeranno gli anni e tanto più restrittiva sarà la caccia.
buon giorno amici cacciatori come mai in francia si muovono subito occupando e bloccando citta intere, e noi pugliesi non riusciamo neanche a fiatare sicuramente la caccia rimarà chiusa tutti questi giorni, e quindi pagare e non porterci andare e veramente un soppruso , spero che le associazioni venatorie richiedano i danni per tutti i cacciatori pugliesi ,e solo facendoli pagare avremo un po di dignità.
Bravo Hunter condivido totalmente, questa e’ la dimostrazione che le associazioni animaliste hanno gli avvocati con le palle mentre le ns. associazioni venatorie non ne hanno e fanno solo i loro interessi. E’ una vita che dico a tutti gli amici cacciatori di fare l’assicurazione privatamente e di mandarli tutti a vaf….o
L’unica via d’uscita rimane la caccia all”estero ed evitiamo di dare soldi allo Stato Italiano e compagnia bella………
Questa è l’Italia!!! Un manipolo di anti caccia e un Giudice compiacente sono capaci di bloccare il miglior periodo di caccia dei cacciatori pugliesi!Ancora una volta, devo ammettere, con rammarico, che non abbiamo alcun potere politico.
Amici cacciatori siamo ormai alla vergogna più totale. Vengono ascoltati solo animalisti, ambientalisti e anticaccia che riescono ad appigliarsi a piccole stronzate che le leggi italiane poco chiare gli forniscono. Belle parole quelle di Buconi e di tutti coloro che di volta in volta si cimentano in filastrocche ormai sentite e risentite. Basta. Avete stancato tutti: Ispra, WWF, lav, lac, cazz e mazza. Chiudetela sta cazzo di caccia. Almeno fate una cosa seria se davvero avete le palle. Andremo all’estero, statene certi. Sicuramente continueremo ad esercitare la caccia in modo più sereno ed appagante. Vergognatevi. Tutti.
Sei grande hunter la penso come te adesso anno rotto i coglioni
Senza parlare delle 3 giornate a scelta che hanno tutte le regioni italiane e quelle limitrofe alla Puglia dall’inizio della stagione fino alla fine… E L’UNICA REGIONE È PROPRIO LA PUGLIA CHE HA TRE GIORNI FISSI… Siamo pronti a non fare più i versamenti….