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Emilia Romagna, approvato il calendario venatorio 2023/2024

Un testo equilibrato, che prevede buoni periodi di caccia e che soprattutto da certezze ai cacciatori, anche se sulle date di chiusura è facile prevedere che si tornerà in tribunale.

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Lo scorso 22 maggio è stato approvato il calendario venatorio per la stagione di caccia 2023/2024 dell’Emilia Romagna. Dopo le vicende dello scorso anno (per chi non si ricordasse, alcune associazioni animaliste avevano chiesto la sospensione cautelare per le date di apertura, respinta dal TAR, e poi la sospensione cautelare per le date di chiusura, accettata dal Consiglio di Stato perché il TAR ha ritardato a esprimersi nel merito del ricorso, ricorso su cui alla fine il TAR non si è neanche espresso perché una volta terminata la stagione venatoria le associazioni animaliste lo hanno ritirato), la Regione ha scelto di presentare un calendario molto simile a quello adottato nella passata stagione.

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In sintesi: 6 specie cacciabili in preapertura, tra cui la tortora che potrà essere cacciata per 3 mezze giornate; apertura generale per quasi tutte le specie alla terza domenica di settembre; chiusura al 20 gennaio per Beccaccia, Tordi e Alzavola e al 31 per gli altri acquatici. Insomma, un buon calendario, equilibrato, che sopratutto dà certezze ai cacciatori, anche se un ricorso animalista sulle date di chiusura è quasi scontato visto che la questione lo scorso anno è rimasta irrisolta. Di seguito tutti dettagli del calendario venatorio 2023/2024 dell’Emilia Romagna.

La preapertura

Anche quest’anno il calendario venatorio prevede la possibilità di cacciare in preapertura le specie Cornacchia Grigia, Ghiandaia, Gazza, Merlo, Colombaccio e Tortora.

Le modalità restano le stesse: queste specie potranno essere cacciate in preapertura da domenica 3 fino a giovedì 14 settembre, nelle giornate fisse di giovedì e domenica, esclusivamente da appostamento fisso o temporaneo e non oltre le ore 13.00.

La Tortora e il Merlo potranno essere cacciate per un massimo di 3 giornate con un limite di carniere di 5 capi giornalieri e, per la tortora, 15 stagionali. Il numero di tortore prelevate dovrà essere rendicontato giornalmente attraverso il portale regionaleGestione interventi di caccia e controlloal fine di evitare il superamento del limite massimo di capi prelevabili a livello regionale, pari a 4693 capi.

Specie cacciabili e periodi di caccia

Come di consueto la stagione venatoria inizierà ufficialmente la terza domenica di settembre e terminerà il 31 gennaio. Queste le specie cacciabili e i periodi di prelievo:

  • Fagiano dal 17 settembre al 3 dicembre (in AFV fino al 31 gennaio)
  • Lepre, Minilepre e Coniglio selvatico dal 17 settembre al 3 dicembre (in AFV fino al 31 dicembre)
  • Starna e Pernice rossa dal 17 settembre al 30 novembre (solo in presenza di piani di gestione autorizzati dalla Regione)
  • Quaglia dal 17 settembre al 30 novembre
  • Tortora solo in preapertura
  • Alzavola dal 17 settembre al 20 gennaio
  • Canapiglia, Codone, Fischione, Germano Reale, Marzaiola, Mestolone, Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione, Beccaccino e Frullino dal 17 settembre al 31 gennaio
  • Cornacchia Grigia, Ghiandaia e Gazza in preapertura e dal 17 settembre al 17 gennaio
  • Colombaccio in preapertura e dal 17 settembre al 17 gennaio
  • Allodola dal 1° ottobre al 31 dicembre
  • Merlo in preapertura e dal 17 settembre al 17 dicembre
  • Beccaccia dal 1° ottobre al 20 gennaio
  • Cesena dal 17 settembre al 31 gennaio
  • Tordo bottaccio e Tordo sassello dal 17 settembre al 20 gennaio
  • Volpe dal 17 settembre al 31 gennaio

Le modalità di caccia

Dal 17 settembre al 1° ottobre si potrà cacciare solo nelle giornate fisse di giovedì e domenica, la fauna stanziale potrà essere cacciata fino alle ore 13, la migratoria fino al tramonto. Dal 2 ottobre al 3 dicembre si potrà cacciare per tre giornate a scelta ogni settimana (con l’esclusione di martedì e venerdì) sia la fauna migratoria che quella stanziale.

A partire dal 4 dicembre e fino a fine stagione, la fauna migratoria potrà essere cacciata in tre giornate a scelta ogni settimana (a nord della linea pedecollinare la caccia sarà consentita esclusivamente lungo i corsi, nelle zone umide naturali ed artificiali e nelle risaie).

Inoltre, dal 2 ottobre al 30 novembre, per la caccia alla sola migratoria da appostamento fisso o temporaneo si potrà usufruire di due giornate in più a scelta ogni settimana.

Caccia al cinghiale in forma collettiva e in selezione

La caccia al cinghiale in forma collettiva sarà consentita dal 2 ottobre al 31 gennaio secondo i piani di prelievo approvati dalla Regione, nell’arco temporale massimo di tre mesi consecutivi. Per i metodi della battuta e della braccata la caccia sarà consentita nelle giornate fisse di mercoledì, sabato e domenica negli ATC, e nelle giornate fisse di giovedì, sabato e domenica nelle AFV, mentre per la girata la caccia sarà consentita per 3 giornate a libera scelta.

La caccia in selezione potrà essere svolta a partire dal 15 aprile sino al 30 settembre per tutte le classi d’età e sessi, fatta eccezione per le femmine adulte accompagnate in aree a gestione conservativa, e dal 1° ottobre fino al 30 maggio per tutti i sessi e le classi d’età, secondo il Piano di prelievo approvato dalla Regione.

Caccia di selezione agli ungulati

La caccia agli ungulati in forma selettiva, alla cerca o all’aspetto, è consentita a ogni singolo cacciatore in cinque giornate settimanali, secondo i piani di prelievo previsti dalla regione, preferibilmente con l’utilizzo di munizioni atossiche.

I periodi di prelievo divisi per specie, sesso e classi d’età li trovate qui. A questo link potete consultare il testo integrale del calendario venatorio 2023/2024 dell’Emilia Romagna.

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Alberto Nobili
Alberto Nobili
3 anni fa

Caro Giacomo De Finis, vuoi sapere come la penso io? Una riduzione di tasse per il Covid, di sicuro non ci sarà, anzi prepariamoci a subire degli aumenti e delle restrizioni al calendario venatorio. Noi cacciatori, avversati da tutti, non contiamo più nulla e quelli che dovrebbe difenderci e sostenerci se ne fregano altamente. Ma con la morte della caccia, moriranno pure loro, e non solo di covid.
Ti saluto e ti faccio un grosso in bocca al lupo. Io, mi sto attrezzando per andare a funghi, almeno per questi (forse), non pagherò tasse e non avrò rotture di ….gabbasisi.

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