Sicilia, il TAR dispone di adeguare le date d’apertura a quelle suggerite da ISPRA
Con il solito ricorso presentato in extremis gli animalisti sono riusciti ad ottenere la sospensione cautelare di alcune parti del calendario venatorio. Ora si attende che la Regione dia esecuzione al decreto del TAR aggiornando le date di apertura
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Ieri sera, verso le 20.00, a pochissime ora dall’inizio della nuova stagione venatoria, il Tribunale Amministrativo di Catania si è espresso in sede cautelare sul ricorso presentato da varie associazioni animaliste contro il calendario venatorio della Sicilia. Il TAR ha deciso di accogliere la richiesta di misure cautelari imponendo alla Regione di sospendere il prelievo della Tortora e di adeguare le date di apertura della stagione venatoria a quelle consigliate nel parere ISPRA.
Le motivazioni del TAR
Il copione è lo stesso che abbiamo visto più volte negli ultimi anni: le associazioni animaliste fanno ricorso contro tutto ciò che nel calendario venatorio si discosta dal parere ISPRA, chiedendo di sospenderlo in via cautelare per evitare gravi danni alla fauna; il giudice se ritiene che il ricorso sia fondato, non potendo discutere la questione in sede collegiale in poco tempo, concede la sospensione cautelare.
In questo caso il giudice ha valutato prevalente l’interesse pubblico “anche in considerazione della rappresentata particolare situazione emergenziale nel territorio siciliano occasionata da diffusi incendi sviluppatisi nel periodo estivo e degli intuibili effetti sull’ambiente e sulla fauna stanziale” e, non potendo fissare la trattazione collegiale del ricorso prima del 7 ottobre, ha sospeso in via cautelare il prelievo della Tortora e disposto “che il calendario venatorio sia relazionato, quanto all’apertura, alle date trasfuse nel predetto parere ISPRA.”
Qui trovate il testo integrale del decreto del TAR.
Si attende che la Regione aggiorni il calendario venatorio
In molti in queste ore, leggendo la frase con cui si chiude il giudizio del TAR “Il presente decreto sarà eseguito dall’Amministrazione” ci avete chiesto se la sospensione fosse subito esecutiva oppure no e se oggi in Sicilia si potesse cacciare oppure no.
La verità è che non possiamo darvi una indicazione certa, non siamo dei giuristi, e per questo abbiamo consigliato a tutti di attendere che la Regione aggiorni il calendario venatorio dando esecuzione al decreto del TAR. Anche perché il Tribunale Amministrativo ha disposto che la Regione adegui la date di apertura a quelle indicate nel parere ISPRA, parere che potete leggeri qui ed in cui, ad esempio, ISPRA si esprime in modo favorevole alla preapertura al Colombaccio ed in parte anche a quella del Coniglio. Per questo vi rinnoviamo il consiglio di attendere notizie dalla Regione.
Invece di cercare di proteggere la natura dai piromani vanno contro i cacciatori.ma io lo accetto però le vostre denunce fatele prima che la gente paga le tasse dopo che esce il calendario venatorio.perchè le persone tolgono soldi lavorati alle famiglie x pagare le tasse,ne abbiamo le scatole piene di voi e dei magistrati che vi ascoltano.chi caxxo credete di essere.
Il TAR non ha tenuto conto però, che le date di apertura e di chiusura indicate da ispra, sono studiate ad hoc per non farci andare a caccia. Es.: la quaglia dal 2 ottobre la cacci solamente se ne hai qualcuna a casa da liberare; la beccaccia se me la chiudi il 10 gennaio, mi hai privato del più bel periodo per incontrarla. Soprattutto in sicilia. Il TAR non ha tenuto conto che il 95% delle aree andate a fuoco e devastate dagli incendi, sono aree protette, che dovevano essere gestite dai signori che hanno presentato il ricorso e che se ne sono altamente fottuti di gestirle in maniera adeguata, nonostante i soldi che incassano a titolo di finanziamenti per tale gestione. Io rispetto il TAR e le istituzioni tutte. Ma purchè vengano fatte con serietà e imparzialità le valutazioni.
Sarei grado alle forze dell’ordine preposte se andassero ALL’ISPRA a sequestrare tutti i registri con i rapporti dei lavori eseguiti e da chi, e con eventuale documentazione fotografica, in conclusione una dettagliata documentazione che quanto asserito sia il risultato di un lavoro ben eseguio e non sia uno scopiazzare dati e copia e incolla