Berlato punta ad introdurre la mobilità venatoria in Veneto
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Il consigliere regionale veneto Sergio Berlato, continua la sua azione politica in difesa dell’attività venatoria e dei cacciatori: dopo aver risolto definitivamente il problema degli appostamenti ad uso venatorio e dopo aver presentato due proposte di legge, una per ripristinare la naturalità del territorio agricolo e l’altra per introdurre nella legislazione nazionale il reato di disturbo dell’attività venatoria, ora punta a introdurre la mobilità venatoria in Veneto.
Ha, infatti, presento in Terza Commissione un emendamento con cui propone modifiche all’art. 14 della legge regionale sulla caccia, la 50/93. Le modifiche proposte prevedono che:
- il cacciatore che ha optato per la forma di caccia da appostamento fisso possa disporre di 15 giornate di caccia in forma vagante alla selvaggina migratoria, a partire dalla prima domenica di ottobre, limitatamente agli ATC e CA del Veneto in cui risulta iscritto.
- il cacciatore che ha optato per le forme di caccia vagante possa disporre, a partire dalla prima domenica di ottobre, di 30 giornate di caccia alla caccia alla selvaggina migratoria in tutti gli ATC del Veneto, con esclusione della Zona Faunistica delle Alpi e del Territorio Lagunare e Vallivo.
La modifiche prevedono, inoltre, che l’unico adempimento che il cacciatore dovrà compiere per usufruire della mobilità venatoria in Veneto è quello di cerchiare in modo indelebile sul tesserino venatorio, ad inizio della giornata venatoria, la giornata di caccia utilizzata in deroga all’opzione prescelta.