Confavi: “Dura condanna nei confronti dei responsabili della morte dell’Ibis Eremita”
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“Dura condanna nei confronti dei responsabili della morte dell’Ibis Eremita”. Non lascia spazio ad interpretazioni il Presidente dell’Associazione Cacciatori Veneti – Confavi, Maria Cristina Caretta, che ha commentato così il recente atto di bracconaggio che ha portato all’uccisione di un raro esemplare di Ibis Eremita appartenente al progetto europeo di reintroduzione “Reason for Hope – Reintroduction of the Northern Bald Ibis in Europe“.
Come Presidente dell’ACV – Confavi Maria Cristina Caretta ha invitato tutti i soci dell’Associazione “a comunicare qualsiasi utile informazione al fine di aiutare gli inquirenti a completare le indagini in corso per addivenire all’identificazione dell’individuo (o degli individui) che si è reso responsabile di questo reato. Siamo pronti a costituirci parte civile in un eventuale processo in cui ci auguriamo possa emergere la responsabilità e l’identificazione dell’autore (o degli autori) di questo ignobile gesto.”
“Abbiamo appreso dalla stampa – continua Caretta – che nel corpo dell’Ibis Eremita sono stati rinvenuti non solo dei pallini sparati da un’arma da fuoco ma anche dei proiettili sparati da un fucile ad aria compressa. E’ del tutto evidente che un cacciatore non si reca a caccia con armi da fuoco e, contemporaneamente, anche con armi ad aria compressa, particolare che porta a constatare che il responsabile (o i responsabili) di tale gesto ben difficilmente può essere cercato tra i cacciatori.
“Non vorremmo – conclude il Presidente di ACV – Confavi – che la storia dell’Ibis ucciso fosse una miserabile messa in scena da parte di qualcuno che intenzionalmente vuole gettare discredito nei confronti della categoria dei cacciatori, confondendoli ad arte con la categoria dei bracconieri dei quali i cacciatori sono i principali nemici. Confondere i cacciatori con i bracconieri è come confondere gli automobilisti con i pirati della strada. Tutte le persone in buona fede sanno tenere ben distinti gli uni dagli altri, tranne gli integralisti in male fede ai quali fa comodo creare infamanti confusioni tra le varie categorie.”
Photo Credit: waldrapp.eu
Il gesto è da condannare,la cosa sta facendo rumore,rumore come il totale”silenzio”da parte di tutte le associazioni venatorie in merito alla circolare 557/LEG/225.00