Divieto uso del piombo in zone umide: braccio di ferro tra Bruxelles e i cacciatori
Il mondo venatorio europeo indica all'Europa le criticità della recente proposta
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Negli scorsi giorni a Bruxells, in occasione del REACH Commettee, si è tenuta una discussione preliminare sulla proposta avanzata dalla Commissione Europea di divieto dell’uso di munizioni in piombo nelle cosiddette zone umide.
La Federazione dei Cacciatori Europei (FACE) e altre associazioni del mondo industriale legato al settore hanno analizzato a fondo il testo della proposta della Commissione Europea individuando alcune criticità che necessiterebbero di un riesame dei fattori di rischio (ne avevamo parlato anche qui) e di una nuova analisi socioeconomica sul tema.
In Italia, la Cabina di Regia del mondo Venatorio ha scritto alle istituzioni competenti col fine di ottenere un riesame della situazione e una rielaborazione della proposta di divieto della Commissione Europea.
Allo stesso modo, numerosi stati membri hanno chiesto di rivedere la proposta di divieto dell’uso di munizioni in piombo nelle zone umide, in quanto appare sproporzionata in modo particolare sulla definizione di zona umida, sul concetto di possesso delle munizioni e della zona cuscinetto di 400 metri che creerebbe molte criticità sul versante applicativo e di controllo.
Definizione di zone umide: imprecisa
La proposta di divieto formulata dalla Commissione Europea si basa su una definizione di zona umida estremamente generica, che fa riferimento quasi alla lettera alla definizione contenuta nel trattato Ramsar.
Una definizione così generica porterà, secondo la visione delle associazioni venatorie, a una oggettiva difficoltà d’individuazione delle cosiddette zone umide, creando delle situazioni paradossali in paesi dal clima umido e freddo, come ad esempio nella penisola scandinava e nei paesi del Regno Unito.
Creazione zone cuscinetto
La proposta di divieto della Commissione Europea impone la creazione di zone cuscinetto a 400 metri di distanza dalle zone umide. In queste aree sarà proibito l’utilizzo di piombo nelle munizioni, con conseguenze economiche disastrose per i campi di tiro che si trovano in prossimità delle zone umide.
Divieto di possesso di munizioni al piombo
Per ultimo, la Comunità Europea intende vietare il possesso di munizioni in piombo a quei cacciatori i quali, anche con il fucile scarico, intendano semplicemente attraversare le zone umide e le zone cuscinetto.
Quest’ultima misura impedirebbe di fatto la libera circolazione dei cacciatori sul territorio, rischiando addirittura di impedire a coloro che intendono cacciare con proiettili a piombo (laddove è consentito) di raggiungere le zone di caccia che hanno scelto.
Discussione della nuova proposta
La nuova proposta, che verrà elaborata in questo periodo in un continuo confronto tra le associazioni venatorie e gli organi politici competenti, dovrebbe essere discussa durante il Febbraio 2020 ma non si escludono ulteriori richieste di rinvio se non si dovesse trovare un punto di incontro tra le istanze della Commissione Europea e quelle della comunità venatoria internazionale.