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Federcaccia Grosseto: “Ibis, smascherare il colpevole”

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Dopo l’episodio dei primi di settembre a Punta Ala in provincia di Grosseto, e quello di pochi giorni fa a Thiene (VI), un altro esemplare di Ibis Eremita è stato ucciso da una fucilata, sempre in provincia di Grosseto, vicino ad Alberese.

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Di seguito vi riportiamo il comunicato di Federcaccia Grosseto, che condanna duramente l’accaduto e chiede a “chiunque sappia qualcosa di fornire quante più informazioni possibili per stanare il colpevole”.

FedercacciaAncora un bracconiere, imbecille e disonesto, abbatte un Ibis Eremita discreditando così tutta la categoria dei cacciatori, che con paziente lavoro e dedizione cercano di valorizzare la Maremma e tutto quello che la rende unica al mondo, anche attraverso l’attività venatoria, che certo non sopporta tali e deprecabili gesti. Noi di Federcaccia partecipiamo con orgoglio al progetto di reintroduzione dell’Ibis, per questo due anni fa abbiamo anche adottato un’ibis e lo abbiamo chiamato Dante. Pertanto ci sentiamo ancora più colpiti e offesi da gesti di tale natura che meritano solo impegno da parte di tutti per scoprire i colpevoli, condannando con forza gesti scellerati e privi di alcun senso e giustificazione.

Chiediamo a chiunque sappia qualcosa di fornire quante più informazioni possibili per stanare il colpevole, e nel frattempo restiamo a completa disposizione degli inquirenti per contribuire a smascherare i responsabili di tali reati, sperando di individuare prima possibile i colpevoli e radiarli, se vi appartengono, dal mondo venatorio. Non siamo assolutamente d’accordo con chi definisce il cacciatore uomo senza scrupoli e disposto a sparare a tutto quello che si presenta nel raggio d’azione. Chiamiamoli con il loro nome, bracconieri, purtroppo mele marce sono presenti in tutte le categorie, in continua evoluzione, incoraggiati da una società che premia sempre di più il furbetto del quartierino e assolve con troppa facilità chi aggira norme e regole.

La caccia nella nostra terra rappresenta ancora un momento di aggregazione e rispetto per l’ambiente e la natura, siamo impegnati nella gestione del territorio e nella salvaguardia della biodiversità, impegnando risorse uomini e mezzi. Riteniamo quindi inutile se non dannosa la proposta con cui si richiederebbe la sospensione temporanea della caccia; in questo modo non soltanto non si risolverebbero i problemi legati al bracconaggio ed agli inutili abbattimenti degli ibis, ma anzi, si darebbe un immagine di sovrapposizione tra la figura del bracconiere e quella del cacciatore, l’unico invece in grado di combattere il bracconaggio.

Detto questo rinnoviamo la nostra disponibilità e collaborazione al Waldrapp team impegnandosi per portare il progetto della reintroduzione dell’ibis al compimento, in collaborazione con il mondo scientifico e i volontari, che da anni partecipano dimostrando così che tali gesti mettono in difficoltà solo chi li pratica, se si sentono uomini appartenenti ad una società civile.

Il presidente Provinciale Federcaccia Grosseto
Luciano Monaci

Photo Credit waldrapp.eu

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