Marche

Marche, il Consiglio di Stato blocca il prelievo di moriglione e pavoncella

Il CdS ha ribaltato la decisione del TAR che aveva respinto la richiesta di sospensione

Un altro stop per Moriglione e Pavoncella, questa volta è arrivato dal Consiglio di Stato che ha ribaltato l’ordinanza del TAR delle Marche del 22 ottobre scorso, con cui era stata respinta la richiesta di sospensione del calendario venatorio nella parte in cui ha autorizzato la caccia a moriglione e pavoncella.

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Il TAR aveva dato il via libera

Lo scorso 2 ottobre, in fase cautelare il TAR delle Marche aveva già sospeso il prelievo di Pavoncella, Moriglione e Combattente, con la solita motivazione del “caso di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione della decisione fino alla camera di consiglio.”

Nella camera di consiglio del 21 ottobre, però, i giudici di Ancona avevano deciso di respingere la domanda di sospensione “tenuto conto del fatto che I.S.P.R.A., nel parere rilasciato sul C.V. 2020/2021, non ha ritenuto di esprimersi sul punto, mentre lo stesso Istituto, in analoghi pareri rilasciati nel corso del 2020 ad altre Regioni, ha espresso l’avviso che tale prelievo non debba al momento essere sospeso”.

Il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione

Con il decreto del 29 ottobre il Consiglio di Stato, presieduto da Franco Frattini, ha ribaltato la decisione del TAR ritenendo che le motivazioni dell’ordinanza non fossero fondate. Per il CdS, infatti, “la controversia ha ad oggetto la delibera della Regione Marche e il prelievo delle due specie sul territorio marchigiano, per il quale manca del tutto il parerequindi risulta irrilevante che in altre Regioni Ispra si sia espressa favorevolmente per il prelievo.

E inoltre, per il CdS è “applicabile anche alla Regione Marche (e per nulla valutata) l’esortazione a sospendere il prelievo “con massima urgenza”, proveniente dal Ministero Ambiente, il quale rappresenta lo Stato italiano negli accordi internazionali tra cui l’Accordo AEWA”.

Il CdS, quindi, considerando “l’esistenza di un danno irreparabile, consistente nella continuazione della caccia a specie considerate meritevoli di speciale tutela (e appartenenti al patrimonio indisponibile dello Stato), giacché è evidente che l’uccisione di ogni essere vivente costruisce evento non riparabile in alcun modo” ha sospeso il prelievo di pavoncella e moriglione fino alla discussione collegiale, fissata alla camera di consiglio del 26 novembre 2020.

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