Fauna e Ambiente

Prosegue il Progetto Cesena, la ricerca che studia la migrazione del grande turdide

In Lombardia prosegue per il secondo anno consecutivo il Progetto Cesena, lo studio promosso da Federcaccia Lombardia e sviluppato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano che si pone l’obiettivo di valutare la fenologia migratoria, gli areali di riproduzione e il comportamento invernale delle Cesene.

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Dopo i 22 soggetti marcati lo scorso anno, le prime due Cesene sono state marcate il 10 novembre presso la Stazione Ornitologica La Passata, grazie alla collaborazione con il responsabile, Maffeo Schiavi.

La telemetria satellitare

La ricerca ripercorre l’esperienza già tracciata da FIDC con successo per Beccacce e Alzavole e sfrutta le potenzialità della telemetria satellitare: lo studio prevede di equipaggiare i soggetti di cesena con gli ormai famosi ‘zainetti’ GPS satellitari miniaturizzati (del peso di soli 3,7 grammi) ad altissima tecnologia in grado di tracciarne con precisione gli spostamenti e fornire informazioni complete e raffinate sugli spostamenti degli individui e sulle aree raggiunte.

“Le cesene – spiega la Dott.ssa Antonella Labate dell’Ufficio Faunistico di Federcaccia Lombardia – vengono catturate con reti di tipo mist-net in collaborazione con roccoli tradizionali e stazioni di cattura ed inanellamento a scopo scientifico. Quest’anno, in Provincia di Bergamo, i soggetti verranno equipaggiati con GPS presso le stazioni ornitologiche La Passata (Zogno), importante area di migrazione, e Capannelle (Grassobbio), importante area di svernamento. Inoltre, alcuni soggetti saranno marcati presso il roccolo San Carlo (Vilminore in Val di Scalve). L’obiettivo è di marcarne 25 tra Bergamo, Brescia, Lecco, Pavia e Mantova con i trasmettitori migliorati, che dovrebbero essere ancor più performanti.”

I risultati del 2016

“Le trasmissioni ricevute il primo anno sono state in numero minore rispetto a quelle sperate – spiega la Dott.ssa Labate – ma hanno dato risultati soddisfacenti: sono pervenuti dati completi relativi a 4 individui, ma trasmissioni parziali sono giunte da molti più soggetti e tutti, durante il periodo di svernamento in Lombardia, hanno compiuto spostamenti estremamente limitati (2-3 km al massimo) intorno alla località di cattura, e hanno intrapreso la migrazione nella seconda metà di febbraio“.

Il Professor Diego Rubolini, responsabile scientifico dello studio, sottolinea – “Il primo test condotto lo scorso anno ha dato risultati incoraggianti: è stato infatti possibile tracciare la migrazione primaverile di 4 soggetti ed identificarne le aree di nidificazione. Hanno migrato per oltre 2000 chilometri dalla Lombardia fino alle loro zone di nidificazione in Russia occidentale e Finlandia“.

Sulla base di questi risultati, Federcaccia Lombardia ha deciso di finanziare il Progetto anche per 2017 con l’obbiettivo di aumentare le conoscenze relative alle abitudini di questo turdide prevedendo prevede di portare a termine lo studio nell’arco di 4 anni. Studi di tal genere infatti, al fine di poter avere validità scientifica, devono necessariamente svolgersi su un arco da triennale a quinquennale, al fine di avere la certezza di non riferirsi a comportamenti o situazioni eccezionali.

Il commento di Lorenzo Bertacchi

“Si tratta di uno studio molto importante, che consentirà di far luce sulle abitudini di migrazione di una specie di grande interesse per il mondo venatorio” – dichiara il presidente di Federcaccia Bergamo, Lorenzo Bertacchi, che prosegue, “Ricordo che nella stagione 2015 -2016 il Consiglio dei Ministri impose la stop della caccia alla cesena al 20 gennaio, sostenendo che questa specie iniziasse la migrazione primaverile il 10 dello stesso mese, cosa che imporrebbe di sospendere il prelievo venatorio. Senonché l’indicazione temporale data dal Ministero è parsa priva di fondamento sia scientifico che empirico. Abbiamo così deciso di finanziare questo progetto stanziando circa 150.000 euro per avere certezze e non essere in balia degli umori di qualche ufficio. I primi dati del 2016 stanno confermando quello che i cacciatori osservano da generazioni, ovvero che le cesene cominciano la migrazione primaverile a febbraio inoltrato e non poco dopo l’Epifania, che pare portarsi via tutte le feste, ma non le cesene”.

Attenzione alla Cesene marcate

Anche quest’anno l’appello ai cacciatori lombardi è quello di prestare attenzione alle Cesena marcate: sono riconoscibili per una lunga e sottile antenna che spunta dalla coda, se possibile evitate l’abbattimento di questi soggetti. 

Nel bresciano purtroppo i primi due soggetti marcati quest’anno sono stati abbattuti. Come sottolinea il presidente Bertacchi, “nel caso capitasse, contattate immediatamente il responsabile della ricerca attraverso il numero di telefono e l’indirizzo email riportati sullo zainetto e consegnate il dispositivo GPS a Federcaccia, così potremo recuperare i dati e, forse, riutilizzarlo”.

Photo Credit: Kentish Plumber (license)

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dapicus
dapicus
6 anni fa

questa ricerca rivela come si possa coi soldi degli italiani comprare qualche pseudo ricercatore per far andare a caccia anche in febbraio i famigerati capannisti .

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