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Trampolieri sempre più minacciati dalla perdita di habitat

L’ultimo aggiornamento della IUCN Red List of Threatened Species rivela che gli uccelli limicoli europei tipici di habitat agricoli, noti anche come trampolieri, sono il gruppo di uccelli europei più minacciati dal rischio di estinzione.

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Innanzitutto, che cos’è la “IUCN Red List”? Per chi non la conoscesse la “lista rossa delle specie minacciate” è la più completa raccolta d’informazioni a livello mondiale sullo stato di conservazione di animali, piante e funghi.  Lo IUCN (International Union for Conservation of Nature) si pone l’obbiettivo, attraverso questo strumento, di determinare il reale rischio di estinzione di una specie e di catalogare tutte le specie a rischio col fine di prevenirne l’estinzione.

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Questa la classificazione con cui viene indicato il rischio di estinzione a cui è sottoposta una specie

Recentemente è stato pubblicato l’aggiornamento 2015 della Red List (che potete consultare qui) da cui sono emersi dei dati preoccupanti sullo stato di conservazione delle specie di trampolieri agricoli Europei: è stato evidenziano, negli ultimi 10 anni, un forte calo delle popolazioni in gran parte dell’Europa e per alcune specie il calo è stato così drastico da essere considerate Near Threatened (NT) ossia quasi a rischio di minaccia di estinzione.

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Beccaccia di Mare

E’ il caso ad esempio della Pavoncella (Vanellus vanellus) e della Beccaccia di mare (Haematopus ostralegus) che in quest’ultimo aggiornamento sono state calssificate come specie quasi a rischio (Near Threatened – NT). Queste si uniscono al Chiurlo Maggiore e alla Pittima Reale, che erano già stati classificati come specie quasi a rischio, e portano i trampolieri, tipici dei terreni agricoli, tra i gruppi di uccelli più minacciati in Europa.

Questo gruppo di uccelli è fortemente legato agli habitat influenzati dalle attività agricole dove trovano ambienti adatti alla riproduzione nei mesi estiv,i prima di spostarsi nei mesi invernali verso estuari e distese fangose. E proprio la perdita e la frammentazione degli habitat di riproduzione sembrano essere le principali cause del declino di queste specie. La perdita degli habitat è imputabile principalmente alle opere di bonifica delle zone paludose e alle pratiche agricole non rispettose dell’ambiente che distruggono nidi e prole.

Fortunatamente qualche spiraglio di luce c’è: in molti paesi europei per cercare di salvaguardare queste specie sono già in atto provvedimenti di conservazione. Due esempi sono gli incentivi che gli agricoltori ricevono per ritardare lo sfalcio dei prati e il ripristino di zone umide dove tali specie possano ritrovare i loro habitat tipici. Tuttavia gli sforzi per la conservazione devono essere aumentati, promuovendo misure accurate che possano sia salvaguardare più specie contemporaneamente sia proteggere ampi areali, sopratutto considerando che molte delle specie in pericolo migrano fino in Africa e in Medio Oriente per sfuggire ai rigidi inverni europei.

Ad esempio, per il Chiurlo maggiore e per la Pittima reale sono stati creati 2 piani di conservazione con l’Agreement on the Conservation of African-Eurasian Migratory Waterbirds (AEWA), che vanno proprio in tale direzione. Inoltre, in Europa è stato finanziato il progetto EuroSAP (European Species Action Plan) che vedrà coinvolti governi, esperti e industrie da tutta Europa per produrre un piano di protezione multi-specie riguarderà le 8 specie europee più minacciate: Pavoncella, Beccaccia, Chiurlo maggiore, Pittima reale, Beccaccino, Pettegola, Piovanello pancianera e Combattente. Il progetto riconosce che queste specie condividono habitat simili e affrontano molte delle stesse minacce e che quindi possono essere salvaguardate con strategie di conservazione simili.

Ora si spera che queste specie non subiscano la stessa sorte toccata a 2 dei loro parenti più prossimi: la Beccaccia di mare delle Isole Canarie (Haematopus meadewaldoi) scomparsa dall’Europa nel 1940 e il Chiurlottello (Numenius tenuirostris), che non è stato più avvistato visto dal 1995, e che progetti come EuroSAP, possano fermare il declino di queste specie prima che scompaiano.

Photo Credit: Hans Hillewaert via Wikimedia Commons

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